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Cap.V lll del Matrim.Pars 1%. dell" Impoteizza. 107 C. Confitebatur hoc peccatum» feilicet quod [ol vere-einolebat debitum? P. Padre si. ¿C. Due cole netabili occorrono nella: ri» foluzione di quefto calo: L'una-e,.la relli- tuzicne de” danni , e Ipefe, che:il Marito patiíce nell'allevare ¡figli Luppolti;-del che bd gia parlato di fopra inqueflo Trattato 6. cap. 3. L'altra + 'impotenza , che concor- reinquelto loggetto» chee perpetua, e di- rime il matrimonio, poiche in fei anni non potuit cognofcere uXorem , nec Virginem, nec corruptam: per il che tale matrimonio fi nullo; e le la Moglie-foffe-in mala fede, doveria appartaríi da coabitare co'l Marito, quantunque folle con pericole della ua fa- ma, d vita, e quantunqne folle in buona fede fe le doverebbe comandare » che non coabitalle con fuo Marito , e vi folle Íperan- za , cheil levarla dalla buona fede, ki avvi- farla della nullitá del matrimonio ; dovefle elfere frurtuolo, e partorire -per:fuoseffetro Pappartarli-: 300 EME sí ' 109. Stando perd in“buona fede, comeúi fuppone fare nel noítro calo , come cofta dalle rifpolte date dalla donna, dicendo, che penfava peccare ,* mon dormendo «cum viro fuo; ac negando ei debitum, eche peníava,, che era fuo vero Marito, fenza mai averne avuto ferupolo-alcuno; e temendoli , come prudentemente fi eme , che levandola dalla buona fede, nun sabbia da cavarne alcun profitto, ma bensi , che perlevererá, nella vita maritale ; facendo con mala fede quel- lo, che avanti faceva con buona > e fenza peccato; poiche il [epararfi farebbe fomma- mente difficile, per intervenirvi la fua in- famia y mettendo in mezzo , e: manifeltan- do Pimpotenza di [uo Marito , ritrovandofi gid con figli partoritiz 86 anco.mette a rif- chio la vitas perció in quelto cafo pud: la- fciaríi nella fuabuona fede, e dirle in gene- ralé, che la Moglie e obbligata reddere de- bitum viro fuo, come diró con Villalobos, E8caltrimel "num. 113. no. Se accade(e, che la Moglie fofle in mala fedes, alloraé necellario ; come hd det- to y chenen coabiti con fuo Marito: fe po- telero vivere affieme , come fratelli, in ca- fliti, e y ponno !afciarfi vivere in quefto modo: fequeltonon 1i pud , e potellero en- trarein Religione , d quella , ¿ eos hanno ad efortarvili ; fe né meno giovafle quefto mezzo , pudo prenderíene un' altroz che un giorno li metta a-pridate con fuo Marito con tanta furia, chela fentano ivicini, e con quélla eccalione vadidal Giudice, egli dimandi di far divorzio-,.al qual Giudice con licenza della ítefla don comuni- carl infecreto la veritá del cafo,.e Pi dimento, acció con quella canía y che glif allega , quantunque per altro non fariaba= "ftante per il divorzio ,. lo conceda nel calo prelente colla notizia della circoítanza , che viconcorre : e le avanti banno avuta vita in- quieta, eturbata la Moglie, Sc il Marito, laria piú facileallegare quelte inquietudini, per dimandare il divorzio. 11t. Conchiudo quelta materia ,.con ay- yertire i Confeflori-, che non fubito, che per il contelto della Confefliene .conofeo- no , che v'é qualche impedimento diri- mente , eche il matrimenio e aullo.,-lo no- tifichino.al Penitente y.che per altro e in buona fede. Perche vi lono molti.accalati, a'quali, le 41 notifica , che-il loro matrimo- nio é nullo ,-ftando in buona fede , benthe di poi perla notizia, che dá loro il Confello- re» elcano daquella , non vi fari modo d'obligargli-alla continenza ;-e quello, che ne hiegue,-e, checió, avantifacevano [en» za peccato per laloro buona fede , di poi lo fanno con peccato: e cosi prima di giunge- re-il Confellore a notificare al penitente la mullitá del matrimonio , procuri di vedere, di elaminare, le ¡verá effetro il fuoavvifo; efenon há adaverlo, praticbi' quello , che dice $. Agoltino: Si fciremonon ribi prodefz., mon te admonerem, cap,Siquis, de Ponit, dif7. E fentano ció , che rifpole Papa Inno- cenzo VI. ad una dimanda facrragli fopra un matrimonio inyalidamente 'contratto , per efleríi ortenuta furrettiziamente la difpen- la: Difimulare poteris ur remaneant incopula foconrabla, cum.exfeparatione vidrás grave Jfeandalum imiminere cap. quía, de confamg. Et e dottrina , che infegna Suarez , S altri molt, checita, e fiegue Villalobos pa». r. trat 9. diffic.70..3. $. Ma deve avvertirf, Ellendo certo, chemolte períone, che pri- maerano in buona- fede, per averle levate da quella Confeffori poco prudenti , quan- do dovevano diflimulare, commettono mol. tipeccati; del quali dará ftrettiffimo conto aDio il Confellore , che in vece di curare Panime, le ammazza , per la poca fua'pru- denza . PAR- zz na ql ul |

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