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Ñ co de ai” A a Cap. VI de Furtide figlidi Famiglia. 175 ta baftanti per poter pagare , Te (i-perdelle- la nave, 0 la-cola aficurata: e quelo, che ricerca d'efler .afficurato ,.nom 'há da effer «certo , chela coía lía giá perduta; .né in luo- go della mercanzia allicurata , pudo lollituire un'alcra diftinta- 173. La [commela-, EA contrabtus , quo ¡nro dubia unus pro una parte y alius pro alía fpondent., ut islucretur , quieventum y vel rei veritatem .attigerit-. Si dice .contratto , nel che la [commefla conviene .con gli altri con- tratti. Sidice, quo in re dubia ; perche, le alcuno fofíe certo della veritá: della cola , non potrebbe guadagnare la fcommeísa , Le non-manifeltafle prima-la-certezza , che ne avele, echeanche non- oftante quello» P'al= tro voleíle Ícommettere» dicendo, che an- cor egli lo sá.di «certo; allora. Jecitamente pud guadagnare la [commella :.e quantunque alcuni Autori condannino per ¿llecitoque- fto contratto , peró comunemente Li di per lecito da altri molti , come pud vederí in Machado Tom: 1, lib;3, part. 5. .rrat.7,doc. 3. n.2. Ecaggiunge nel a. 3. cheélecito anche, quando alcuno de' competitori .mette pi quantitá dicendo : Ícommetteró dueducati contro uno, che quefto fhá cosi. 1735 Le forti £ono un'altro -¿genere di contratto fimigliante a quello della [com- mella, dt+ contratto lecito di fua natura, eflendovi mgualitá ., e non adoperandoll al- cuna cola Superfliziola ,.o arte-diabolica, nella quale lia:patto..elpreflo , Y ¿implicito co'l Demonio: diche lié-tratrato baltante- mentedi lopra-nel trat, 1, cap. q. num 28.53 fequent; Awvendo gid tratrato «nelle parti di quefto capitolo quinto precedente la mareria de contratti , rella per compimento delle noti. zie-» edottrine Ípettanti al Íertimo Coman- damento-, parlare de” furti- , che fogliona commettere alcune. períone particolari ; il chg tratreró ne feguenti capitoli; rifervan- do:peril Tratrato 15.4 16. della 2, partodella Pratica , Vingiullizie » che alcuni fogliono commeéttere .ne'loro ufhc;. CAPITOLO VL De” Beni. de* Fjgli dí famiglia:, e de Joro futs; . 174 p Padre-rm'accuío , che quando ero 4 [otto la potellá di mio Padre, Lo- levo prenderg'ialcune volte qualche reale. C. Sarebbe per avventuragrofla quantita il rubato ? P. Padre gli hó rubatomolte volte, e mon- terá laquantitá a cento ducati. C. Quello , che prendeva , lo prendeva per ricrearí decentemente [econdo il fuo flato ? P. Padre, quello, che prendevo era mol- te volte per quelto fine, e dipoi lo fpendevo in cole illecite, eprofane; Banco conoÍco » ch'eccedej in prender piú di quello, chela decenza del mio llato permettevami. C. None furto» il prendere un figlio di famigliaa [uo Padre , quello» che glié necel= lario per una onelta ricreazione lecondo la [ua qualitá , e fecondo quello, chealtri di fimigliante grado ragionevolmente Ípendo- no: perche il furto há da eflere contro la volontá ragionevole del Padrone, il Padre ra- gionevolmente non «e involontario, cheil fi glio prenda quello gli e neceflario per una de= cente ricreazione : Adunque non éefurto. il *prenderlo. Lefio lib. 2, de jufir. cap 12, dub, 13, mum,26. $caltri. 175. Né meno peccó V.S. controla giu- flizia in- Ipendere in ufi profani, ee illeciti <quella- quantitá- , che ragionevolmente gli concedeya il Padre per uíi onelli . Fagun- dez in7. Decalog, dib. 7, cap. 3..n. q. perche non [pendeva *quefto, danaro contro la yo» lontadel Padre , guoad fubfiantiam , mafolo in quanto al modo : Quando il Padrone é ragionevol mente volontario mella foltanza , abenché no'l fiaquántoal modo , none pec» cato controda giullizia: Adunque non peccó V.S. controla giultizia in [pendere in-uí il- leciti queíto danaro . Há peró peccato con peccato di prodigalitá , oppolta alla virtú della moderanza 3 la qual virtú inclina a ípendere il danaro in ul ragionevoli, e non ([penderlo fuperflua , e malamente . In prendere V. S. piú di quello, che ragio- nevolmente gli doveva concedere il Padre per ul onefti, peccócontro la-giultizia y con ob- bligo di rellituire. 176. E/ cost, mi dica , quanto [ara flato quello:, che eccedeva la quantitá , della qua= le aveva di bifogno per le fue onefte ricrea- zioni? P. Padre, farácinquanta ducati. C. E quefti gl'há rubati tuet'afiemes 0 pure pocoalla volta ? P. Padre , oggi quattro, dimani due, de a que- ia lc A in > ee pl

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