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a 192 quanto fee male del mio Proflimo , ma per curiofitá » e per il modo , egrazia y Col- la quale lo contava quello » che mormo- rava. male del proffimo, mafolo del fale, co'l qua- le fi dice , O per curiofitá , non é peccato mortale . Lellio ubi fupra , dub, q. num. 24. $. Adverte. Rebelo , Navarro, dí altri ¿che cita , e fiegue Bonacina ubi fupr, part. 11. mum, 5. perche la compiacenza é mala , d buona » fecondol'oggetto, al qualerermina : Atqui y il maledel proflimo é oggetto proibi- to, ma non la grazia di dire : Adunque la compiacenza del male del proílimo fará pec- cato , manon quandoefólo d della grazia , d fale, co'! quale li dice. C. Midica, lapeva V.S. ellere pubblico quello li mormorava , d no? P. Padre, iono'l lapevo. C. Ordinariamente parlando » quando quello, che mormora , éfculato dal peccato mormotando , anche é Ículato quello, che fente. E per follievo de' ConfeÑlori , e per- fone timorate noteró quila Dottrina di Bo- nacina, Rebelo, e Maldero, che-cita, Sí approva Diana p.2. *ra?. 17. refol. 24. dove infegna , che quello, che fente mormorare» anche in materia grave» e nonsá, le ció» di che, Valtromormora , fia pubblico, ó nd, 3 [el riferiíce giuflamente , 0 ingiuítamen- te , non peccaudendolo fenza laíciare la di. lui converfazione. 63 Et aggiunge Diana part, 2. arar. 5. refol. 35. che quello , che per. y puíilla- nimitá, d negligenza non sattenta correg- gere il ragionamento , folo pecca venial- mente. Mafaribene, che il Criftiano, che fente tali ragionamenti , ne' quali soffende la fama del proffimo » procuri per carita in- trodurre altro ragionamento, che fraítorni la mormorazione s d per il meno moltrare coll volto corrucciato d'averne difgufto, dando con quello ad intendere , che non gli piace fimil ragionamento; poiché , come di- celo Spirito Santo ne” Proverbj cap. 25. Ven- tus Aquilo difipar pluvias y Es facies triflis limguas detrabentium , ficcome 1 Aquilone diffipa le nuvole gravide V'acque, e le dif- perge nella regione dell'aria , cosi una fac- cia malenconica» e trifta fuga le nuvole del- la mormorazione che denigrano. la fama del proflimo. Quaí tutta la Dottrina .detta in queíto a C. Quando la compiacenza non” e del - Trattato VIH. del VIT. Comandamento . capitolo puó applicaríi per la correzione fra= terna, fervata proportione , CAPITOLO IV. Della Reflicuzione della fama. 20. E Quello, che V.S. m'há detto d'a- A ver mormorato di quella Giova- ne, se fatto pubblico ? P. Padre si. C. L'eflerí pubblicato e flato per mezzo lecito, come larebbe , fe il negozio folle an- dato alla Giuftizia? P. Padre» la pubblicitá e venuta dalla fola fama, eper ene mormorato in queltay Gt in quelPalera parte. C. Quando il delitto y del quale uno hi mormorato , eflendo occulto y di poi fi fa pubblico per. mezzo lecito, non ve obbligo di reltituire lafama , perche per quelta pub- blicitá gia la perfona hi perfo il jus, che aveva alla lua fama: Ronacina «bi fupr. punt. 8. num: 8. ra quando la pubblicitá vie. ne per mezzi illeciti , non fcuía dalla reftitu= zione della fama : V.G. quando per averne mormorato molti-s'é fatropúbblico quello , che avantiera occulto , ciaícheduno e obbli- poa lafamain prefenza di quel- ps - apo a: Irá a p.53.4ub.4.1.2. 8caltri. Etre la ragione y po 4 ando molti cooperano a rubar una vigna > 0 caía, ¿obbligato ciafcheduno a re- ftituire il danno fatto.al Padrone: Adunque quando molti concorrono adannificare la fa. ma del proflimo, fará ciafcheduno obbligato areftituirgli il danno , che gli háfatto: 21. Benche Silveltro Verb. Detractiogn.4. 4 altri , Ículino dal reflituire , quando il delitto se: fatto pubblico , giufta > d ingiu- flamente: E puó provarfi la:fua opinione ; perche una délle caule, che Ícuía. dalla re- flituzione. y € PimpolibilitA-: Atqui pare impoflibile ,-che quando +un: delitto e gia pubblicato , li riduca a ffato occulto, e fi cancelli Pinfamia dalla memoria degli huo- mini: Adunque non vi fará -obbligo di re- ftituire in queíto cafo la fama. Quefta opi- nione di Silveflro non tengo per ficura5 perché -; quantungue in fatti non fiegua il totale effettos ne fi fcordi Vinfamia, tutta- volta fe notterrá buona parte: Atqui quel- lo, che non puó rellituire tutto il danno, potendone qualche parte > é ou a quel-
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