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ll ME ' MR E Ls E 220 Trat.X. Spiego delle Prop. Condan. da Inror. XT. 46. Dico per fecondo , che non fi con- danna» qui Vopinione , chedice , non eller- vi obbligazione di far limofina, adhuc nel- Ja neceffitá eltrema , del neceflario alloftato quantoil tale ftato há da perderfi totalmen- te per fare derta limolina: V.G. fe per ri- fcattare uno Íchiavo , chee in eltrema necel- fitá , folle necellario dar mille pezze , eper darle, dovelle decadere totalmente dal fuó ftato chiledá, egli non e obbligato a dare quefte mile pezze . Itá plures, quos citat Leander aS.S. Tom, 6. trat, 5. difp. 1.9.17. 8 altri ,che cita » 8 approva Moya abi fupr. $.5. am, 24.025. e con altriil CalpenteTom. 2. trat. 17. difp. 5. Seét.2. num. 14. E la ragio- neé; perché Popinione condannatadiceva; che appena era ne' Secolari cola fuperflua al loro ltato; e quelta Íolo dice , che del ne- cellario allo ftato non v'e obbligo di dar li. molina, adbucin eltrema neceflitá » quando há da caderíi da detto tato: il che é cola mo!- to divería . 47. Dico per terzo , che né meno ficon- danna. 1 opivione di Valquez Opu/colo- de Elemof, cap.3. di Ledeíma , Navarro, dc al- triapud Moyam wbifupr. $. 2. num.s.e 6. che infegnano , che del neceflario allo lato non y e obbligo di far limolina in grave necel= Íitá 5 Má bensi crederei condannata Popi- nione di S. Antonino 3. par?, tis,1.cap.24. Ove infegna , che nelle comuni neceffitá de” poveri mendichi non ve obbligo di dar limofinma anco del luperfluoallo ftato . Ne fi condanna l'opinione del Calpeníe bi fu- pranium, 17. che dice, che niuno (eccettuati i Prelati ) 8-i Magiltrati ) e obbligato ad inquirire , ecercare, le vi fono poveri , che patilcano grave , 0 ellrema neceffitá ; ma .che bafta e, ¡sd dilpolto a foccorrerli , fe fi fapelfero . Né tampoco (fi condanna Vopi- nione di Leflio lib. 2. de juP. cap. 19 dub.t, che dice, che quando obbliga la limofina , fi foddisfa dando a mutuo , y impreflando al povero quello há di bilogno » per foccor- rere-la fua neceffitáa. Et e la ragione: per- chétutte quelte opinioni, zz pate fono mol- to diveríe dal cafo della Propofizione con- danaata. - FA PROPOSIZ. XIII, CONDANNATA . Se con debita moderazione lo fai , puoi Sfenza pera care mortalmente attrifarti della vita A ala cuno y erallegrarti della di lui morte naturas le ; e defiderarla con affetro ineficace y n0n efendo per difplicenza della Perfona y Ma per qualshe utrile temporale. PROPOSIZ. XIV. CONDANNATA. E' decito affulutamento defiderare la morte del Padre y non come mal fuo , ma come bene del Falio y chela defidera per ottenere una grofa eredita. 48. SUprongo , Che il defiderio ( diftin- gua dalla compiacenza , Y gullo ; perché quelto fi determina all” pre- > em e gia pofleduto, e quello De oggetto aliente. ¿ 49. Suppongo perfecondo, che il defide- rio della morte puó eflere diretto, d indi retto 5 diretto lara, quando primariamente fidelidera la morte , efecondariamente l'uti- le , ché da quella fiegue: indiretto, quando primieramente fi delidera l'utile proprio, e fecondariamente la morte , per efler quefla mezzo per confeguire l'emolumento proprio. L'unos el'altro deliderio fi condanna in que- fte due propofizioni. j 50. Suppongo per terzo y che vi e deli= derio efficace , E inefficace ; Vefficace e , quando non folo fi delidera la morte , ma anche Íi procura y ewtenta con qualche mez- zo: il defiderio inefficace, benche abbia per opgetto la morte; peró non la procura, .né ula mezzis acciófucceda. Il deliderio effican ce maiélecito, le non quando ef in fuides Fenfionem y cum moderamine inculpate tutela ¿y quando la morte fi dá per autoritá pubblica . 51. Suppongo per quarto y che fe il delide- rare inefficacemente la morte di qualáivoglia noltro proflimo € peccato mortale; il defide- rarla al Padre e peccato duplicato: uno con= tro la carita, per eflere proflimo; e V'altro contro lapietá, per eflere Padre. Sic Lum= bier ob/ero, 7. num. 194. 52. Dico primieramente, che il condan- nato in quefte Propofizioni, e -i1 deliderare inefficacemente y d-compiacerli della mor= te del proflimos ó Padre per qualche emo- lumento temporale, che fia inferiore di fi ma alla vita. It4 Torrecilla trar, 8, conc/.1. muin, 2,
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