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Propofizione XL, XLIV. e XLV. Cond. PROPOSIZ. XLHL CONDANNATA. Obe farebbe y fe ron fof? fe nonpeccazo veniale y Poffendere coll impofizione di falfo delizto Pantorita grande di quello, che detrar, afe molto nociva! > : PROPOSIZ. XLIV. CONDANNATA. E probabile y che non pecca mortalmente chi ima pone ad un altro un falfo delitro y per difenden rela fua giufizia, Y onore ; e fe queffo non? probable , appena vi fara opinione probabile nella Teología , 166. Ds primieramente , che quello che dicevano gli Autori di que- fte opinioni ( delle quali laprima fú di Ban- nez , ela leconda di Giovanni della Croce: Ledeíma , $ altri apud Dianam par?. 3. trat. 5. refol 4. , eció, chein elle ficondan- na , era , che le Pietro huomo d'autorita mormorafle di Giovanni, dgli dicefle qual- che. contumelia , potrebbe Giovanni ad- dofíare qualche peccato fallo a Pietro, per ripuperare in quelto modo la fua fama; 0 onore , e che quelto non farebbe-, le non peccato veniale; laqual dottrina fuori d'el- fere pericololifíiima., non há fondamento , e Íi convince facilmente : perché la bugia in cola grave e intrinfecamente mala , e pec- cato mortale, 4% inniun cafo cooneftabile: Atqui Vimporre al proflimo un falío delit- to, co'l quale s'atterri la fua autorita, »e bus gia in materia grave: Adunque fará peccato mortale . 167. Dico per fecondo , che non 4 con- dannano le dottrine-> che hó riferito nel Dialogo trar. 8, cap. 4., che per via di com- penlazione poflo-addoflare al proflimo , che mormord dime , qualche delitto vero, con quelto, che lia mezzo unico; per ricúperare 3 mio onore : Vedaíiil logo citato . La ra- tione e, perche la-condannazione parla d'im= porre delitto fallo , ela noltra dottrina, edi manifellare delitto vero. 168. Dico per terzo , che nonfi condan» na némeno VPopinione di Lelfio, Valenza 5 Scaltri , che dicono elTere lecitoall'Avvoca- to, Óreo invalidare il teftimonio, erender- lo fiacco manifeltando qualche delitto occul- to , ma vero del tal teltimonio. La ragione e; perche le opinionicondznnate parlano del delittofalío, equefta del vero, 241 169. Ma hanno da concorrervi quattro condiziomi; acció quefto fia lecito. La pri- ma, che il teflimonio non fia violéntato , ma volontario: La feconda , che folo(i feuo- prano que'difetti , che conducono ad infa= mare l'autoritá del tellimonio: V. G. cheé bugiardo , d chealtre volte e flato [pergiu= ro, Sc. Laterza , chenon abbi altro mez- zo per difenderúi ilreo: La quarta, che il danno, che ha dafeguire al teltimonio, per difcuoprirki ¿l fuo difetto, fia proforziona= to con quello del reo, e per dirlo inuna pa= rola, háda elfere quelta difeía com modera. mine inculpote tutela . 1tá Filgueira lopra queíta Propofizione fo/. 192. $. Nibilominas , eS. Quare : Erexillo Torrecilla bic fol.449. comel, q. num.13. € fequentibws. Vedali ció , che lopra quello dico nella feconda parte del- la Pratica trat.15.ca )7. num, 85. PROPOSIZ. XLV. CONDANNATA . Dare il Tempor ale per lo Spirituale , non > fimo mia y quando il Temporale non f da come prezzo , mafolo come motivo diconferire , > fare lo Spiriemale 5 % anche quando il Tempo- rale fra folo grarnita compenfazione per lo Spin rituale y dal contrario. PROPOSIZ. XLVI. CONDANNATA. F quefo bd anche luogo , bench? il Temporale fra principale motivo di dare loSpirituale; anzi benche fía il fine della Pefa co(a Spirituale ; di modo , che.quello / fimi pico , cbe la cofa Spirituale, 170. Preta allo [piego di quelle Pro. polizioni, che toccano la matería della fimonia , la dottrina di Caramuele nella Teología morale ; /;5.2. mum.864. Si Scriptor ferupulofus fir (dice ) mulla erie cir cunflañitia ab hoc contagio libera ; f autem audentior y ¡pis fimonia concepts erit idea Platónica , ut dicitur , gue non reperitur' im rebiws::Se in-trattarequella materia (i pro= cede fcrupololamente , non wi fara calo”, che non contralti colla fimonia ; e fe lo Scrittore lará animofo nelle fue opinioni, ridurrá le fimonie a mere chimere , fimi- glianti al'idee diPlatone , che non firitro- vano; eper reltringere la conclufione , nit noinciamperá nel peccato di fimonia; Vo: glia Dio , che in materia tanto metafilica per
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