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De” Cafí Rifervati. 293 13. 11 Tefimonio faljo , che giura in gin- dicio, E Nota 84. Quello, che giura il falío, non «ellendo in giudicio , ma in privato, de eltra- giudicialmente 3 non commette peccato ri- lervato ; né meno il teltimonio , che con améibologia elterna occulta la veritá al Giu- dice dovendola manifellare, perché , quan- tunque peccherá mortalmente, occultando la veritá y quando fi deve manifellare , pe- ro ufando lamfibologia efterna , non men- tiíce: e cosi nom incorre in queíla rilerva- zioné; né meno Pincorre il reo, che giura fallamente avanti del Giudice» come sé det tonel Nota 78. 14. DIConcubinario , che avendo prome/Jo nel. la confefione di lafciare la Concubina ; non la lafcio. Nora 85. Quelto calo rigorolamente non há da chiamaríi calorifervato , ma cautela, che fi propone al Gonfellore y “acciocche ope- ri ció, che deve-in ordine a negare Valicla. zione al concubinario: Sicche in tuttii cali, ne” quali pudlecitamente alfolverlo, per al- cuna delle ragioni, che fpiego nel Tratta- toX. fpiegando le Propofizioni 61. 62. e 63. condannate da Innocenzo XI. e nel Trattato XVII. (piegando la Propolizione 41. condan- nata da Aleflandro VIL in tutti ef potrá daríi Palfoluzione, non oftante quelta riler- vazione: ene cafi, ne” quali dicone” Luoghi citati, che non puó darfi, fidovera negare. 15. 1 marizo ; ela moglie, che fenza autori. td della Chiefa , vivono feparari. Nora 86. Non élecito al marito far divor- zio dalla moglie di (ua propria autoritá , ma vi vole quelladel Giudice: benché in qual: che calo puó farfi il divorzio di propria auto- ritá , come hó detto nel Dialogo tras. 6 cap.3. Part. 12. num. 145. Brin quefto calo non sin- correrá in quefta rifervazione. Vedafi la ma. teria del divorzio, e le caule , per le quali Puo faríi nel /mogo ciraro. $. XFX. Cafi Rifervati nel Véfcovato di Tor. tofa nel Sinodo , che celebró PI. luftrifimo Signor Izquierdo, eli riferifce il Sinodale parte quinta ti- tolo ultimo. ? "Ereña , eSimonia, Vedali il Nota1. 4 il 16. A 2. 1 Sacrilegio , ciod, Patriale poll qione , O fornicazione nella Chiefa, 9 com Mo maca: ammazzare, 0 feriregualchbe Chierico y 0 Religiofo : invadere, oviolaré la Cbie/a + Fita bare qualebe cofa Sacra in Luogo Sacro , d cofa món Sacra in Luogo Sacro, a Nora 87. Quelto calo parla nella fuppofí= zione , che lia Sacrilega efufo feminis nella Chiefa, echealtresi lofia il rubare cola non lacra in Luogo Sacro ; Sicche nellopinio- ne)» che riferilco nel Dialogo trat.6. cap.7. mm,28, che dice ,che la copula, y pollazio» ne occulta nella Chieía , non é Sacrilegio , non fará rifervata la tal pollazione, d cópu- la in detta opinione ; € fecondo Popinione , che riferii_neltras.q, cap. 1. num. 9. chedice non efler Sacrilegio il rubare in Luogo.Sa= cro qualche cola , che non e Sacra, ne (lá fota to la tuteladella Chieía, né meno fari rifer- vato iltal furto in quefta opinione: Circa del punto , del quale párla quefto calo y d'ammazzare, dferire qualche Chierido ,sÓ Religiolo, li veda iltrar. 5. cap.6.* mum, 39. € /e99. Circa del caío di peccare coo Mo- naca, fi veda il Nota 24. e fopra il punto d'invadere , 0 violare la Chieía, fi veda il Nota 60 3. L'omicidio proditorio : ciod. fatto atradin mento y" dato tonfialio , d ajuto Nota 88. Pare, chequelte ultime parole dato configlio, ¿favore (che nel Sinodaledi- cono in Latino Faélo comflio , vel favore ) die notano, che, acció lia rifervato Pomicidio proditorio , ha da faríi, mediante qualche configlio , Y ajuto, ricevendo qualche das naro per far detto omicidio;4l che fareba be pid chiaro, fe, come dice fuéto confilio y vel favore; dicelle factumconfilio, vel favon re; epuoellere , cheil dire fadto, enon fa- ¿hum lía errore della Stampa , d equivocazio- ne , di chi m'invió i cali rifervati di quelto Velcovato. 4. LlInceño, dove? neceffaria difpenja . Vedali il Nota 48. $. Dferire, bla perculiione de” Padri. Vedali il Nota 18. 6. Laborto procuraro, e feguito l efeizto. Vedali il Nota21. Colá non e necellario4 che fiegua Peffetro, quis. 7. matrimonio Clandeffino . Vedaíi il Nota 48. T-$ 8, In A ii A AN ! ñ | o CIRT gi tl — Dor DA o >

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