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62 Trattato Y. del V. Comandamento. 2 fi vocano a duelto ; Sanno peró moral- suo che fubito 1Alfere, daleri li han- mo da rappacificare fenza dar loro campo, chefi tirino, e ferifchinos chequefti, quan» tunque pecchioo gravemente nell'inyitarf a fimiglianci diside , nonincorrono peró nella. fcomunica . 3o. P. Inaltra occalione» Padre , ammaz- zai un'huomo in una disfida, quale potevo facilmente évitare. C. Fú V.S. quello y, chedisfido? P. Nó Padre , Valteo fú , che mi sfido-; peró potevo facilmente daíciar d'andare alta dishida. C. Nelladisfida vifono due peccati mor- tali: L'ano, contro la caritá propria: Pal. tro contro la giuftizia . Perché € peccato mortale controla propria caritá metterí a pericolo della vita: At e contro la giultizia metteríi a pericolo d'ammazzare il profli» mo: nella disfida e pericolo manifelto di per- dere la propria vita , ed'ammazzare il prol- vere Adunque vi fono due peccati mor- tali. Di piú, quello, che sida 3 e provoca al duello, commette un'altro peccato difcan- dalo; perchédá occalione, Scinduce il prof- fimo a peccare: L'indurre il proflimo'a pec- care é- peccato. di Ícandalo «1 cc. 2 AR a YES Se quello, che provoca» ammazza lo sí- dato, e obbligatoa tutti idanni feguiti dal- lamorte, perché nefú caufá totale, ed efi- «ace. Ma) fe lo sfidatoammazza eolui , che lo sido ,-non e obbligato a reflituire cofa alcana. E'comune, Layman: h4.3. feÉ4. 3. trar.3. cap, 6. num, 5. Villalobos nella Som, P.2.trat. 11, dific.25. mua. 1. Diana parz: 5, trat.4 refol.5 8 aluri molti. Ela ragione e perchbd) Srienti, (ES voleari nulla ft injuria. Quella, cheprovoca alladisfida, sá, che va a rifchio di perdere la vita, eció non oltante vi fi elpone, Jo cerca, lo follecita: Adun- quenon gli ( fi aggravio in ammazzarlo, quando egli síida . 31. Dipiú quelto., che sfida , come queilo, e id incorfone nella fco- munica a alla Sedia Apoftolica da Clemente VIM::Quale «incorrono anche i S:snori + ché:concédono il luogo., d fito, por eflerruareladisfida, y non l'impediíco- uo , potendo, nelleloro Terre. Cosl anche Pincorrono quelli, iqualitoo- p>rano alla disfida comandando, configliando > e Ja dando ajuto , intimando, d pubblicando il duello. Anche quelli , che vanno ad afiltere ¿eve dere la disfida , come teftimonj , non per quello , che calualmente pafía dilá , 0 mira da parteocculta la zufía. Balleo Verb. Duel. lumnum, 8. ufque ado. inclui. Ma da quelta [comunica fi pudo aolvere soties quoties per la Bolla della Gruciata., e per iprivilegj de' Regolari; lecondo Rodriguez Tom.1.q.61,art.s 6 e7. Scaltriz Della dif- fida., 9 duello parleró meglio nella leconda Parte di queíta Pratica Tra?, 17. mum, 12. (y feg. dove ft potranno vedere le notizie, che appartengono a quefto propolito. Perora balta, che li fappia , che per un De- creto di Ciemente VIH emanato l'amno 1593, e proibito a' Regolari allolvere da queíta Íco- munica . Vide Bullar. Rom. ] CAPITOLO V: Dell Aborto. 32, Padre maccuío,.che ad una Giova- A nesfetumhabentiin-atero ) eperó molro ia cds le doveva feguiseydiedi coníiglio, che prendeí- fe unabevanda perabertire . 10. Nel Decretod' Innocenzo XI. Propof- quone 34.35. ficondanna l'opinione, che di- ceva » che avantil'animazionedelfetoera le- cito procurare l'aborto , per faggire linfamia, d morte, Che li temeva dovelle luccederé.alla Donna . Quelto e gia improbabile. Peró:mi dica V.S. era giá animato il feto , quando le configlió Pabortó ? P. Padreio no] só. G. Quanto tempo era , che la Donna ave- va concepito? P. Padre. era il feto di tré meli, fecondo quello clfadiceva, €. Adunque non we dificoltá , che il Feto era gidanimato!, anche nell' opinione piú larga. d'Ariltotile /b. 7. de anim. cap.3. e di Plinio %b. 7: cap 6. chedicono, che ima- fchi fono animati-alligo. giorni, le femine alli 80. 33. Quefta Donna era rifgluta d' ammaz- zarh, fe per altromezzo non poteva liberací dall'infamia? P. Padre , flava per difperará , Salio» garli: Ps 34. C. Mi dica e feguito Vefferto dell aborto

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