BCCPAM0001175-5-0100000000000

EA ó Po a Cap IV Parte VI della Re ftituz.delle cofeterovate. 145 feflore per malizia, dgrave ignoranza dife politivamente al Penitente , che non relti- tuiíle , avendo obbligazione di farlo , d gli comandafle politivamente il reltituire, non avendo tale obbligazione , allora deve cer- care congiuntura d'ammonireil Penitente, e levarlo da quell'errore; efe no'l fi, deveil Confeflore reltituire al creditore, quanto , d comandó al Penitente, che non reltituifca, d comandó di reftituire , non dovendo . Itá Suarez , 8 alii penés Leandrum a Sacram. part. 1.Trat. 5. dí/p. 11. que 8.137. Ma fe letra non gli comandó , che reftituifle, $ che non reftituiíle , ma folo «per colpevole ommiffione , 0 ignoranza non gl impofe l'obbligo , che aveva di reltituire; ancorche per.caritá doveíle ammonirlo (aven- done opportunitá ) dell' obbligazione , che há quando il Penitente penferá che non abbia obbligazione di reflituire per non avercelo detto il Confellore; come dice con altri Lean- dro ¿biquef?, 138.Peró non averá quelt' obbli- go de juftiria y ne lara obbligatoa reltituirein opinione probabile , ia il Confeflore Parroco , 9 Velcovo , d lia qualfivoglia altro Confello- re, come dice Lelio de ju/f?. (Y jurel. 2. cap:13. dub, 1. num,78. econ Bonaventura, ¿altri Diana part. 2. +rat.16, refo!, 10. e ne Coordina= si tom, 1. trat.3. ref. 22. Perché, ancorche il Parroco fia obbligato de ¡4/4 itia a [uoi Parroc- chiani; pero, ne elfo , né altri Confelfori han- no obbligazione deju/fitia d'attendere a' de- biti temporali, maíolo al bene (pirituale del Penitente: Dunque, ancorché mancheri con- trola virtú della Religione , fe per colpevole ommiflione, dighoranza) non manifelta, d dice al Penitente l'obbligo di reltituire; non peccherá peró contro la giultizia con obbligo di rellituire . PARTE. VL Della Refiituzione delle cofe ritrovate , 6r, Pp Padre m'accuío , che un giorno, an- a dando per il monte , trovai un” agnello , che (¡ era Ímarrito dalla greggia, e lo portaja caía , dove fi confumo-. C. Fece diligenza per lapere di chi erá? P. Padresis dimandai , le qualche gregge era paffato per cola, e nop me ne leppero dar ragguaglio, C. E di poi ha [aputo di chi era P'agnello? P. Padre si, Phó laputo. C. Quando lo feppe l'aveva gia confumato? P. Padre si. C. Se non avefle faputo di chi era , avendo- nefatta la diligenza baltevole non era obbli- gatoa reltituire coía alcuna,néa far dir Mefle, ne dare limofine , per cauía di quefto agnello, che trovd Soto lib. 5. de juf.7.3- art. 1. ad ,: Pietro di Navarra /ib.5.cap.2..1. 59. 1 quali infegnano y che quello, che trova una coía, le avendo fatto le debite diligenze , non pud cer- tificaríi del Padrone , puo reltarfene con quel- la fenza obbligazione alcuna , né di Melle y ne d'altre elemofine. Ma» fe dopo eller con= fumata la cola, le ne trova il Padrone , ció fo- lo imquo factas efi dirior deve reltituire ; cosi lei há da reltituire al Padrone di quelt' agnello quello , che rifparmió in fua caía del fuo.. Ma, (lenonti4ala diligenza, per trovare il Padrone, s'hida reltituire tutto il valore della.colatrovata , da” poveri, 0 in Melle, le il Padrone non li pud fapere, 9, fe li sá, al medemo » ancorché alias abbia gid coníuma- tola cola trovata, Villalobos par?. 2. tratr, 11. difp.14. num. 2, E 62. Midica , quanto tempo" po, chetrovó lP'agnello y inche Padrone ? P. Padre, paflarono piú di tre anni. C. ll Padrone di quelto agnello era del medemo fuo Paeíe, P. Padre si. C. Dunque per legge della Prefcrizione relta difobbligato di reltituire cola alcuna al Padrone di quefl'agnello , adhwe , quando non avelle confumato l'agnello . Di maniera chequello , il quale pofliede con buona fede , St a qualche titolo l'azzenda altrui, compiti gli anniallegnati dalla Legge della Prefcrizio- ne, puóreltare.con quella , ancorché di poi fappia il Padrone, concorrendovi peró tutte le altre circoltanze, che fanno lecita la pratica di quella Legge. Glianni, che fi ricercano per preícrivere, feibeni fono mobili , fono treanni frá iprelenti, equattro fra gli aflen- ti. Seibenifonoimmobili, (i ricercano diec” anni fra ¡ prelenti, e venti frá gli affenti. Edtecondo la difpolizione delle Leggi i pre- fenti li chiamano quelli, che vivono dentro del medemo Regno, Y Dominio ; e aflen= ti, quelli, che vivono in diveríi Dominii: V.G. prelenti lono quelli, che viyono in Na= varra » Aragona , d Calliglia ; de allentia quando gli uni vivono in Navarra , 8c altri in Caltiglia , Y Aragona. E nod , Che ¡be- ni só dal tem- + feppe il

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz