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ui Própofizione LCondamikta..:: di precetto, come TEucariltia, e PEltrema Unzione in pericolo di morte, e la Gonfer- mazione in opinione comune. Altri non Ío- noneceflar; nécon neceílitádi mezzo , me di recetto , ma lolo fono.di configlio;:come 'Ordine, Sil Matrimonio +. 22 002000h Suppongo ancora , che quelta condannazio- parla per ogni forte di Sacramenti, cosi e vivi, come de' morti; cosi di quei, che fono neceflarj di neceflitá di mezzo , d di pre- cetto y come di quelli., che no'l fono; eció » che circa di quelti fi condanna qui, fpiegheró nelle conclulioni feguenti. 9. Dicoin primo luogo ,chefolo nella ma- teria, eforma de' Sacramenti, Át intenzio- ne del Miniltro fi condanna il potere ufare, eferviríi dell opinione probabile y lafciata la piú ficura ; perche da quefte trecole dipende il valore de' Sacramenti tanto ellenzialmen- te, che non puó fupplirá . Dal che s'inferilce , che, quantunque fia apinione probabile , che il difciyio y e-1'ac- qua rola: fia legittima materia del Sacra- mento del Battelimo; quelta opinione perd non pud praticaríi , perchée e materia, dalla quale dipende eflenzialmente il valore del Sacramento: maincalo di neceffitá y quan- donon v'é acqua naturale, 8 il Bambino há da morire fenza Battefimo, le non fi bat- tezza co lifcivio ; dacqua rolas fi puo bat- tezzare con quella , come avverte bene il RP. Fr: Martino da Torrecilla , nello fpie- go di queíta Propofizione y.2na?,,1, concl. 2. mum. 67. Perche in calo di .meceflitá cedeil Sacramento la riverenza a lui dovuta, per-il bene del proffimo, -per il quale e, ítato infti- tuito: Itá nofter Calpeníis +raf. 11. de com Jiientia difp.3.Seél. 5. num. 42. 10. Dicoin: fecondo luogo, che qui non fi-condanna il fleguire 1 opinione probabile circa l'integritá materiale della Confefio- ne , come dice. il R. P. Maeltro Lumbier nell edizione latina y' Ípiegando quelta Pro- polizione 02/+. 3. $. 1.mum.26. Laragioned; perche ]'integritá materiale non úi ricerca ellenzialmente per il valore del Sacramen- tos < y % Dal che s'inférilce , che pudo praticaríi l'opinione probabile , clie dice, che le eir- coltanze aggravanti non devono confeflaríi . Sinferifce fecondariamente » che le opinioni probabili, circa ¿1 dimidiare la Confeflione, ecirca de' peccatidubbj, ne meno fi-condan- nano in quelta Propolizione : | e CA 213 ur. Dicointerzo luogo , che né meno fi condanna 1”opinione Tomilta , che conce- de il Sacramento valido , St informe . Ita Lumbier ella Som.memn.1200. E im obfervatioa nibws Theologicis , obfero.3. $.3. mum. 25.U obfero::25. $. 3. mum. 524. E la ragione € 5 perché il Sacramento informe non tocca nel valoré-del Sacramento » ma folo nel frutto: Atqui, foloquellos che tocca al valore del Sacramento fi condanna : Adunque non fi condauna lopinione del Sacramento valido, Sí informe. r2. Et aggiungo, che in: quefto Decreto non (-condanna il dife, che i Sacramenti fatti con opinione probabile y laíciata la piú ficura y liano validi ; ma folo il dire, che queltofialecito; colta chiaro dal telto della Propolizione: Nonef illiciewm , Ec. Da qui viene, che, quantunque (fi condanni il di- re , che [ari lecito aver folo l'intenzione abituale per fare i Sacramenti; non fi con- danna peroil dire, che i Sactamenti fatti, con intenzione abituale, faranno validi > la qual' opinione ebbero Soto, Navarro, Hen- riquez , 4 altri, che cita Machado tom.1. lsb, 3. part 3.trat 1. docum.5 nun. q. 13. Daquel ches'é detto , s'inferiíce , che quello , che molta tempo ftatoin un' abito, do occafione di peccare , e fi confeflava in buona fede, non e obbligato a-reiterare le confeflioni di quel tempo , che fono: flate valide , 2 informi . S'inferiíce per fecon= do, che quello, che per ignoranza (quan= tunque fia vincibile ) lafció di- confellare qualche peccato, credendo erroneamente 4 che non era peccato y 0 che non era mortale , non e obbligato reiterare le confeffioni nelle quali lo lafció , ma bafta che SaccuÁ del tal peccato tralaíciato, ¡tá cum Navar- ro, Valquez , dc aliis Diana Parz. 3. 2ra?. 4. refol.108. É 14. La Dottrina di quelta feconda illa- zione há volutorcondannare ¡il R.P. Fr. E- manuele della Concezione ne? fuo trattaro de Pantt. dijp. 2. 9:23. num. 295. pag.123. di- cendo, che ho citáto.male ¡ lopradetti Au- tori a favore della Dottrina riferita nella conclulione precedente , il che dimoftrerós riferendo le medeme parole , che riferifce Diananel luogo citato.,/che fono le feguen- ti: Cum quis per ignorantiam aliquod pecca» tmimmortale omifit. in confefione y e) quod: ta roned putaret ipfum non efe tale y atiamfB er ror vincibilis fueriz y nec a mortali perperran= 3 tem AGA A PERS PM De Bi LSGS A o MINS a, a AS ] ' il 1 tp | —— o a ió A o . A pd e a A E e RA A AR —

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