BCCPAM0001175-5-0100000000000

EA de PBropofizióne- XIV. Condánvata. 7.221 mum.2. fol. 439: Colla dal teíto medemo delle Propolizioni.. EDO 0) - 53- Dico per fecondo , ché noñ fi condan- naildire, :cheé lecito il deliderare , 9 com- ' placeríi della morte propria.,-0 del: proflimo per motivo, che fía d'uguale ; 0 .maggiore ftima della vita : V. G. deliderare2 sé, 0 al proffimo la morte, perufcire dana langá , e mortale infermitá. Sic Lumbier «abi fupr. num. 90. Gr cum aliis Torrecilla ubi fupr.concl. 2.e3.num.8.11.( fegg. perche non efi digna ganto dolore vita. ¿Da *qui inferiíco Con “Forrecilla, ¿b%, che e lecito il defiderare, ecompiaceríi, che la ginítizia fofpenda al patibolo, e caftighi i malfattori, non facendofi per odio ,:0 ven- detta. E' lecito anche deliderare la morte de'fcandálofi, acció non 'fiano cauía di ruiz na all' anime . E” lecito anche al Padre, chesi» che fuo figlio há da efler punito ver- gognolamente dalta Ginftizia , deliderare , e dimandare a Dio, che gli tolga la vita in carcere. E'anche Jecito deliderare la morte al «proflimo, che; fexive , li teme debba dan- naríi:-e cosi puó dimandaríi.a Dio, gt ra» piat eum:-, ne malitia miútez sntellechum: ejus.. Lo fteflo dice Lumbier bi fupr. della: Ma- dret, che pudo deliderare la morte alla figlia ¿ che pernon poterle dare ftato , corre rifchio del (uo.onore. $4. Dico per terzo, che adhuc parlando dell” emolumento «temporale ¿ V. G. dell ereditá , e lecito deliderare Pereditá , edo- po eflerí «confeguita compiacerlene fenza riípetto «alla. morte del proflimo , quando la tal ereditá , 9 emolumento poteva con- feguiríi fenza la morte. V. G. facendo il Pa- dre donazione in vita al figlio di.quello,, che di poi-deve eréditare . Quefta conclu- fione, inquanto alla parte della compiacen- za y tienecon Navarro, e Trullench , Tor- recilla loro citato y. concluf.4. num. 21. eFil- gueira fol.7t. $. Quod perindein fine: Etio giudico., che anche polla eftenderíi al delide- rio inefficace; elo provo; perché , quando.é lecito il compiaceríi dellloggetto y, e anche Jecito il defiderarlo inefficacemente: V. G. per efler lecitoper la falute compiacerfi del- la polluzione y: che in /omnis proviene natu- ralmente; e anche Jecito il defiderarla pre- cedentementecon deliderio inefficace , come infegna Layman y, Fillinccio , Villalobos.» Ae altri , che cita y € fiegue Diana par?. 3. 2585. 5.refol, 87. E altri wentidue Dottori-, che cita., € fiegué Tomaflo.Sanchez nella Som ma tom.1. dib,1,cap:2. numx8. Sed lic elt, che quando |' utile temporale: pudo avvenire peraltra via , che per la morte y é lecito com piaceríi di tal' effetto , mor babito refpecia d mortem : -Adunque inquelte calo fará anche lecito il deliderare quelt"efferro ineficaces mente , Ane refpeólu ad mortem ; L'altro, per- che ildeliderio inéfficace , ela compiacenza hanno uno flello oggetto » efolo (i diftinguo- noinguardarlo, d:preleute, d ablente : At- qui-queíla differenza, qmoad mores, non fl calo + Adunque Xc. 55. Da doyeinferilco, chefe! effetto, d utile temporale non pud otteneríi per altra via, che per la morte del proflimo, V. G. il¿Coadintore”, che non pod entrare alla prebenda , le non muore il Prebendato ; d il Ghierico”) che non-puó avere il Benef- cio lenza la morte di qualche Beneficiato: in quelto calo non é lecito» ne il deliderio inefficace , né la compiacenza di tal'effetto: perché-e necellarjo-, che quello deliderios ox«ompiicenza tenga faltem indireéló per og- getto-la morte del proflimo ; poiché il fine non pudo déliderarli» ne avervili compiacen= za y lenzai mézzinecellarj, per confeguirlo . Pero adhue in quéfto calo, le non occorre all'intelletto la morte , malolo Putile tem- porale , non fará peccato il deliderare il tal utile, d compiacervifi. La ragione € ». per- ché ogoi peccato há da elere volontario; € volontario ¿4 4 principio-intrinfeco cognofcena te fingúla ; cioe , há da ellere con conolcimen- to juris', (Y faéti: juris, conóleendo elere male quello, li commette; (e faéti y cono- [cendo la malizia y d circoftanza viziante l'og- getto : Atqui, nel caío-, del quale parlo, manca il conofcimento della morte, chee la circollanza:, che avevada viziare quelto defi- derie y d.compiacenza: Adunque queflo de- fiderio non Íará volontario : Adunque né me- ho peccato.. 56. Dico per quarto, che né menoÍi con- danna Y opinione , ehe con Navarra tiene Sanchez nella Som. lib, 1. cap. 2. num. 30. che dice, chenonépeccato deliderare la morte al profimo, fefará volonta di Dio , che muor ja, quando.s' antepone alla noltra volontá quella di Dio; come avviene, quando non «Li delidera , che voglia Dio la morte del prol-= fimo» mache , in cafo la voglia, fi moltra Paffetto, ches'há alla conformitá colla vo» lontá di Dio . E la ragione di non _ellere condan- A ka A y a TARA Y PP... Je e pm mc a mn o Al

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz