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Capitolo 1Y/. del Duello. 61 C. Peccó gravemente contro la giultizia nel fare quelto danno al fuo proflimo . Ha foddistatte le Ípele fatte dal ferito, per cu- rarfi? P. Padre si. C. Et il guadagno , che hálafciato di fare, per ilare tanto tempoa letto? P. Ancora , Padre. C. Chiaroftá, che V.S. era obbligata a rellituiree 'uno» ePaltro; fe foríi il ferito non fofle tato Nobile, d Cavagliere ; poi- che in tali períone s'há per ignominia il yen- dere il fangue: E per quefta ragione , quello > che ammazza , d ferifícealcuna períona di tal qualitá , non e obbligato a reltituire ; cosl dice con Sanchez» 4 altri Diana pars, 5. Trat.6. re/ol. 61. Reltó con qualche cicatrice , 9 qualche brutto marco il ferito per il colpo , che V:S. gli diede? P. Una cicatrice gli é rimalla:in faccia dal- la ferita . C. Per quelta difformitá non e obbligataa reltituire cofa alcuna. Itá Tomalo Sanchez nelli Opuícoli Tom.1. lib. 1. cap.q. dub. 1.1.7. étcaltri. Perche la mutilazione, cicatrice , 9C ancola vita , non fono eftimabili di prezzo, e per quello, che non ef pretio ePimabile, non fideve reftituire cofaalcuna: Adunque per quellacicatrice V. S. non deve reltituire cola alcuna. Limitafi quelta Dottrina in cafo , che la cicatrice , d difformitá non fi caulafle in qual- che Donna dellinata per il matrimonio, e per quella difformita ha bifoguo di piú dote; che in queftocafo ve obbligazione di rifarci- re Péccello della dote:; che vi bilogna di piú, per accalaríi, per cauía della cicatrice . Gomez , ét altri citati da Fagundez ubi fup. £AP,20, 14M, 7. GAPITOLO.1V, Del Duello. z8, Padre m'accuío ancora » cheiruna a disfida ammazzai un'huomo . C. Fi V. S. cauía y e motivo della disfida, 9 puré vi ft indotto da quelPaltro? P. Padre ». quellomi sido , sfoderando la fpada, egiurando » che Íe non andavo a bat- termi, nYaverebbe ammazzáto . C. Quefto foggetto era períona tale, che poteva V. S, prudentémente credere Vave- rebbe ammazzata, fe non accettava la disfida 2 P. Padre era un'huomo cosi ero,che nulla piú temeva d'ammazzare ún'huomo » che di ammazzare una mofca . E C. Nonaveva V.S. altro mezzo, per li- berarísda queíta Perfona? P. Padre nó. C. V.S. dunque non há peccato in que- fto calo d'omicidio: Azorio pars.3./.2.c4P. $. 9.3. Navarro cap.15. num 9. Toleto /ib. 5, cap. 9. Acaltri ,iquali infegnano, che quando quello , che sfida , € tale, chef prefume pru- dentemente , «che, fe non s'accetta la disida, ammazzerá lo sfidato , e non s'hi altro mezzo» perliberarfi , puó accettaríi dallo sfidato , e le non puó altrimenti diffendere la ua vita, am= mazzarlo . Perché queíto omicidio li commet- te in difeía della propria vita , e per redimerfi dalla veflazione: elo fleflo jus maturale per- mette, che ciaícheduno difenda la lua vita , efi redima dalla veflazione nel modo , che puóo: Adunque Étc. 29. P. Padre rm'accuío, ckeunaltro huo- mo» quale ad ogni palfo n'andava molellando, dicendo» cheero un codardo , sfidaia duello per evitare queíte moleltie. C. Succedéalcuna difgrazia? P. Padre nó. C. Aveva morale ficurezza, che ne dall una , né dallPaltra parte doveva fuccedere danno confiderabile ? P. Padre si, perche fuccelle il cafo in pre- fenza d'amici , dt avevo per indubitato, che quelli fubitoci averebbero.rappacificati» co- me di fatto avvenne. C. V. S. in quello calo peccó mortal- mente; perché, quantunque il fuo fine fof- le di liberaríi da quelle moleítie, perd il mezzo eraillecito, e proibito , ¿y m0m/0n? fas cienda mala, us eveniamt bona. Véroe, che in quello calo V.S. non ¿incoría tiella Sco- munica di Clemente VIIL cosi con Trul- lench , Scaltri, Pinfegna Diana port.2.Trar. 16. 1e/0l, 53. e part. 3. Trar, 6, refol. 1. quali dicono , che quello , che ammette la disfida., per difendere ilfuo onore, e liberaríi dalla vellazione , che alcuno gli dá , moleftandolo (. avendo (icurezza morale , che non luccede= rá danno, 0 difgrazia alcuna ) non. incorre nella Scomunica; a V.S. ¿fucceflo lo ftello nella (ua dishda: Adunque non eincoría nella Scomunica . Si noti queíta dottrina per ¡Soldati , qua li ad ogni paílo lopra qualfivoglia filieres za : ll Eh AE ad 5 E Ñ