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AAA EE Propofizione XL.e XL]. Condannata. 239 Giovanni-, farebbe -obbligato a rellituire, come € comunefrá DD. Vedaí Diana parz, 3. Trat:6. refol.33.e34. PercheLe bene Gio- vanni pon abbia ragione di giuftizia ad ei be- mi, -Vháperó , acció-niuno con frodi, 0 in- ganni impediíca quello , che Valtro voleva dargli: Adunguequello , che conqueltimez- zi limpedifce , pecca controla giuftizia con obbligo di reftituire. Vedafi quello , che di= co di lopra Traz,-7.cap.q. mum, 56. 156. Dicoper quinto, che, acció fia ob- bligato a reflituire quello ,-che induce al danno > liricerca, che l'induzione fia caula efficace del detto danno; cioé che l'indotto4i muova per V'induzione dell'altro, Sic Tor- recilla bi fupr. num. 46. perche , le non Ñí muoveper ladi lui induzione, non gli ide- ve imputare il danno. Da qui sinferiíce , che le Pindotto era gli determinato di fare il damno, l'indut- tore non é obbligato a reltituire , perchénon fú cauía efficace . Per la Mella ragione; fe quello 3 »D.comandando , d con- túgliandoy ritrattó comando» il confi- glio, e períuale il «contrario coll'efficacia a ui polfíbile all'indotto , acció deliftele da inferire il danno, -e ció non oftante quello ''há fatto, non e-obbligato a reftituire , chi prima ye-Vaveva indotto . Vedafi queflo , ¿altri corollarj nel R. P.Fr. Martino di Torrecilla «bifupr.num.43. e quello che hd dettodi lopra Tras, 7. cap, 4. nm. 53. Y 54. PROPOSIZIONE XL. CONDANNATA. ll contratto Mobatra ¿ lecito ancho rifpetro della Pefaperfona y e col contratro di retrovendin ta Pabiñito avanti conintenzione del lucro. co primieramente , che contrat- to Mohatra (1 dice , quando il Mercatante vende la mercantia al compra- tore Con patto, che queíto torni fubito a ri- vendergliela al prezzo infimo , avendola comprata dal Mercatante a prezzo «medio , 0 (mpremo : V.G. il Mercatante la vende a (ei, dcinque , che fono il prezzo medio, € fupremo-, e la compra dallo (teflo comprax tore a quattro , ch'é il prezzo ánfimo . E quello contratto e quello , che giuflifima- mente fi condanna in quelta Propofizione: Si er ellere in [einiquo; Si, perché apriva la porta a molte frodi,'$ insanni. 158, Dico per lecondo”, che le quefto 157. «ontratto mon fi fi con patto di ritornar q comprare , ma cheil Mercatante liberamen- te confegna al compratore la fua mercan- zia; benchéquefto di poi di fua propria vo. lontá rivendefle al Mercatante la mercan- zia a prezzo infmo » avendola quefto ven- duta avanti al prezzo rigoroío , Y medio, non contratto iniquo y né condan- nato in quelo Decreto , non farebbe ini quo , perché il Mercatante compraa prezzo infimo , che é giuflo , fenza aver impolto al compratore l'onere de retrovendendo ; hon larebbe condannato; perche il caío della con= dannazione , parla, quando precede patto di retrovendizione, quale non e nel noftro ca- lo... Siccum Lumbier, Torrecilla fopra que- Ja Propofizione fol. 292. mum. 5.6. ComesSc a qual prezzo pollano vendere leloro mer- canzie i Mercatanti , equali monopo!j fiano loro leciti, lodiró mella feconda parte di que. Ra PraricaTrat,16.cap.7. PROPOSIZ. XLI. CONDANNATA.. Come 5l danaro numerato fía pio preziofo del mun merando , enon vi Jfaalcuno, che non fimi did la pecunia prefente , chela futura, pud il creditore efivere dal mutuatario qualche coja fupra forrem 5 e con quefio rivolo fótin Jarfi dall'ufura , 159. SPrpongo come- cola certa, che nel mutuo fi trasferiíce il Dominio dal mutuante nel mutuatario . Cofta dalla de- finizione del mutuo ricevuta fra' Dottori quod ex meo fit ruum, come dico di lopra Trar. 7. £ap. 5..num, 99. Suppongo per fecondo, che d' intrinfeca ragione del mutuo €, cheil mutuante refli privo per qualche-tempo del danaro , d ma- teria , che imprefla, ómutua. pto per terzo , che per quello, che e d'intrinleca ragione del mutuo, non pud prenderlicolaalcuna fupra forter . 160. Da'quali tre fuppofti (che fono" cer- ti ) s'inferilce la fallitá dell'opinione con- dannata + Poiché + eflendo di ragione del mutuo reltar privo del danaro, e levaríi dal fuodominio;-e non potendofi cavare alcun utile da quellos che e d'intrinteca ragione del mutuo: Adunque il creditore non pud .. dal mutuatario coíaalcuna, folo per reítar privo del danaro , che imprefla. L'al= tro perche niuno puó cavare utile - quel. ; o,
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