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h. pe Y ok ara a : nl . A, A E 3 a” Cap .V.di var modi per re ftituirelafama. 195 lodare l'infamato in prelenza di quelle pere [one , avanti-le quali sSinfamó . Quelto mo- doinfegnanoSoto lib. 4. dereftir. q. 9. num. 3. ad 4. Navarro nella Somma ap. 28. 8 altriy cha cita , 8c-approva Villalobos part. 2. trat. 11 diffic 37m. 5. SÍ. L'alero modo. Que- íto ltello approva:con Valenza , ¿tc- altri, Diana Part. 3. trat. 5. Mifcelan.. refol. 30: e nella parte 11. trat.6. Mifcelán. refol. 56. loda molto a? Confellori quelto modo di reltituire la fama , come piú loave , e fa- cile. 73. Altro modo aflezna il maeltro Ca- no , Salon y dx altri DD. che cita Villalobos ubi fapr. 80 e y dire alle perlone avanti le quali se mormorato:, “ch'era mal'informa- to; e che s'ingannd in dir male del tal prof fimo y benche in realta folle vera la cola ri- ferta : e non lara mentire il relituire la fa- ma in queíta materia. Perché vi fono due forti di veritá, una fpeculativa, e Valera pratica : la veritá fpeculativa confifte nella conformita' delle parolecolla: mente ; la ve- ritá pratica' coníifte nella conformitá del- le opere colla ragione y e con quello y che deve faríí , e confeguentemente la flfitá fpeculativa confitte in non conformatíi le parole colla mente ; ela falíitá pratica in che le parole non fi conformino colla ragio- ne, e con quello, che prudentemente deve farlí. Dal che s'inferiíce , che quello , che infamó una perfona di qualche delitto: oc- culto » dicendo dipoi, quando refliruifce la fama, che se inganmato y now contraviene alla veritá pratica , poiché le fue parole (i conformauo con quello , che ragionevolmen- te deve faríi . 34. P. Padre m'accuío , che un Confello- re m'ordinó , che addimandafíi perdono alla perfonay della quale hó mormorato, ed io non ebbi animo di farlo. C. Credeva VS. di peccare gravemen- te, non addimandando perdono aquella per- fona? “P. E come non dovevo far peceato , fe non adempivo quello , che il Confeflore m'ayeva ordináto ? C. Non ayeva V. S. obbligo di diman- dar perdonoa quella perfona, dc 11 Contel- forebaáfatto'molto male a comandarglielo; benché V/S. per la cofcienza erronea abbia peccato gravemente in trala(ciarlo ; L'ob- bligo, che V.S. aveva , erafolodi rellituire la fama a quella períona apprello di quelli , al- la prefenza de” quali ne mormoro y nella for- ma detta di fopra. 35. Molta ignoranza hó ritrovato in que- flo punto , che penfano'i poco accorti y che quello , che ha avuto qualche folpetto , d iudicio temerario”, 0 che hi mormorato el proflimo ,. debba dimandare perdono. . Errore molto perniciolo: primaperche, fe il proflimo non: sá quello , che io hd penía- to', 0 detto male di lui, non e gran pazzia , cheio fteflo lo dica, e manifelli con diman- dargli perdono, generando nel di luiinter- noqualche odio, 4 mala volontá contro di me; L'altro', perché i penitenti non han- no animo di farlo; e per la cofcienza erro- nea, che dice loro y che peccano:, non facen- dolo y commettono molti peccati'.. E per ultimo » perche il dimandar perdono folo deve farliperreltituire lonore, € non la fa- ma: Atqui ne il giudicio: temerario , né la mormorazione danñificano Ponore , ma bensi lafama: Adunque né per il giudicio temerario y né per la mormorazione deve dimandaríi perdono . La minore é certa ; perche la fama, e la buona opinione, che s'hi del proflimo; e l'onore e Pelternz ve- nerazione y e riverenza y che fí moftra al proflimo: il giudicio temerario y e la mor- morazione lolo s'oppongono alla buona opinione , che deve averli del proflimo, e non all elterna riverenza , che gli fí deve moftrarez Adunque il giudicio temerario, e la mormorazione folo s'oppongono alla fama » e non all onore . La contumelia e quella, che soppone all'onore » edi effa tratreró nel feguente Capitolo . CAPITOLO VL Della Contumelia . 36. Padre m'acculo y che varie volte a: hódetto ad una perfona, chee un ladro , un ebreo y Sc altre parole obbro- briofe - C. Glie P'hidette in fua prefenza? P. Padresi. C. Adunque quefto e peccato di contu= melia , mortale , ex genere fuo y ed oppolto alla virtú della Giuftizia ; 8c induce obbli- go di rellituire Ponore, e fi diftingue di fpe= zie dalla detrazzione , e mormorazione y come la rapina dal furto ; perché ficeome il furto ( commette occultamente > € 2 fenza, cial > RO E 0 EN hi] A [ a E 4

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