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EA 2 As ss De' Cafi Rifervati. fo quelli, cherubano, d ritengono ¡beni di dette Opere Pie. 8. L'incendio di mef5, 0 frutti € il difiruy- gero le vigne y LS alberi facendolo di propofito , > VedaliilNotaz9. 4cilss. 9. Ii non pagare le Decime. Vedali il Nota 31. e savverta » che que- fto cafo non parla di quelli , chenon pagano Primizie. 10. 11) tefimonio,cbe giura 3! falfo in giudicio . Vedafi il Nota 84. 11. 1! Concubinario , che paffato ur anno áveva promejjo difeacciare la concubina , E in realza non la fcaccio, o Vedali il Nota 35. 12. Il marito, 0 la moglie , ché fenza? ata torita della Chiefa vivono feparati, Vedafi il Nota 86. 5. XXIL Caíi Rilervati nel Velcovato di Ur- gel nel Sinodo, he celebró llllu. ftrifiimo Signor Don Fra Ema- nuele di Spinofa,e li riferifce il Ri. tuale di quel Vefcovato pag. 502. 1. L Ratto , e deflorazione di Vergini , fata 1 to con violenza , Vedali il Nota79. 3 il primo calo del Velcovato di Solfona$. zt. 2. Uferire ¡ Padricon bafione , mano , pie de, daltro ifrumento , Vedali il Nota 13. 3. Inceffo in primo , 0 fecondo grado di con. fanguinita , 0 affinita, ' Nota 90. Avvertali , che , quando (i rifer- val'incelto , elprimendo le parole ,con/angui. mitd y 9 affíinita y mon há da intenderíi dellaco- pula d'incefto , controla parentela(pirituale ; perché quelte parole Ttonlanguinitá, XK aff- nitá , [ono determinate per Ípiegare la pa- rentela carnale.. Vedafi il Nota23. 4 il 39. 4. U falíficare il fuggello 0 lersere della Cu- ria Ecclefiafiica. 295 Vedali il Nota 17. 8 il rn. tonel Velcovato di Vique $. 18. 5. Omicidio volontario . Veda(i il Nota 19. 6. 11 delirio, di Sodomia, e befialica. Vedafi il Nota 26. 4 il calo 5. del Velcova- to di Solíona $. 2r. 7. Unon pagare le Decime , non avendo fatto da refituzione. Nora 91. Queltocalo e difficile nella for- ma » che'l riferilce il Sinodale , ch'* con quelte parole: Non folutio decimarum , non fatta refiiturione. Perché quelte parole ulti- me non pare faccino intelligibile concor- danza colle prime . lo timo, che la mente del Sinodale lara di rifervare non folo il peccato di quelli, che non pagano le deci- me , ma anche d'avvertire a' Confeflori Pobbligo, che hanno di non afolvere quel- li, chenon avendo pagato le decime , non reflituiícono alla Chiela quello , che le tol- Tero, eledevono; quantanque potranno af- folverli ) concorrendo alcuna delle caule, 'cheriferii nel Dialogo trat, 7. cap.4. part. 9. mum 88 Ly fegg. Vedafi il Nota 31. 8. Upeccato di Simonia y quantunque non fa completa da ambe le parti . Vedali il Notars. 9. L'incendiare , d devafiare y 9 difiruggere le vigne , Cs alberi , Facendolo di propofto . Vedali il Nota 129. e per la parola , di proa pofto fiveda il Nota sy. 10. IT efimonio , ¿be giura il falfo in Giua dicio, Vedaíi il Nota 84. Lunga cola farebbe il riferire ¡ cali, che Tono rilervati in ogni Velcovato , 'edar no- tizia , e fpiegazione di tutti; Stimo fiand baltanti quelli , che abbiamo polto in tutto il decorío di quelto Trattato , ecolla Nota, che íi fono polti a' cali riferiti, (i potranno intendere quelli degli altri Velcovati: poi- “ché crederei y che lara raro il calo rifervato in alcun Velcovato, che non Íi trovi fpie- gato in qualcheduno delli Nota di quefto Trattato. FINE DELLA PRIMA PARTE. Et bec pro nunc dicendis fas feripra viJum fit. Religua dicenda ad fecundam par- temrefero. Hec, (illa, (y omniacedan: (ofaxit Deus) in eterna Sapientia ho. norem, animarumque [uo ineffimabili cruore redemptarum falutem. Omnia Carbolice Ecclefie cenfura fubmisro, Piorumque Doctorum fenfui meliori Jubjicio. T 4 a E ic a Pd A pre pana pa. PS A E A

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