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il - 190 gione e fondata in quel principio generale della caritá » quod ribs non vis , alreri ne fece- ris : Qualfivoglia averebbe molto a male » che fi dieeflero i fuoi «mancamenti , dove non fi fanno, ne pouno facilmente faperfi : Adunaue fará contro la caritá il dirli in quefto calo . 11. Quantunque Diana part, 2. trat. $. refel. 17. con Azorio , Galtridica, che non e peccato mortale, né contro la giuftizia ,. né contro la caritá , il dire in un Luogo di- flante quello , che in quelto € pubblico » ófia notorio 4 jure, bd A facto ,0 debbali laper pre- floy d nó: cita Diana per la fúa fentenza Fagundez, e la citazione non: é ben: fattas. fará fenza dubbio errore-di ftampa 5 la cita peró anchemale in quanto alla (oftanza del calo; poiché Fagundez non inlegna quelta dottrina con quella generalitá, colla quale la cita Diana : ma lolo dice» che quando il delitto e pubblico: 2 jure, 0 quando quello, che Phi commelfo , hi fatco in Luogo pubblico, efponendofi a pericolo. della pub- blicitá, none peccato mertale contro la ca» ritá , né contro la giullizia il mormorarne in altro Luogo , quantunque fia lontano, ne dovelle faperfi in breve . Itd Fagundez in oétavo precepr Jió 8.cap qnum.11 Se efprel- famente riprova nel mum. 10. del medefmo cap. il dire , che e lecito, e non contro la caritd, quando quello» che fulo € publico per fama in alcun Luego» fi dice in unal- tro dillante , dove fi fupponewa non dover arrivare cosi facilmente quefla notizia . Quelta opinione di Fagundez e probabile, ma nou la giudico bs nella generalitá , che Vapporta Diana , fenza- diftinguere la pubblicitá del fatto, quando e¿pubblico per fama ,-0 quando e pubblico perche lPinfa- mata há commedffo il delitto in Lnogo pub- blico; perché in quelto cafo há fatroceffio- ne della Íua fama, poiehé (1 e efpollo ad evi- dente pericolo di perderla: il che non av- viene, quando per fama s'e pubblicata la Lua infamia . “12. P. Padre m'accufo , che hóo.avuto fof- pétto, che una Donna maritata vive(le male » e 1'hddetto a' miei amici. GC. V.S: Pbiaffermato ; come cola certa , ú pure.come cofa lolamente fofperta ? P. Padre, ¡ohod lolamente detto ¿che ave- vo [o[petto della cola. C. Suppolta Popinione riferita di fopra, che il folpetto temerario non e peccato imor- Trattato V 1H. 2ddl VUL Comandamento . tale, ¿l-che difende ( fucri de' gia citagi) Laymao lib, 3 fecs. 5. tral 3 P.2. cap.2.2, 6. A altri, che cita, e fiegue Diana pare, 3, arat. 5. refol, 35, puó inferiríi , che né meno ilriferireadaleriibfolgerto, farebbe peccato mortale . Percioche per quefto il. fafperto non é peccata mortale , perche determinata,: dz allertivamente non giudica male del profi- mo:, ma folo vinclina: Atqui , quello ,che riferifce il loípertos che há fatto,. non di- ce dererminata:, Qe affertivamente male del osas saólo ielipqnes queíto. le fue parole: que, feil folperto temerario , che fi fa del proflimo ,. non: e peccato- mor- tale , pare, che né meno lofarácil riferire a gli altri quelto folpetto:.. +. 13. Maio non hó . obabile , né pra- ticabile quelto dilo E non con queíla: diítinzione: 0 che-il folpetto (1.riferilce a períone intelligenti , che fanmo: eflervi dif- ferenza fra il lofpetto , 8cil giudicio:, 0:00; le fidice frá períone, che fappiano prende- re come fofpetto, ció, che per tale ad elle fi dice, il dirlo non fará peccato mortale; perche in: virtd-di queíte parole , folo ar- riveranno- a lolpettar male del proffimo, e non a fargiudicio certodel loro:errore: At- qui , che gli uditori fofpettino male del rolffimo , non e-materia di peccato miorta- es e ne menoil lara il darloro oc» calione difofpertarlo, riferendo il lofpetto fatto.. Ma, feleperfone fono tali , che non fap- piano dillinguere frá giudicio » e folpetto, lará peccato mortale il riferir loro il folpet- to» che ¡ofó. Perché attenta la lor pócaca- pacitá , alle fleflo ida occafione » e-fonda- mento, di credere determinatamente male del promo: 'il dare occafone a chi lente, .di giudicar--male «del proffimo , e peccato morrale > Dunque anche lo fará il riferire il fofpetto a perfone, che non fappiano di- ftinguere il fofperto dal giudicio . E Pelpe- rienza c'infegna , efferyi molti> che hanno perío la fama,.e non (si chi lia 'Autore del danso, ma folo(i fondóil fuo principio in un fofpetto, che-uno.há fatto » e dipoi P hx riferto ad altri, e quefti » come che non fanno dillinguere frá fofpetto , e giudi- cio, quello» che hanno udito come fofpet- to, affermano dipoj come certo . 14. Contro queíta dottrina pud opporíi quello se riferito di fopra. , dove ( difle, che chiriferiíce ad altri quello , che Séudi- toda

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