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Del mododimpetrare le difpenfe della Sac ¿Penit. 111 haveflero affieme ilgrado di Dottore in Teo- logia » 0 Canoni, .non potranno dar (pedizio- neal refcritto della difpenía. Abbenche San- chez ubifup. um, 11. Rodriguez Tom, 1.94, Regular.que/.63..art.8.-dicono y che iPadri della Compagnia di Giesú , quantungue ñon habbino quelto grado , hanno privilegio di farlos quella volta peró y cheabbiano'com- millione fpeciale del loro Generale, d altri Superiori: il che eltende a tutci ¡ Regolari, che n'averanno commiflione da' fuoi Supe- riori, Diana par?. 4. trat. 4 refol 71.-Mafeil calo avvenille in luogo, dove non í trovalle facilmente perílona del grado ,-che ricerca la difpenía, potrá il Confellore, che la di= manda , elprimerlo nella narrativa , enomi- nar in efla la períona piú qhalificara y cheivi vicino li ritrovará , acció la Sacra Penitenzia- ria faccia il reícritto nel modo, che alei mé- glio parra. Clasfola Terza, EA mp > - Xbita e/Je per diligentem latoris :examina- tionem y ac pof "monit ; E comfilia. 511; prafita, invenerís. Le caule per dilpenfare negliimpedimenti del matrimonio , 9 voto di caltitá , fono ,Íe la perfona e in grave peri- colo d'incontinenza , le la donnanon há do- te per imaritarí ,con altro, fe non ritrova Spofo a [e uguale : e perlecenfure ,fenon puó fenza gran dificulta andar a Roma. Se cofte- ráal Confeflore efler fallalacauías cbealle- gal Penitente, non puddifpeníarloz nen hi peró bilogno di ricercarla , quando si effer vera , má quando non gli .cofta, «deve ricer- carla, -edimandarla; e quantunque ron [a rebbe cola riprenfibile ricercar al Penitente giuramento fopra la veritádeJla caufa 5 come dice Bafilio 1ib.8. dematrim. .cap. 2. múum.14. peró quefto non e neceflario ) come dice San- Chez ubi fupra rum.21. né meno ara necel- lario efaminare teflimonj ; ma potrá arfi al detto del Latore, d Penitente; mé me- no € diligenza neceflaria' Vefortar il Peni- tente a dire la veritá, come dice Palao To. mo 1. Trat,3. difp.6. punét 15. S.1. num, 4. in fine . Quantunque fará ben fatto efortar- Jo con vive ragioni a dire laveritá , Ki ay. vertirlo del grave peccato , che incorre, non dicendola , Clanfola Duarre . 0d) impedimentum inde> proveniens oc- cultum re . E fi dirá occulto ,: non perché non polla provatíi,' ma perché non lo sá la maggior parte del vicinato 3 "¡td Sat chez lib.2 de matrim. difp.37. Hum. 11. E cosi quantunque do feppiano due, Y tre per- fone» come non lo fappia la maggior parte del vicinato, non per quefto Jaícierá d'effer s«occalto. Olaufola Quinta. Udita Confeffíone , Lc Lopra quello pita to ltima Caltro Palao 1ibi fupra ur. 6, «con Sanchez y Gallego, € Salas nóR ellere neceflaria la Confeflione Sacramentale per difpenfare, quantunque Diana nel Juogó po- co fa citato *4/91.71. non'lo giudichi proba- bile, perquello, chediede Filiucio , e Fer mandez , che lo cita, peró credo che ión man- «<hi probabilitá alla fentenza di Sanchez ; pois chez fuole anche metterfi quelta condizione in altre difpenfe, «e commutazioni di voti: e non fempre e condizione foltanziale , ma direzione ,-9 configlio. Vero e , che nella Pratica deve: fempre configliaríi la confel= lione , come dice Bonacina Tom, 2. difp.1. guef e. punt, 2. mum. 8. poiche cosi paré s' habbi dal Concilio Tridentino -Sef; 23. cap. 15. Peró fe in qualche cafo (ii coman- dale elpreflamente la «Confellione Sacrze mentale nel refcritto ¿-allora fará neceffia ría, Sin queñomodo pud aver luogo quél- lo, che dice Diana nel luogo citato, e lo ficflo, chereplica nella pare. 3. tru, 3. red. 103. infíne, Claufola Seña, FE” alía pia opera per te injungenda . Non pud il Confeflore tralaíciare d'impor- re lopre, che nel refcritto fi comanda- no, quantunque le puó moderare in qual= che cola: V. G. fefi comanda , che il Peni. tente fi confeff ogni mele una volta , pud permettergli, che li confefí; una volta fola sgniduemefi, d pure ogni tre, fe gli parra conveniente ¿ come con Sanchez » Bafilio» Salas , dice Caltro Palao 1bi fupra num.7. e Bo= nacina nel luogo di fopra fub num. 9. Pe. rd le opre, che sSimpongono hanno E el- ere de