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La ragione di tutta queíla dottrinaé, per- ché » quando vé notabile diluguaglianza nella condiziones. 4 ricchezze , ladouna há fondamento di perluaderí , che Le le pro- metta fintamente ¡l matrimonio: Ádun- que , le conolceadolo, copiam fui corporis facit , echiaro, che selpone a pericolo.co - noíciuto del fuo danno , quale deve imputa- re a leftelía, che laíció ingannarít volonta- riamente » quando aveva baltante foudamen- to , di non abbagliarú colle tenebre della paí- fione fraudolenta . ll contrario ; cioé che leccelío lolo di no- biltá., d di riechezze non e fondamento ba- flante alladonna, per conolcere» che fe le promette fintamente; infegna , e bene, Ga- + ftroPalao, ubifupr. difp.x. de fponfal. punét. 2, mum.3. Perche allai frequentemente avviene » che huomini nobili, e ricchi [pofano per il grand'amore donne povere, edigran lungaa fe (tefli inferiori: Adunqueil lolo ecceflo di nobiltá, d ricchezze non e fondamento ba- flantes E perfuada , che la pa- rolas lei dá di fpolarla, fía finta. Cou che non avendo altro fondamento , perg udica- re, che non fia feria la tal parola , fará nel calo detto obbligato a fpoflarla: Ma avendo altro fondamento [ufficiente, acció la don- ma conoíeca > che la parola e finta, in quelto calo larávera Vopinione di Sanchez , e degli altri riferiti avanti;-perche in quefto calo fi verificherá , ch' ella há voluto volontaria- mente efler ingannata colla (ua propria palio» ne, che Phi accecata.. Vedali fopra quelto punto Leandro del Sacramento P.2. tras. 9. de matrim, difp 1.9. 16. 50. P. Padre m'acculo ancora, che ad una Giovanediedi parola di prenderla y e di- poi hó [pofato un'altra . C. V.S. há avuto qualche cauía» per [po- fare la feconda ? P. Secunda a me fhit cognita fub promil- fione eam ducendi in uxorem. C. Gognovit , á primam? P. Padre nó. ; CG. E” opinione di Balilio Ponte /ib. 12. de Matrim,cap. 14. num,4. Conivch , e Rebelio con Diana parr, 3. trat. 4. tefol. 210. che i primi-4paníali fatti line copula 4 [ciolgono per i fecondi y me'quali copula intervenit. Et e la ragione , perche quando occorrono due cofe, kt imuna fi rinchiude folo Valle ruzione del bene ,:e nell'altra Vevirare il daouo shá prima ad ayere riguardo d'«vis Cap VUE del Sacramento del Matrimonio. 87 tare il danno, chedic uire ilbene; nel contraere colla prima colla quale non fuit copula , v'e folo l'interefle di confeguir il be- ne del matrimonio ; enel contraere colla [e- couda, cum qua copula fuir, s'attende ad eyitare il danno, pe ortuin ei fnic ex tali copula : Adunque li deye attendere piú a con- traere colla leconda , che colla prima. e E' peró vera, che fuóri del peccato » che V.S. há commefiocontro la caftitá in copula habita cum fecunda , peccó anche centro la giuítizia; perche per gli fponfali primi acqui= tó ragione digiuflizia la prima peril matri= monio: in dar parola alla feconda cum-copu- la, V.S. simpollibilicó a contragre matri- monio colla prima; Adunque peccó contro la giuflizia. De' Spon[ali per parte della Donna . 5L. Pp Padre m'acculoy che hd dato paro= A laad un Giovine di prenderlo per marito, col quale poi mifon maritata; qui li [civillet me virginem non.effe ( prout de fa- Gonon eram ) noo (1 farebbe [polato meco . C. Perrifoluzione di quelto calo, e d'al tri, fuppongo , che vi fono aléuni difetti pernicioli al matrimonio: altri ve nefono , che non [ono perniciofi , lo rendono peró meno apprezzabile : Pernicioli fono infer- mitá contagioles 0 qualche grave infamia . Non pernicioli fono : V. G. fe (i peníava» che la donna folle bella, ricca ,aut virginem > Gt in realtá non era tale: Gli fponíali, che fi celebranocon difetti pernicio(lí , fono inva- lidi, equantunque fopravengbino agli (pon» (ali gia contratti » Jidifciolgono: Gli fponfa- licontratti condifetti non perniciolft non li fanno invalidi ; benche diano jus di fargli inyalidare , come se detto nel mum. 44. E” dottrina di Ponte /ib.1o. dematriw. cap. 18. num, 5.46. Coninch. de Sacram. dif). 23. dub. 12. num. 9%. (fez. Et in quello calo de' difetti non pernicioft puó la donna diflimularli , 8 occultarli ( quando lo facci: lenza meñtire ) acciocche loSpotonon ne venga in cognizione. 52. P. Padre m'accuío ancora , che il tal Giovine non voleva pi prendermi , dc io P'hó obbligato per giultizia a mantenermi la parola . C. Midica: fú V.S. che l'indulle 2con- trare feco gli fponfali, d pure egli fú quello, che indufle Y. S. FE 4 P. Pa-

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