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CapitoloVI1.della Reftituzione dell onore. 197 pra num. 7. Walenza, Filliucio, 8caltri, che cita , € fiegue Bonacina mel luogo di fopra quaf. 5. puncl. 1. mum. 4. che non é peccato mortale , quando con qualche impazienza di- conoi Padria' figli , i mariti alle mogli, di padroni a' [ervi alcune contumelie , quando li riprendono, ecorreggono. 3 43. P. Padre, non é mio figlio, né fud- ditola períona , alla quale hó detto quelle in- giurie. C. E' fuoPadre, d Superiore? perché , le folle Padre , averebbe la contumelia,, fuo- ri della malizia contro lagiultizia , altra di Ípezie diftinta contro la pietá , come ho detto nel quarto Comandamento trat, 4. cap. t. e fe folle Superiore averebbe altresi due malizie , una contro la giuftizia 9 Valtra contro la virtú dell' offervanza y come pure ho detto nel luogo citato. Et il modo, co'l quale l'inferiore deve foddisfare la contume- lia, chedice al Padre, 0 Superiores há da eflere dimandandogli perdono . Leflio wbi fupr $. 2. RS 44- P. Padre, non e quella períona mio Superiore , ma uguale. $ C. Frá uguali , il modo pik efficace , e ficuro di reítituire Ponore, e ditnandar per- dono all offelo . Villalobos p. 2. trart. 11. diffi. 42. num, 6. perché con queíta azione Poffenfore da ad intendere all'offeío , che gli difpiace del!' ingiuria fattagli, eche l'ono- ra, e venera » le avanti lo difonoró cón la contumelia. A Lefho pero ubifupra num.144. $. Secun- de, pare» che frá uguali baíti alle volte, per reltituire Ponore , che loffeníoredia il luo- go piú degrio all'offelo , Vinviti a mangia- re, 0 berefeco. Perché Pingiuria, che fifa con la contumelia , e negargli quell' offe- quio efteriore» co'l quale deve venerar(i il proffimo : -Atqui: con * dargli- il luego piú degno , convitarlo , gli fi da queño culto eltcriore, e venerazione , nella quale avanti fú_dannificato: Adunque ad equaitarem fi rilarciíce il danno della contumelia con que- fi ollequj.. Ma fe la contumelia foíle flata grave , e Poffefo non fi contentalle di quelle efteriori dimoflrazioni , ma volefíe , che Voffeníore gliaddimandaffe perdono , dice Leffio , ibi, che in quello caío deve farlo. , 45. P. Padre-fard obbligato a reftituire Ponore in prefenza delle períone , avanti le guali P'hó ingiuriato? - C. Se Poffelo non fi contenta, che V. $. lo foddisfaccia in privato, averá obbligo di farlo”in prelenza di quelli, avanti de' quali V'ha ingiuriato ; perché altrimenti non vi larebbe egualitá frá Voffeía , e la loddisfa zione. 46. Notifi in primo luogo , che la contu. melia non folo 6 commette in parole , ma anco co” fatti: V.G. battendo álcuno con qualche baítona: e quelta e contumelia pih grave, ericerca maggior foddisfazione dell' ingiuria fatta . Notili in fecondo luogo, per follievo de' Confeflori , la dottrina d'Egidio Trul- lenchfepra 8. del Decalogo lib.8. cap.8. dub.2. num. 7. edi Bonacina de refit, difp.2.quaf.5. punét. 1. mum, q. S. 3. che quando alcune donnicciuole, d perfone di balla sfera fi di- cono quattro parole un poco rilentite, 8 ingiuriofe , non e peccato mortale di con. tumelia ; perché per quelto perdono poco del lor'onore , benché fará peccato mortale contro lacaritá , fe nalce da grave odio, 9 mala volontá . ; é E per confeguenza non e neceflario co: mandare a loro , che Saddimandino perdo- no, almeno Íotto peccato mortale : prima, perché P'ingiuria non e grave : fecondo perché mutuamente Puna a l'altra fi dicono le parole pungenti, $ in giulta ricompenía ponno tralaíciare la reftituzione : $ ulti. mamente , quantunque altri le fentano 5 non perdono coía alcuña della lor fama, perché conoícono, che quello fe lo dicono per impeto di collera , e fubiti moti dell'ani. mo. 47. Solo hó parlato in tutto quelto co- mandamento della detrazione, econtume- lía, in quanto tali, 82 in (pezie d'ingiufti= zia , non peró in fpezie d'odio,-9 mala vo: lontá , che fuole alle volte accompagnare le detrazioni, e mormorazioni, come lecon- tumelie , e di quell' odio , e mala volontA devono interrogare i Confelsori ; poiché per quelta-hanno una malizia difinta di Ipezie contro la caritá. E benché la mate- ria della detrazione , 9 contumelia fia leg- giera , pudo ellere peccato mortale ; d£ € 3 quando provengono da cattiva volontá:; e grave odio, come quello , che delidetanido di rubar gran quantitá di roba, meruba po- ca , quantunque Vazione efteriore fa lega giera, non laícia d'elser' peccato mortaleil deliderio interiore ; cosi anche benché la N 3 mat cría ed e ye " A Pf A A AP AP |
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