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140 [uo concorlo, e per aver concorlo sé fatto, ancheera V. 5. obbligata a reflituirlo tutto, come caúla principale . Per intelligenza di quelto notils > che la materia rubata puol? el- fere indivifibile, d divifibile . Indivifibilee : Y.G. un Serigno, 0 altra Maflarizia , come una caffagrande, chefrádue, d trenon pud levarli. , fenza che il quarto non gli ajuti: in quelto caío ciafcheduno de” quattro 'fú cauía efficace del furto;.perche , leil quar- to non concorreva , non Í1 eva rubare. Materia divifibile:é , quando un lolo puó portaríela via fenza cooperazione del compa- gno: V.G. quélli, che vannoa rubáre frut- ti, d galline, ó altre cofe , delle qualiciafche- duno-porta la [ua portione , e del medeímo modo potrebbe portarla> [e folle lolo. Mur- cia Tom. 1, difq. Moral. -lib:2. difp.2. refo. 4. an. 12. Bcaltri. 46. Midica, quanto rubd in queíta occa- fione? P. Padre» ¡o folo una gallina, che valeva due reali. C. La perlona vera? : P. Padre nó. C. ¡Nella fentenza comune y ancorché il furto, nel quale eglié concorío., fofle di- vifibile, enon indulle gli altri y ne £ú cauía efficace di quello; peccó peró mortalmente in ellere co o co” compagni, e ciafche- duno e obbligáto 72 /dlidióm'a titta la refli- tuzione. Vaíquez, Gralcri, che cita Diana part.2. Trat:x7. refobs42. Perolidiil concor- rere al grave danno del Profflimo» € peccato mortale :: egli., e! ci dellíi con. traenti concorfero al po del pe mo ; Dunque tutti 'peccarono mortal men te, "e fono obbligatr a reflicuire .: E'ieo- mune fra DD. e perotanoheprobabile'; chvegli folo peccó venial mente: y Luppofto, che non fia ftato cauía eficace» :del-furtory e che la quantitas, che rubo» fofle leggiera . Leflio lib.:2: dejuf. cap. 12. dub: 9. num. He Sanchez nella: SomTom;z-/ib.7:cap.121:mu.2£. Se altrimolti. E la ragione:e + perche egli noñ causi grave danno, ne fu cauía effica- ce di quello.r'+chi «non fa grave danno: al proflimo»"né e cauía eficace di quello; nor pecca mortalmente : Dunque ella mon»pec- có: mortalmente. Dal: che s'inferifée , che non e obbiigata rellituire tutta la quantita rubata , ma: folo da parte, che: rubd per la inedema ragione detta.y e Vaffermano in dannificata era molto pos y Tratiato VU. del VIT. Comandamento . terminis Ricardo» Silveltro, $ altri y che cita , e fiegue Navarro sella Som. Latina cap, 17..num,20. e Vapprova come probabile Leffio ubi fupra cap 13. dub.2.num. 8. 8c altri. 47. P. Efegli altri non voglionoreltituite quello, chehanno rubato, faró ¡o obbligato areltituirlo tutto ? C. Si figlio , feguendo la fentenza co. mune;z perché, si come hd detto di fopra , non volendo la cauía principale rellituire , deve farlo la meno principale, ellendoque- fla di grado inferiore all'altra: Dunque molto piú , quando molti concorrono egual- mente , 4 in eguale grado , faranno gli uni in difetto degli- altri obbligati a refti- tuire: e gli altri peró faranmo dipoi obbli- gatia foddisfare a lei quello, chepagó per efi; e fenon vorranno farlo, potrá ricom- penfarfene occultamente: Ma nella fenten- za dí Leflio, e di quelli y che dicono;, che Íolo peccó «venialmente» ancorche gli altri non reítituilcano , lei Lolo fará obbligata per la fua parte . In quefto particolare in= contrerá $ Gonfellore:ad ogni pao alcunis che hanno rubato frutti , ¿caltre cofarel- Je, gli efamini, fe e lato con frequenza , e fe la lfomma tuttae grave , devono re» psa fotto obbligo di po, mortale '. Se la materia-é-Jeggiera , ancora devono re- flituire; foloperó, fub venia/;, fono obbli- gati a farlo; ela rellituzione ba da farfi a Padroni dell ereditá , d azzenda y lapendof i fono; e non fi fervino:, per ¿Gmerí lla reflituzione, del fare celebrar Melles o dar limofine, come molti peníano, fenon in calo cheiPadroni non (rr fappino, dnon fi polía-lororeftituire:: Si limita queíta dot- trina y.quando4 prefume y cheil Padronede” Írutti averd'abene, che gli fi piglino , d che perdonerá- il gidprelo ; che allora cefla P'ob= bligazione direltituire. ¿ : 48. P. Padres il Padrone di quefte galli- ne, ottenfñe una Scomunica:contro quelli , che gliePavevano rubate 3 ni: liga quelta Scomunica ? CNel fentimento comune de' Teolo- gi egli ¿comprefo:in quelta*Í[comunica ; ma fe (1 ha da feguire Popinione di Navarro”, SancheZ> e Navarra , che cita Fagundez nm Deca!. lib;7. cap. 14. num. 10. cheinfegnano , che quando folo fi peccó venialmente nel furto ye folo fub veniali obliga la reflita= zione ,ancorche alias fiano ¡concorlimolti al furto ) nop sincorre nella Scomunica : come
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