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cd pe ro y rin oo PA AE ct pa A DE A El > - > e e . EN O 2 PP ' EN Úl o Lo. di . P.” 2 pepe + 196 Trattato VIII dell VUT Comandamento. fenza » cheil Padrone lo lappia; cosi la de- trazione li commette in aflenza del profli- mo dannificato; e ficcome la rapina (1 f4 in relenza del Padrone della cola , cosi anche a contumelia . 7. Non occorreva , che V.S. fpiegafse le parole contumeliofe , colle quali ingiurió il profflimo , dicendo , che lo chiamo: la- dro, ebreo, Gtc. ma folo baltava dire» ed accularíi d'aver. detto parole ingiuriole, e pungenti al proflimo ; perché la diverlica di contumelia, benché in generefifico fi di- ftinguano di Ípezie, non perú in genere mo- sis, come affermano Cajetano , Soto » Si, Molina» écaltri , che cita, e fiegue Trul- lench /opra il Decalog. lib, 8, cap, 8. dub. a. 2UM, 2. 38. Lo fleíso há da dirá della diverfitá delle detrazioni , e giudicj temerarj , che mon li diflinguono di [pezie in genere moris.. Et e la ragione, perche tutti igiudicj te- merarj,, e detrazioni convengeno in. una medema ragione formale d'infamareil profl- fimo » come tutte le contumelie conven- gono in. una. medema' ragione formale di dilonorare : Atqui il motivo formale e quello, che fpecifica gli atti. in ordine.ad mores :: Adunque ledetrazioni, $: i gindici temerarj non. fi diftinguono. frá di.loro. di fpezie per la diveríitá de' difetri , che li cenlurano ;, come né-meno, le contumelie íi diflinguono di fpezie fra loro per la di- 2 deshi obbrobrj » che fidicono al prol- mo. 32. Midica V. S. quelte ingiurie l'há dette molte voltea quelta perlona? P. Padresi. C. Fi in una occaione fola, din molte ? P. In una Íola. C. Adunqueun. fol peccato.in numero h+ cormmello in quella occalione , quantun- quein elsa abbja detto piú, contumelie, co- ame affermano Caltro Palao... Tom.1. dápecca. Tis tradk; 2, difp..3, puncl. 3, num, 6, verf. Nibia lominas y Trullench. uwbi fapr. num. 3. E al- tri, perche-Pinterruzione morale, e non la filica moltiplica il numero de' peccati.. At- quí, quando in un impeto di colera f:di- cono al proffimo. molte contumelie , benché vi fía interruzione fifica, non ve peró la mo- rale: Adunque non vé fe non un peccato a pumero. 40. Quié necelsario. avverzire , che la gente volzare fuole confondere, la. parola.,, alle volte,con la parola, occafone , ftimara do che tutto fia una cola Íteísa: e cosi e ne. celsario , cheil Confeísore, per formar gia dicio del numero d ” peccati, quando il Pe. nitente saccuíla d'aver alle volte mormora- to, d dettocontumelie al proflimo , gli di- mandi, fe fi in una , d- in piú occalioni ; perché , [e folo fú invuna> quantunque in quella avelle detto molte volte parole in- giuriofe» lenza interruzione morale , e Íolo un peccato in numero. Lo tteíso sofser- vi » quando il Penitente saccuía d'aver avuto molte volte ofculá, amplexus, d pa- role indecenti ; che gli fi há da dimanda» re , per far giudicio del mumero de' pecca- ti, le fr in una , d in molte occafioni. Si limita peró quando gli atti ono. perfetti in fuo genere, ut cepula , mollities Sc. che allora, quantunque fia in una fteísa.occafio= ne, cialchedunoe diltinto peccato in nume= ro dall'altro. 41. P. Padre, le cole ingiuriofe , ch'io diia quelta. perfona , tutte erano pubblis e. C. Benché nella detrazione fculi da pec. cato grave Veísere la materia pubblica , non. perd nella contumelia ; perché con la pubblicitá folo: perdé la períona il diritto, cheaveva alla lua fama, manon quello , che aveva all'onore, come dice Bonacina Tom. 2, de refiit. difp. 2... quel. 4. punól. 2. in fine +. Atqui y la contumelia soppo.ue all onorez Adunque, benché la cofa fia pubblica , fari peccato mortale il contumeliare con quella il proffimo.. e GAPTTO LO VIL Della Refbituzione dell: onore... 42 Padre , come hó da reftituire l'ono- A. 4 reaquefta períona ? C. Mi dica , quefto loggetto- y al quale V. S. diíse quelle contumelie, e figlio , lervos étc. di V..S ? perche » [e egli d tale y baltas per foddisfazione dell ingiuria , che V. SS. gl parli con famigliaritá, d lo faluti con qual- che onorifico falute .. Quefto modo pare fuficiente » acció un Superiore foddisfas- cia Vingiuria , d.ccontumelia detta adun fuo fuddito ,. a Cajetano. 21./. 73. num. 3. Sa Lellio/ib. 2. dejuflit. cap. 11. disb,27, min 114» « adaltri. E Et anche dice Egidio: Trullench. 4% $4 pra

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