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Propofizione LH. Condannáta. cato, per eflere condizione, fenza la quale il padrcne'non puó arrivare al fuo intento: Adunque adhuc dato , che il portare all' amicaregali, viglietti, fervirla alla menía, prepararle la camera y 8 adornarla , non: fiano condizioni , fenza le quali il padrone: non puó confeguire il fua pravo deliderio > non per quello lalcieranno di cadere fotto il calo della condannazione quelte azioni mili a quelle di portar la fcala, aprire la porta. 202. L'altro , perche nella propofizione di lopra condanna la cooperazione , ché é limile all aprire la porta all' arica aperiendo Januam y aut quid mile operando : Sed ic elt y che Paprire la porta all amica, edendo“azio- ne rimota al peccato y fi condannas Adún- que abbenche il. portar viglietti y: 8e ambas [ciate , e regali e lervire alla menía > tut- to che liano azioni rimote al peccato , non per quefto lalcieranno d'eflere fimili a quella d'aprive la porta ; e relteranno altresi coa quelle.condannate: e .203».Diraia quello, con Torrecilla, che é.vero , che laprire la porta fetundum fe e cooperazione rimota al peccato ,non peró , quando (1 tá in ajuto, dy fcienter ad fuprana dam virginem + Contrá : Anche il portar regali , ambalciate , viglietti , £ervir alla menía y. preparare la camera, dirdio , e di. co y che /ecundin fe $ cooperazione rimota al peccato;.e-che , Le Vaprire la porta all' amica , é proflima, quando li fa /cienter ad ad Virginem 5 faraono ancora i re- gali, l'ambaíciate Étc. cooperazione prol- lima » quando (1 fanno fcienter ad fAuprana dam virginem . E lolo in quelto lento fi ri provano Pazioniindifferenti, che cooperano al peccato; perché hiuno dubita , Che f- cunduin fe y: non fono male; ne dice, che peccherebbe il lervo in portare la [cala , né lo lottometterele (palle, fe ignorafle la pra= va intenzione del Padrone: Quello, che Gi aleriíce, e, che le laprire la porta all' ami. Ca y fapendo la converlazione brutta , cheé frá ella» $c il Padrone , e condannato per Sm - 2 A 247 carrozza da un luogo all'altro la concubina; né cheil marinaro le dia imbarco nella lua barca; néche 'Olte conceda la locanda , O caía alla meretrice, d ufuraro; perche que- fte, e limiglianti operazioni, come mirano piú da lontano il peccato, non li dicono cau- le morali d'ello. PROPOSIZ. Lll. CONDANNATA .. LU precerro d'ofervare le Esfe, non obbliga forte: peccato morrale , come nom vi fa fcandalo y 0 difprezzo. 205. D' che il precetto di guardare le Felte y cosico'! fentir Mella, co= me coll now lavorare , obliga a peccato mortale , benché non vi fia Ícándalo» ne dif= prezzo del precetto; St il dire il contrario e formaliflimamente condannato . Si prova : perché ogni precetto Ecclelaítico) in ma. teria grave obbliga a peccato mortale: At- quí Pudir Mella, e non lavorare in giorno di Felta , e precetto Eccleliaítico, 8cin ma- teria grave : Adunque obbliga a pectato mortale. Da qui refta condannata l'opinione d'An- gelo verb. Ferie num, 42. Rololla verb. Mia > num, 18. e di altri, che dicevano , che il laíciare la Mella in Giorno di Felta, fenza cauía , come non fia per difprezzo forma= le, Ó tacito, non era peccato mortale : Si prova , che e condañnata quelta opinione ; perche e óndannato il dire, che il precetta d'oflervare le Felte, non obbliga a peccato y fe non wé diíprezzo : Adumque a lo fara anche il dire , che fe non ye difprezzo , non lará peccato mortale non udire Mella in giorno di Feíta. Provo la conleguenza : perché il precerto d'oflervare la Félla ob< bliga udire Mefía : Adunque-fe obbliga il precetto y anche l'udire Mella: Adunque , le fi condamna il dire, che il precetro non obbliga citra contemprum , lo medemo li dira dell udir Mefía. peccato; lofaráaltresi il prepararle la came= . ra, fervirla a menía, adornarla, portarle prelenti y. 8cambalciate, lapendo la catriva pratica, dt illecita corrifpondenza , che há quella, edil Padrone, : 204. Dico per terzo, che non i condan= nano altre operazioni pix rimote al pecca- to: V. G. che il cocchiéro porti nella (ua IAE E Qe PROo- : e z , A

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