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CapitoloV Ide Furti de fieli di famiglia. 177 vigna, che V. S.'riceve dal fratello di fua Madre, 'eche fi reputa fra” beni adventizj , fuppóngo , che rendelle dodici milure di vino anno; ogui mifura fi venderebbe a quaranta reali : Sarebbe V.S. obbligata a rellituire a fuo Padre ogni anno , quello, che montaílero le dodici mifure di vino (de- dottone Je fpefe , che il Padre averebbe da farenel coltivo di detta vigna) le V.S. ven- delle ,ó gittalle a male detra vigna . Peró non farebbe obbligata a rellituire +l prezzo» che importava la proprietá della vigna , perché quelta e del figlio. Sicché non avendo V.S. beni caftrení, d quaíi caftrenfi , non poteva rubarea [uo Padre quefli cioquanta ducati, e deve reltituirli, le peri principj feguenti non e (culata . 182. Mi dica, fe V.S. avelle detroa fuo Padre, che gli perdonafle quelti cinquanta ducati, il Padrel'averebbe farto? P. Padresi, perche m'há fempre portato un fingolar affetto + C. Benché-da donazione » che il Padre fa al-figlio , Virriti comunemente la Legge Civile ; peró morto il Padre fi conferma detta donazione , fe la fomma d'efla non etcede quello , che le Leggi municipali per- mettono . In Navarra é minor difficoltá , perché v' ¿molta libertá in materia de' te- ftamenti , poiché de' beni , che non fono vincolati a titolo di maggiorafco , ponno i Padri inftituir erede qualfivoglia ftraniere, lafciando a'figli »-80 alle figlie il congruo , e dote fnfkiciente , per -accalaríi decente- mente. E poiché V.S. prelume dall' afferto particolare , che fuo Padre gli portava , che gli averebbe condonato quefticinguanta du- cati , rella V.S. dilobbligata dalla reílitu- zione . .* Dottrinas che devono notare i Confeflo- ri per alcuni Nipoti , che trubano a' loro Zii certe cole minute», :8c 1 Fratelli minoria” maggiori , e prudentemente (1 prefumes: che farebbero loro condonazione di tali cofey li Ziiy.0 Fratelli, (e'l lapeflero , e che quoad fubfiantiam y nou furoho inviti, ma folo in quanto al modo ; e per aver mancato in que- flo , fará peccato veniale . 183. Una limitazione pud avere la dot- trina detta , e la pondereró ¡a quefta di- manda. Mi dica : quefti cinquanta ducati, che V.S. prelume, gli averebbe condonato luo Padre, farebbero di danno a' (uoi fratel- li, o alle fue forelle per accalarí decente» mente ? Perché con detrimento degli ali- menti, d dote degli altri figli, non puo il Padre fare fimiglianti condonazioni . P. Padre » non oftante quefti cinquanta ducati, reltava a' miei fratelli , eforelle ba= lante, econgrua dote: mahó uno ferupolo fondato in queíto y che mio Padre nel fuo teltamento difpoíe , che nella fua azzenda , avellero tutcii fuoi figli parte uguale: devo io computare nella mia parte i cinquanta du- cati? C. Non ofla quefto ache V.S. pofía en- trare in parte uguale co' fuoi fratelli, quan- do preflume prudentemente , che fuo Padre gli “averebbe condonato i cinquanta duca- ti; perché (uppolta queíta prefunta dona= zione , la volontá del Padre larebbe , che ca.” li facefle parte uguale tra' fuoi gli. 184. Perú per procedere con maggior ficu- rezza, mi dica V.S. sá, che i fuoi Fratel-» li, come ello lei , abbinorubato qualche cola a fuo Padre? P. Padre, hó per molto certo, che gli abbinoprefo altrertanti , fenen piú, cheio, perche cialcheduno dava di mano a quello, che poteva avere. C. Adunque [e efi non mettono in con- to quello» che hanno rubato , ma entrano in parteuguale , pudo V.S. fare lo ftello. Fa- gundez im 7. Decalogi lib..7. cap. 3.num.6, CO» la, che fuole fuccedere frequentementefrá ¡ figli di famiglia, che gliuni, eglialtri lo» gliono rubarea' loro Padri , ora frumento »- oraoglio, vino, Scaltre cole; equando fo- no, adividere Pazzenda , tutti tacciono , Qe in giulta ricompenía del danno, che uno fe- ceall'altro, nonfanno menzione di quello , che cialcheduno prele. Et i Padri , come diffi avanti , folo quantoal modo fogliono ef- (ereinviti, quando quello , che (1 prende , e perimpiegarlo in cole uriliz di vellirí , e fimiglianti. 185. Peró anche pud con piú ficurezza .ag- giultaríi quelta quantita , perloche e necefla- rio lapere, le V.S. há lervito luo Padre in alcun tempo. P. Padre si, V'hó fervito quattro anni » fcufandogli d'un fervo co'l mio travaglio, € lervitd C. 1 Padre pagó a V.S. la [ervitú. , che gli faceva? y P. Padrenó , non m'ha dato altro , che gli alimenti. M C. Adun. vi l] A E “us A e A A . - — - > E IR E e a y Ss . AA

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