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E poco zelo d'alerini Confeffori. — xi1 -Ritrovandoli in queíta mifterioía Gerufalemme tanta fcarfezza ES 1 s > o Olcas ibid. di virta, vi li vede peró un eccello rragrande di vizj : Malediétam , Lyran íu- proliegue Ofea, ideft, aggiunge il Lirano , detractio proximi , Ún vitm- p<" cum perium , (g:mendaciam , > bomicidium , ¿y furrum , (e adulrcriaminmadave- E runt, (a Sanguis Sanguinem tetigit: Maledizioni , ed efecrazioni, detra- zioni, contumelie, frodi ,odj,omicid), furti, ingiuítizie, brutrure, adulterj, SK altri peccati hanno fifato tanto il piede in quefto campo altre volte cosi felice, che qual orribil diluvio hanno occupata la terra tutta coll acque inondanti dell?empietá : inundaveran! : di modocheil Sangue, che rinvigoriva i buonicoftumi , corre miferamente in pie- nirivi, cheormai gli uni fi congiungono cogli altri : (> fanguis Sat- D. cypr. guinemsetigit , cum peccatum peccato additur; aggiunge San Cipriano: apud glo- é tanto compalñionevole quefta fciagura , chela terra medema tinta Ed dal roffo diqueíto Sangue , fe non apre la bocca A dimandare vendet: ta, come gia fece inaleri tempi, apre almeno gli occhiá piangere fata- licá tanto eltrema propter bec Ingebit terra ; E fe geme la terra inú- Gene. 4. manamente opprella dal pelo de” peccati , accompagnano il fuo pian- ojos 6. to le ftrade del Cielo , e di Sionne dolce Patria, perché fi mirano ab- v.3. bandonare., fenza che vi fia chi le caminico” pafh aggiuftati delle Threnen virea: Die Sion Ingent, eo quod non fint, qui veniant ad folemnitatem Inter. 16. (interlin.ibi ) Patrie Celeftis . Popolate da turbe , che arrolate fotto le ode bandiere di Lucifero, fieguono á correre a? precipizjererni : (1 dilata- de noin ¿trade miferabili di perdizione : Lata porta , (a fpatiofa via cf, que ducit ad perditionem, (5 multi funt , qui intrant per eam , eridotti (1 vedono ad una Aebile folitudine i dolci fentieri della Gloria ¿ eendo pochi quelli, che perleveranti licaminino : Aréóa via ell, que ducit sbidem. ad. vitam; dy pauci funt, qui inveniunt eam. | 4. A queíte tanto giufte, quanto dovute lagrime, Saggiunge Pin- confolabile ftato della ftefa Gerufalemme : Cui comparabo te, vel cui affimilabote filia Jerufalem? Magracft enim, velu mare , contritio tua: E Sono tante, o Gerufalemme , le tueanguítie, chenon trova il pen- es fiere A chi paragonare il fommo de” tuoi dolori; mancano alle ¡per- bofi- termini , co*quali poflano efprimere i tuoi pianti; ¿la tua contrt- zione fommamente grande, come fomma, ed immenía e la turba- zione, alterazione , movimenti, Gamarezza del mare: Magna cff welut mare contritiorma: Ma ahi dolore!:che non e quefta la tua dif- grazia maggiore; farebbe confortoil tuo cordoglio , fe ferville di ri- medio a'tuoidanni: Ja miferia, che maiabbaftanza fará compianta, *,.che tanta tua contrizione none frurmola , ed ituoi gran fentimenti fono ¡nutili, perchéti piango miferamente incurabile: Ouwis medebi. Ibidem» tur tui? pochi, d nifluno puó fomminiftrarti rimedio , rifponde la Glofa interlineare : aur mallas , aut rarus: ln niuno, O pochitrova Geremia opportuno rimedio. per la materiale Gerufalemme, e per la miltica Gerulalemme , che + Panima peccatrice , né meno ritrova ri medio

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