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an CapX.de Confefs. che follicitanoadTurpia. 121 quanto aveva tal voto , ma in quanto pul chra erat, 'infegnano molti., che non ave- vano malizia di facrilegio : il che puó ve- derli ne/le mie Conferenze Moral Trat.a. Seét, 5.Comf.1. $ .1.mum, 16.0 fog: dovelotratto di propolito . : E P. Anche m'accuío , che hó avuto alcuni deliderj condizionati: V. G. fe quefto non fofle peccato, lo farei . : C. Quelti deliderj condizionati , alcune volte fono peccato mortale , altre nd ,fecon- do la qualitá della materia , alla quale mira- no ; del che parlo nelle Conferenze, nel luogo citato $. 1. mum.10. Ú /e9. dove pud véderú ; che peraverlo cola trattato di pro= poíito» no'l ripeto qui. 154: P. Padre m'acculo , che ho avuto un peífimo coftume di dire parole difonelte, e íporche . C. Le diceva in búrla, 0 con intenzione cattiva? s , m7 E > P.. Per ridere , e LEMPO. -C: Quandoi Giovani di etá tenera dicono alcune parole nelle quali nominano pudenda virilia , vel foeminea y quefto non fi condanna di peccato mortale : Né meno quando qualche figlio- piccolo dice'a qualche figlia onefta qualche parola meno decente per modo di paflatempo, fen- za chewifia pericolo né-in quello, néin que- fía di qualche confenío venereo . Quello, ch'* molto riprenfibile és quan> do molte perfone ftanno di fpaflo in con- verlazione , e cola fi fa giuocare: l'equivo- co, efra le rifa fi lafciano Ícorrere parole coperte co'l colore di burle, ma- in realtá maliziofiflime . Se nel molto parlare- mai marca il peccato , come teltifica lo Spirito Santo Prov.cap.10. In multiloquio non deefi pec- catum y € certo che in-quelte conver[azioni fi commettono moltiffimipeccati mortali ; perché quelte parole” equivoche fono vive fcintille nella cala della lafcivia , che. ab- bruggiano le volontá-, $ accendono fiam- me Tenfuali ne” cuori : 3t a queli tali há da dirli ció ¿ che difle Crifto , mio Bene» a quel Demonio immondo Obmurefce : Marc, (ap. t. 155. Suppongo come cola certa , chefele parole indecenti, equivoche , 9 mal fonanti ír dicono--can animo di provocará male, lará peccato mortale, e lo fteflo e , quan- tunque non fi dicano con queft'animo el- preflo , le (i conolce y Che a chi. le fente, hanno da elleré occafione di peccato mor- tale; in quefti due caíi -averanno la malizia dello Ícandalo; poiché ef diétmm ,. vel fact minus reótum prabens occafionem tine : Sed fic eft, che ne' due cali dettiy fono diétia mints reótum prabens occafionem ruina: Adun- que ne' due cali derti , hanno queíte parole la malizia di Ícandalo. Pl CAPITOLO X.. Della Denunziazione y che ba da far al Tribus male della Sacra. Inquifizione , quando ilConfeffore follicira ad Turpia mella Confefiono . DO fine aquello Seto Precetto cón una materia di tanto -orrore ,: ché cofa lagrimevole fentirla in bocche Cattoliche. E' arrivata a tanto la libertá dell umana lalcivia , che non vivono ficuri i Sacra- menti della Chieía: da quelta sfrenata paí- fione-, Oh vizio infame ! chi non infette- rai , le non-la perdoni ad un Santuario tanto Divino y come e un Sacramento , nel quale: depolitó Dio il prezzo del fuo San= gue ? Non mi:meraviglio , che dica di te S. Remigio, che riempi l'Inferno : Demptis parvalis', propter boc vitiwm pauci falvana 7 Acciocche il Confellore abbia qualche lime in cosi fcabroía , e difficile materia; e non fi trovi nella confufione, nella quale io mi ritrovai in quello cafo , porrd qui un breve 'Trattato della Pratica di quefta materia. É- per caminare con piú ficu- rezza , noteró qui la Coflituzione di Gre- gorio Papa Decimoquinto , che é la piú (trin- gente in quelta materia , á -¿quella , che liegue . Cofitazione di Gregorio XV, 156. OQ” Perfonas ,quecumoue ¿lle int , ad inbonefa , five inter fo fue cum aliis quomodoliber perperranda in abtu Confefiónis Sacramentalis, five ante, vel pofi immediat?, feñ orcafione , vel pretextu confefionis bujufmodi y eriamipfa confeffione non fecuta, five extra 0tcan fonemconfeffionis in Confefionario y aut in loco quocumque ubi Confeffiones Sacramentales atiz diantur : fed ad confefionem audiendam elebto y fimulantes ibidem confefiones audire : follicitare pel provocare tentaverint,att cum tis csi me IMb0w

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