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202 C. Saranmo due mila volte ? P. Non tante , Padre . pa C. Adunque quante faranno poco piú , d co meno? . Padre, tre, óquattro volte. C. EY.S. nel decorío di quelta confeflio- ne, d avanti di venire a' miei piedi, aveva intenzione diconfeflar quelto peccato? P. Padre, non mattentai di pura vergo- gna, penfandoche mi dovelle mettere nelle. mani dell' Inquifizione - C. Sappia , che viveva ingannato, perché il Confeflore , benché lenta erefie dal peni- tente , non pudo metterlo all'Inquifizione ; poiche il figillo obbliga fretriflimamente 4 non dir cola, che fente nella confeflioné: oltre diche , il peccato, che V.S. confefla non eereña; lolo fuole eflere rifervato ágli Ordinarj in alcuni Vefcovati; ma quallivo- glia Gonfeflore approvato puóin virtú della Bolla aflolverlo: V.S. ora Saccuía della de- terminazione , cheaveva di tacer quelto pec- cato , ericevereindegnamente quefto Sacta= meñto della pevitenza, nel quale commet- teva un facrilegio P. Padresi, d'ellom'acculo. 14. C. E. V.S. (i farebbe comunicato,aven- do taciuto quello peccato ? P. Padresi. C. Anche s'accuía diquella volontá., che aveva di comunicaríi in malo (lato, nel che commetteva unaltro [acrilegio ? P. Si Padre, di tutto m'acculo. C. Anche s'accuía adello nuoyamente “di tutto quello, che avanti m'há confellato ? P. Padresi. C. Edi tutto il confellato ora , $ avanti fi pente di nuovo di tuttacuore, e propone di veramente emendaríi ? P. Si Padre. C. HA nient'altro da dirmi ? P. Nó Padre, non hóaltro. G. Non abbia vergogna , dica per amor di Dio, fe há altra coa? Non íi lafci vin- ceré dal Demonio: gia há veduto , che io mon V'hú trattato con alprezza , ma con tutt amore . P. Padre ,.queflo e quello, che m'ha in- dotto a diré queña colpa si grave ; e Creda V.P. chefeavelhi alero, lodirei. 15. Anchequefto peccato , che ora hó con- fefía to , in-altra otcafione lo.confeflai , e per avermi detto ¡Confellore , che era necefla- rio andar a Roma , non mi fon'attentato Trattato IX. del LX. Comandamento. mai piu diconfeflarlo. C. No, figlio , non fá di meltieri andare a Roma, io allolverlo daqueíto peo- cato.. Avyverta il Confeflore per amor di Dioa quefto punto; perché io hó incontra- to molte Anime , che molto tempo hanno ta- cinto i peecati inconfeffione y per aver detto ad éfle il Confeflore y che le-non andavano a Roma» non poteva afloJverle dal peccato dibeltialitá, 0 fodomia ; ignoranza troppo crafía , e colpevole in un Confelore; Poi- che in Spagna puo quallivoglia Confellore approvato dall'Ordinario in virtú della Bol- la aolvere da” tutte le ceníure ,-e cali-ri- fervati-, eccetto dal!” ereña ellerna ; e di quelta allolve il Tribunale dell Inquifizio- ne in Spagna ; de a qualúvoglia Confello- re , Che dimanderá Jicenza al Santo Tribu- nale , le gli concederá facoltá per allolve- re dall' erefia. Ma» come hú dettos la be- ftialitá non e rifervata al Papa , ne allInquili- zione . E-quando viene alcun Penitente con i- miglianti peccati, e neceffario animarlo, € fargli cuore y dimandandogli , le 1'ha com- meffo in numero eccellivo come fe 1'bá commello cento mila volte-, acció-cosi pi- gli animo il Penitente, epená, che.il Con- fellore non fifpav nta delle fue colpe, né fe fiupifce- 146: Quello , diche, quanto pollo, prego ¡Confeflori, e, che fiano affabili co” poveri Penitenti: non li riprendano-con alprezza, non li ricevano con feveritá, né moftrino di ftupiríi delle lor colpe, ma conúderino la lfom- ma fragilitá della mifera natura umana 5 € che fe Dio non ci foltentafle colla lua mano, (ariamo tutti peggiori de' Demooj : e veda il Confellore , fe egli (1 ritrovafle nello fato del Penitente » vorrebbe , che il Contefíore la ricevelfe con amore: Adunque., fe tu vor- relli efler ricevuto con amore , coníidera», che Dioti comanda d'amar il proffimo, co- me te ftello : Rifletti , che il Penitente e tuo proílimo; eperó quando viene a* tuoi piedi ricevilo come proflimo. Ayverta il Confeflore , che nel Sacro Tribunale della Gonfeflione rapprefenta la Períona di Dio; efela Bontá Divina nel fuo Tribunale inclina pid alla pietá, che al ri- gore, deve il Confelfore fare lo ftelo;cheal- trimente non fará vero Luogotenente , e-So- ftituto di Dio. ' Si pudo bene, efi deve far capire al Peni- tente
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