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52 im favore della liberta del matrimonio pare, chelo deroghi , come colta dal Concilio Pri- dentino Se/:. 24- “2). 9. dove anatematizza quelli, chefi oppongono alla libertá del ma- trimonio; la pena di dileredar le higlte y ene- gar loro la dote, s'oppone alla lib rtá del ma- trimonio: Adunque ácc. 20. P. Padre, ¡io ho un' altra figlia illegit- tima» quale mi dimanda la dote per maritar- fi, Bcio non hó penfiere di dargliela. €. Navarro in Manuali cap. Ig. num, 17. ver. 3. Silveltro verb. Alimentum-.. Barbola Tom, 1. p: y. legis prima ff. folutomatrim, nun, 131. Scaltri molti infegnano , che il Padreé obbligato dotare lecondo la [ua poflibilitá le figlie Spurie . La ragionee , perché dal jus naturale e obbligato il Padre-agli alimenti de fuoi figli: Atqui, la dote viene in nome. d'ali- mento nella Sentenza comune de' DD. vedaíi Sanchez ubifupra di/p.26. num,1. Azor. Tom.x. lib. 2. cap. 5.quef. 6. Adunque il Padreé ob- bligato dotare le figlie Spurie. Quantunque Molina 'Tom.1. de juf. d:fp. 124. num. 22. E altri faccino diftinzione fra la dote, e gli alimenti, e dicano, che, fe bene il Padre há obbligo di dare gli ali- menti alle fglie Spurie-, non Phi peró di dotarle . 21. P. Padre m'accuío , che hd elpollenn' altro figlio.illegittimo, perche fofle portato al! Ofpitale. , C. Procuro , the ricevefle il Battefi- mo? P. Padre si. C. Due cofe fono d'avvertirli in quelo galo; unae, [e lia peccato efporre i figli ¡lle- gittimi; ePaltra, s'egli lia obbligato reftitui- re all' Ofpitale le [pele , che fa nell' allevare il figlio : alla prima rifponde cor Azorio, á al- tri Leandro del S. S, Tom, 8. Trar. 1. difp. 8. $.2 quef. 21. dicendo, effere certo, che non epeccato elporre tali figli, quando fi teme infamia , la quale- molte volte sincorre, fe mon soccultano detti figli, enon s'elponga- no; perche ¿ignominia, che una Donna con- cepilca da huomo non [uo , eche quelto ab- bia figli dall' altrui Donna. Quanto alla feconda;, fe i Padri fono po- ver 3 non hanno obbligo di reítituire coía aicuna all'Ofpitale : le fono ricchi , devo- norellituire gli alimenti , che-coníumo il figlio nell' Ofpitale y in fentimento comu- ne de” DD. ancorché Enriquez con altri , tas cita Leandro abi fúpra q. 23. dicano; che Trattato IV. del y. Comandamento. né meno i Padri ricchi (ono obbligati a quella reltituzione ; perche PO! pitale há le (ue ren» dite, elimoíine, per allevare queli figli; e fe quelli, che fi elpongono., aveflero da refli= tuire , farebbero fuperflue quelte rendite; Adunque árc. Quelta ragione é molto tenue, perche POR pitale há altre [pele da fare ¿e molti figli elpo= fti di Padri poveri, quali non ponno contri- buire gli alimenti, e con quelti [pende mol- to: e cosila prima opinione éla vera, maí- fime fe-POfpitale non folle gran cola ricco. Vide Leandrum ibid, CAPITOLO IL Del! obbligazioue del Marito verfo la Moglie , e di quefa verfo di quello. Padre m'accuílo , che alcune volte 4 ftrapazzo mia Moglie, e le metto le mani addoflo . C. Hcaltigare [uz Moglie e con cauía ras gionevole , acció:s'emendi ? P. Padre, alcuna volta hó anecor troppo ragione di caltigarla, perche altrimente non 22, flo ridurla acompire alle fue obbligazioni as ; altre volte 1'hó maltrattata [en- za 2 C. L'hicalligata con moderazione, d' pu- re con ecceflo? . P. Padre, il caftigo non e ftato eccedente. C. Avendocauía legitrima, e lecitoal Ma- rito caltigare la Moglic moderatamente , ed accioche g'emendi , come con Barboía , Caje- tano , e Silveltro, infegna Valero in dife». utriufque fori . Verb. Uxor. difer. q. contra Tiraquello, chedice non eflere lecito al Ma- rito battere la Moglie .. 23. Tutti peró. convengono, che effendo fenza caúfa ragionevole , non e lecito al Marito caligare lua Moglie;. e le il cafligo ¿graves fará peccato mortale. E la ragione e, perchéil Superiore puó con cauía legitti- ma caltigare il Suddito , e fenza quella , pecca facendolo : La Moglie e fuddita al Marito, 8 inferiore : Adunque con cauía ragionevole potra cafligarla ; ma le lo fa fenza cauía , peccherá , de il. peccato ayerd due malizie diftinte di [pezie;. l'una contro lá giuftizia > e Palera contro la pietd , per la circoltanza d'effere fua Moglie. ká Lugo de Penit, difp. 16. num. 306. Perche , ficome per la virea della pietá v'e vincolo fpeziale: 2
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