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a Ex Ante- Y hr. Eicrem- Thren. + Ofease 1 v 19. Thren. 1. Vide Ly- ramo hic. Olfeas e. 2 v. 1. xij Lamento contro 'Ommiffione, ne divizj, che non potendo mirare i foi occhi oggettosi miferando “ficorfeallo sfogo de” fofpiri, e proruppe in Tenfatifimi lamenti: Sed Hieremias Propbeta flens y [5 planxir lamentatione bac in Ferunfalem: O'Ge- rulalemme, Gerufalemme! non eritu quel Popolo eletto, incui Ta pierá Divina depofitó 1 fuoi piv vivi afferti ? Non eri quella deliziofa Repubblica , che 1 gloriava d'eller piena d'abitatori ? plena popalo: non abbondavano inte, quaíi inameño giardiño, i fiori vaghiffimi delle virth ? come ora tramutata ist felva incolta folo germogli fpine filveftri? Non veleífefrá mille la Glemenza del tuo Dio per unica fua Spofa ? Sponfabo te mibi in fempiterntms. Che divorzio e mai quefto cosi funelto”, nel qualeti vedo? come ti piango indolorofa vedovanzá , perduro Spo- fosiSagro? faltacft quafi vidua Domina gentinm: Non tayeva innalzata la bontá dello Spofo Celefte al Trono del Principato lopta tutré lealtre Provincie? Princeps Provinciarim: Come adello ti vedo in una mifera fchiavieú, tributando vilifimi vafíallaggi? Faftaeft fubtriburo. 2. Gerulalemme nel comune fentimento de” letterali Efpofitóri, e Simbolo della noftra Santa Militante Chieía, della quale in fento fpi- rituale temo , che pofliamo piangere in quefti lagrimevoli tempi ció, che ne? pallati pianfe di Gerulalemme il Profeta: grande e Pabbandona- mento delle viréú , che nel anime Griftianéfi le ¿e crederei,che qua- drallero 4 noixqquelle fenfatifisme parole del Santo ProferaUíea: Non ef veriras , (o noneft mifericordia , [senomeft feiéntia Dei intérra. Nonein moltiflimi veritá, ma inganni, Gimulazioni > doppiezze , menzogne : sefamininoi Tribunal, FMini(tri ,imaneggi, le converlazioni, icom- merzj, e fivedráignomiviofamente bandita la veritá , e fi troverá brut. tamente introdotta la bugia* S'offervino le vilite, le congratuliziohi, le condogfianze , icomplimenti, efi vedrá,chetutto quefto nóne, che una Gmulara finzione :- Si vilitino anche le-Confellioni , e Confeflió: narj, equefti ne pure Íi troveranno liberi da si perniciofo contagio : - Non we mifericordia, pietá , ne compalfione: La non efi mifericordia ; poiche mon. fifoccorre coll”elemofinail poveroda chi potrebbe folle- varela di lui miferia; e quello, e feníibile, manca quefta Carirá Crifliana in molti Miniftri di Dio, che ripreníibilmente non fi legano al Sacro efercizio ¿ Y del Pulpito; o del Confelñionarió; e «fe vi6 applicano, no”! fanno con quel zelo Evangelico,che (i deve : Non we fcienza di Dio: Nonef fcienria Dei interra; octupala Ícienza vana del Mondo gl intelletti Cartolici , chefi dilertáno di lezionicuriofe , S« alle voltedannofe , di Favole , Noveile, Comedié, eldibriínntili , e vi- vono Jontani dallo ftudio de” libri divoti, ed edificativi :Non fi frequenta la favia Scola dell Orazione , e non'fi tivolranoi fogli preziofi del libro della Vitadi Crifto noftroDio crocefilfo: Scienza dí Dio e, efi chia- ma la Sacra Teologia, equefta facoltá divinada moltí colpabilmente ena piacellea Dio, che almeno Papprendeflero quelli, che per obbligo non doverebbero ignoraría - ; 3. Ritro-

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