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Cap.d; de Sofpetti, e Giudicj temerar). TRATTATO VIIL DELL” VII. COMANDAMENTO. Non dir fallo Teftimonio, . . Uelto comandamento «pole Dio , perché sattendelle alla conferva- zione della fama.» ¿3 .onore del Proflimo.: Ja: fama £i dannifica .co' fofpetti, giudicjtemerarj» e colla derrazio= ngy-e Ponore colle contumelie: 2 .cosi trat- teró. in quelti capitoli de' Lofpetti , -gindicj temerarj, detrazione, -e contumelie, e dell” obbligo, emodo direltituire da fama y, e-To. nore ; e quantunque :alcuni DD. :fogliono trattare in quelto luogo-dell'ordine gindicia- le , e degli obblighi de” Giud ci,. Avvocati, ét altri Miniftri di Giultiziaz o: misrifervo quelte materie per il Trattato quintodecimo della (econda parte della Pratica.per-fugge. rire gliobblighi di quefti uffic) con quelli de. gli.altri ftati, de” -quali. ho, da :trattare in «Jetta leconda Parte. CAPITOLO I De Sejperti , + Giudisj temerar;, J. Pp Padre nacculo , ch' ellendomi man. «4 cata una fupellertile:di cala , peníai d'unaperfona » «ch' ella folle y. «che me V'avelle rubata. C. Crede V.S, «come cola certa. , che la tal perfona glie lavelle rubata? P. Padre ,non men 'aficuraitotal mente. C. Adunque erafolo [oípetto,. :il quale fi diftingue dal giudicio inquelto, che il giudi- «cio determinata 9 e certamente allente al!” oggetto propolta.; «dove ¡l foípetto , quan- tunque inclini acrederlo , lempre peró reíta con.qualche perpleflitá., de -Lará.cosi»-dno la coía » che ci fi propone . 2. Aveva V.S. qualche fondamento di foípettare , che quelta períona Je avelle ru- bata detta. mallarizia ? Come Vaver detta parlonapocobuon nome nella Repubblica in materia disrubare , o. perché folo-quella Ga entratain.cafa di V. S, ? P. Padre y. «qualche fondamento avevo y benche leggiero; fapeva bene tutti icantoni della mia cala , e Hrequentemente y entrara. Sera, che: quella perfona. 187 CC. Acciocche il fofperto , d giudicio lia temerario , é necellario » che non vi fia fondamento per fofpertare , d giudicare : per «il giudicio fi ricerca maggior fonda- mento, che per il loípetto; de avendo leg- giero fondamento, il foípetto-non fará. te- “merario» e per confeguenza né meno pec- cato. E benche Bannez que/f. 60. art. 3. Se altri y dicano , che il foípetto temerario , ch'e quando fi folpetta Lenza alcun fonda- mento , é peccato mortale ; Altri perd di= fendono, che, Tebbene il foípetto fia teme= rario:, none mortale . 1tá Pietro di Na- varra /ib.2,-ca). 4, 10M. 454. Navarro y Can jetano, át altri. Perche.-1l fofpetto non f2 ingiuriagrave al--proflimo : non «ellendo di grave oi non e colpa mortale: Adun= que il foípetto temerario non Íará peccato mortale . 3. P. Padre m'acculo , «che ip una con- giuntura. giudicai determinatamente , che una perlona vivelle.male, G, :Con qual fondamentofece V.S. quelto gludicio? P. Padre , per vedere.» .ch'.entrava fre- quentemente ¡in upa.cafa. C. ln quelta caía era qualche :femina di cattivo nome? P. Padre , Íi mormorava per il Luogo di lei. , St era tenuta per donna leggicra , e yána. C.. La perlona , cheandavain quieta cala, aveva con lei qualche attinenza di parentela, 0 amicizia , :0-altro titoloonelto? P. Padre , -aveva qualche amilla co'l Pa- drone dellacala.. C. Certoé, che il giudició, temerario in materia grave e peccato mortale-, perché e far ingiuria grave al Proflimo il. giúdicac male di luiin cola grave, -e di confiderazio- ne-: molte volte peró li fcula. dal peccato mortale : prima, quando la materia e leg- giera. > fecondo , quando non w'é la piena deliberazióne : terzo , quando v'e baltevo- le fondamento, per giudicar male della per- lona : quarto , quando il fondamento baíta per far Lolo giudicio probabile, e l'intelletto siavanza a farlo qual certo ; perche dalla probabilitá al giudicio quali certo , non vé «diftanza tale, che conflituilca materia di peccato mortale: quinto, [e , quantunque avyertiíca Vintelletro, che giudica male del proílimo, non avverte peró ,.cheil fon- , damentocinfufficiente, per giudicar male , no

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