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_ 7 A e «> Propofizione EX. Condar áta... Hurtado di Mendoza dif. 16. italia foil. 5. $. 35. Com quelte parole. * Nunc agen. durado bobisibws voluñtatis 46 primum certum ef uno folo atts efici babizmmperfeblifi mum , 1am acts valde intenfas bobet viremtem aqualem pluribus abtibus remifioribas > Sedbi efpciunt babizum perfetum: Ergo brille. *- --263. His poftis argumentor fir. Per tey umabito- diltrugge un' altr' abito contrario. Sed (ic elt , chewwattointenío pad generare un abito : Adunque un'atto intenío pud dillruggere- un” abito- contrario : Atqui , quando io diffinella-mia fettima conclufio= ne , che cou un'atto di dolore 1 diftrugge Labito. yiziofoy parlavo- dell'atto intevío di Itraordinario dolore : Adunque con ello í pudtogliere , e diftruggere Pabico ; o. coftu- medel vizio. z 264. Dice di pid il R. P. Fr, Emanuele nel num. 205. * Difplicer amen magís her feprima conclafio P.Corella: y: 1.quia bes clarius indicat , quod femel; iterum , ac rertioporef ab- Jolvi Paniteni, faprivas mon fueras admonitns, 63 40n . quarto etiam, fafora: aliquam emendationem, vebalindfignuniad prudentor judicandum haben re dolorem ; unde, Cs claro indicat , quod illis tribus vicibus y etiamfne fundamento ad dolo. tem prudenter pre[umendum abfolvi poffie.* 26 5.Mas. fiacon-fua pace» non hd. det- to» né potuto dire » quod illis tribews vicitus » etiam'fne fundamento ad dolorem. prudenser judicandum abfolvi poffót 5 anzi che efpreb- famente hó dettoil contrario nel mum. 231. con quelte formali- parole 1á da me polte : * Se. il Confeffore nonogiudica ¿:che abbi a dolo- rey epropobto fermo. d' emendarff, mon gli pud dare Paffoluzionz;: bench? il Penitente Bdicay abeglidifpiace y eche ne fente cordoglio,.e che senendera +02 il dire il contrario? praticamen- semprababiles Wo il cafo della condannazione mella Propofizione 60. * Quelto hd detto el» preflamente- nel: mum-231. e nel MU. 234 aggiuníi quello, che fiegue: * Supongo per serzo y che occorrendo qualche coffume- di pet» «are, i¿Confeffore- non pu alfoluere, comes ? detto y fe forf non ha fondamento da perfuaderf probabilmente., cheil Penitente bd vero propa» tod emendarf .. * 4 uelto dire y che ¿lis tri bus vicihrs poref. abfalos fine fundamento ad dolorem prudenter judicandum ? 266. Né il dire, che il Penitente., che per “avantinon € flato.ttes d quattro volte ay- vertito. dal Confeflore-, pudo -effere affolu- 40 y Caflermare, che elle ze, O quattro vol- a EA a a A nz A — Ei 259 dal Confellore-, vé fperanza che debba , mediante ¡i di lui avyift, e-configli, emen- darí : A ue non fi di fenza fonda- mento tre , d- quattra volte |'afloluzione, frattanto 5 che gli fi danno detti avril, e gli ( faono. le ammonizioni . Cosi tiene con Azorio , 4 Hozes il P. Torrecilla /0- pra la Propofizione 60. mmm: 115. e cogli heÑli , Lumbiery-Sanchez + Palao , Diana, e- Far gundez Pinfegnai altresi di fopra nel numero 2335. concl.1. Quella dottriva di Hozes , di 'Porrecillay e mia, riferifee il Padre Con- cezione 2.197. con quefle parole: * M. lo. qes imdiéla propoizionis explicatione num, 9. P;Corella: ibid..concl.1.um.208. ( non bia dire y che mum. 207, della prima impreÑlio- ne y. e di quelta num.235.) ac Torrecilla num. 145. ajferint utendum. nono Je remedio dene- gationit abfolutionis y Es poffo eumconferri., do» nec Penitens ter ¿vel quater fit admonitus de fuo Para, de gravitate , (y fadirare fuorum peccatorum Sc. Secondo quefli Autori pudo daríi Vafloluzione tre» y. quattro volte, non elendo per l'avanti- flato:ammonito il .Peni- tente > Átqui , niuno di quelti Autori di- ce, che pofía daríi VPafloluzione fenza fonda» mento da giudicare prudentemente , che-il Penitente abbia dolore: Adunque il dire, che puó daríi l'afloluzioneal Penitente, che hon é Ítato tre, 0 quattro volte amimonito , non $ -alfermare , gued illis tribus vicibus eriam fine fundamento ad dolorem prudenter prafumendum, ab/olwi poffir . 267: Dopo-d'aver impugnato il P. Con» cezione la mia dottrina , elua prova, con- chiudene/mm;209.; con queíte voci: * Nec multam fmiror, quod inmultis brevis probatio de- fciat y quiaut communiter dicitur, male cauja maluin folet effe patrocinium Miror tamen am plius, quod P. Torrecilla in 2. fuarum Confitlt de siaonumedirione,rm malam Corell.e caufam tim malum ejufdemeauja patrocinium reforat y. approbes in comful.17. num.118. Sed valeat útero que: *Giultiffimamente bá a noi comanda» to lavenerabile Santirá di N.S Papa lono= cenzo XL- in un(Íuo Decreto Ípedito a '2-di Marzo dell anno 1679. che. lí bandiíchino XL“ da'

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