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Capitolo TIL. della Rapina.. que folle con. reliftenza di Pietro ; ma Íe quefto: gli avelle gia rubata: la cofa , 4 anda- tofene con quellay e tenendola: gia in fuo potere , non [ara lecito a: Giovanni feguirlo; e con violenza levargliela y; potendo ricupe- rarla pergiultizia;; come dice Sayro' in Olavi Regia pars.2.cap: 14. 9.3. pag mibisg: Si dice: ancora nella. difinizione,. injufa 5 perche , le gjullamente (fi levalle la cola: dalle mani di ¿hi la tiene, ancorche folle con refilten- za, non faria' rapina:, come [e la giuftizia comandaíle a' luoi Miniílri: , che levaflero dalle: mani d'alcuno ció, cherubo » o che ad alcrideve; ¿llevarlo in quelo calo, ancor- ché fia: con: violenza ,- non e rapina;. perché fifa giuftamente y, enoné injufa: ablario:.. Si dice: vidense Domino a: diflereaza del. furto; che in queíto- 1 toglie la: cofu aliena occul- tamente , fenza che il Padronelo fappia; ma nella rapina Í piglia V'altrui a viña del fuo Pa- drone. Saggiunge,Ur remitente ;' perchefeil Padrone vedey che pigliano i fuoibent, e non: reliíte, e confente liberamente, che la pigli- ño', non fari turto y né rápina ; fari peró ra- pina, le permette y che: li piglino'y per non' potervi contradire (come quando per timore, chei ladri non 'ammazzino,. lafcia: gli pren- dano'ifuoi beni, d:denaro ) perche, per elere rapina', enecellario, e baíta , che veda il Pa drone y.che gli pigliano la lua roba, e refifta y chenon la piglino. 25. P.. Padre m'accuío » che ad: una Per. fona rubaiuna boríetta: con: due pezze den-- tro. C. Fu vedendolóil Padrone?' P. Padre si. €. La rubá con: viólenza', e refiltenza lua? P. Padresi. C. Adunque quelto: fir peccato di rapina, che fidilfingue di Ípezie dal furto , e confilte in prendere: Paltruia vita del Padrone, re- filtendo Pittefo; 8r hA due maliziediftivte di fpezie , $7 oppofte alla virta della giulti- zia: Puma per ufurpare Valtrui; e altra per far violenza al Padrone: e non folo deve re- ftituire quello», che rubó) maanche gli hada dar [oddisfazione dell'ingiuria y che há fatto: alla (ua perlona:, dimaudandogliene perdono. Itá communiter DD: 135 CAPITOLO 1V. Della Refiruzione. More cole include, e contiene la ma= teria della reftituziohe; e per proce» dere io quelta colla chiarezza', che pretendo in quel Opera y divideró quelto: Capitolo in e parti, come ho: fatto im altre: occas ¡oni. 26: La Reítituzione : E4 aétus juffitia y quo damnumproximo' datum reficitur, d come la diffinifcono aldri: Ef aétus juffitia , que nicuique reddirur,, quod ab: eo ablatumn:, vel acceptumeff.. Sidice, abtas jufliria” y: perche licome Voffendere la caritá:, daltre virtú fuo- ri della giullizia, non induce obbligo di re(ti. tuzione y Cosi l'atto della: reltituzione appar- tiencalla giuftizias che reintegrail Proffimo in ció, che s'e dannificato: Sidice anche, quo: damnum: Proximo' dasum' reficitur y vel quo redditur y quod: ablatum: , vel" acceptum. ef, per dare ad intenderes che la rellituzione há da rifarcire ildanno fatto: al Proflimo', d rendendogli la cola medema in individuo,che le gli rubo:, d foddisfacendolo con altra equi- valente al danno, che gli fi. e fatto, come hó detto di [lopra cap;1. mum'1o. Ela loddisfazio- ne hi da ellere: ad! equalitatem 5 ciod , relti- tuendo tanto in quantita:, e qualitá , quanto fú il danno y che ingiuftamente s' é fatto al Proflimo. e 27. Si dice' anche , quo' redditur: y quod ablazumef, a differenza della foluzione , d foddisfazione 5; perché quando (it compifce qualche voto , promelía » d debito dicaritá , d altre virtú', chenon fono ginftizia, fi di- ce foluzione', e non refituzsone ; e fi differen= zia dalla loddisfazione » come inferiore dal Superiore' , d come Ípezie dal genere ; perché lafoddistazione latids parer , puiche ogni re- ftituzione e foddisfazione y perche colla re- ilituzione fi: foddisfa: al danno caulato al Proflimo 3.ma non. ogni foddisfezione é re- flituzione: LaPenitenza e foddisfazione d * peccati, enon e reflituzione: la loddisfazio= ne mira alla Períona ,. la reltituzionealla co- la, dando altra equivalente , d la medema, che firubd.. Sic Lefíius /ib. 2. de jufhit. cap.7. dub.q. num.17. e 18. 28. La reltituzione obbliga per Legge Divina ,-e naturale : per Legge Divina , per quello, che difle Crifto Signor Noftra l 4 per | prota A e o e
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