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> PA == PROPOSIZ. L. CONDANNATA. La copula con Donna maritata 5 quando il MAt ia to vi confente, non e adulterso, e coss bafia dia re nella confefione fe efe fornicazum , 197. He la copula con maritata fia adul- C terio , benché il marito v'ac- confenta , li prova, l'uno, per efleringiurio- fa allo (lato del matrimonio, econtro la giu- ttizia legale, come dice il P. Moya melle Se- ler. trat. 3.cap.6.S 2, mum.65. L' altro y per- ché il Marito non há dominio fopra la Mo- glie per farne copia ad un'altro , ma folo per iden egli; Adunque fará controla giullizia, benché ¡l marito confenta . Pro- yola confeguenza : perché , le il comodata- rio confentifle, che un'altro pigliafle la co- ía comodata , peccherebbero l' uno, el'altro contro la giuftizia ; perché il comodarario folo há Puío, e non il dominio , né facoltá d'alienare la cofa accomodata ; Atqui il Marito non há dominio y néfacoltá per con- cedere ad altri 1 uío della propria Moglie: Adunque «ce. Da dove s'inferiíce, che quello, che há il marito, non foddisfa alla confeffione con dire /+ fornicatum efe; perche Vadulrerioé diítinto di Ípezie dalla foruicazione fempli= ce; elecircollanze, che mutano Ípezie, de- vono [piegarli nella confeflione; come colla dal Tridentino. PROPOSIZ, LI CONDANNATA, U fervo y che facendo Jpalla al Padrone [ciente- mente Pajuta amontare le finefire per fupra» reuna vergine , emoltevolte ferve allo feo, porrandogli la feala, aprendogli la porta y 9 cooperando in cofa fímile non. pecca mortal mente , fe queño lo fa per rimore di norabile detrimento , cóme/farebbe, di non effere trata zatomale dal Padrone , guardato con occhia torvo , cacciato di caja, 198. Ico primieramente, che non e le- e D Eós al lervo, per timore d'efler maltrattato dal Padrone, dperche no'l guar- di di mal'occhio , d lo fcacci di caía, coo- perareal to, ne portando la Ícala, ne facendo fpalla al Padrone , per montare le fineltre » né aprire la porta della caía alla concubina, che viene a peccare co'l Padro- conoíciuto Donna maritata , confentendo * A 246 Tratt.X. S piego delle Prop.Condan. da Tano e. XI ne; Gcil contrario e lo condannato in que- fta Propolizione. Elaragione e : perche, fe bene le tali azioni ex /2 fiano inditferenti ¿ bic, (E nunc peró fono determinate ,' e coo- pos prollimamente al peccato? Adunque C. 199. Dico per fecondo , che né meno é lecito al lervo per il fopradetto timore , pre- parare la camera , fervire alla menfa , por- a ns alla concubina id cala e rone , portarle viglierti profani , d ambaíciate amorole $cc. ¿e il nc, á comprende anche in queílla condannazio- ne; poiché non folo li condanna il portare la fcala > O aprire la porta alla concubina , ma anche loperazioni fimiglianti a quelte : Atqui il fervirla alla menía , portarle pre- fenti, o viglietti, 8tc. e cooperazione fimi- leal peccato, come aprire la porta di caía: Adunque , cosi l'uno , come l'altro relta elpreflamente condannato . Quidquid diver fimodo de bis operationibus fontiar Torrecilla hicfol.88. num. 31. 200. Rifponde a queíta ragione il M.R. P.Fr. Martino di Torrecilla mella 2. impref. delle Confulte Moral fol, 80: fub num. 31. con- cedendo , cheé vero; che non folo fi condan- na efler lecito al fervo portare la fcala , aprire la porta alla concubina, ma anchele cole fimili a quefle; e negando, che il [er- vire alla menfa la concubina , portare ¡ re- gali del Padrone » ambaíciate amorole, e fimiglianti , fía fimile al portare la fcala , ajutarlo a montar le fineftre, aprire la por-= ta cc. Perché , dice , dirizzare la Ícala , ajutare a Íalire il Padrone , aprire la porta alla concubina , fono azioni , che bic y ( nunc mirano all efecuzione, poiché fono con- dizioni, fenza le quali il padrone ion potreb- be confeguire il fuo intento. 201. Sed contra ; Beoché il Padrone po- telle arrivare al (uo pravo intento; entran- do per la porta della caía dell! amica, din altro modo, non laícierebbe d'ellere oggi condannato il dire, che potelle il fervo met- ter otto le fpalle, portare la fcala, accio il Padrone entrafle per le fineítre a sfogar il uo perverío deliderio ; e ció non oftante non farebbero allora quell'azioni del fervo condizione y fenza la quale il Padrone pon potelle efeguire il fuo dilegno : Adunque , quelte azioni d'ajutar colle fpalle , “portar [cala , e aprir porta , non fi condannanó, ne dichiarano cooperazioni 'morali di pec- catos
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