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Cap. HI. del Digiuno. 43 CAPITOLO TIL Del Digiuno. rs. Pp Padre m'accufo, cheho dalciato al- 4 cuni giorni di digiunare. C. Per qual caufa? P. Alle wolte fenza alcuna caula , alle volte per cauía del travaglio, in:cui ero oc- cupato. C. Compiti i 21. anni obbliga tutti i Criltiani ( eccettuato le foflero infermi, 9 che lavorallero, allora fono fcufati ) il di- giuno di tutta la Quarefima , Tempore » € Vigillé de Santi ordinate co'l digiuno; «il lifciarlo é peccato mortale . Ma il Vener- di, dciiSibbato , benché vi fra obbligo di non mangiar carne, non ve peró obbligo di di- giunare. ¡r6. Io che travaglio s'occupava y quando lafciava di digiunare2 P. Allevolte nel potare le viti, altre vol- te andavo a vedere¡ lavoratori delle mie cope : C. UH potare e travaglio fufficiente pereli- merlo dal digiuno. Perché e principio comune de* Teologi , che qualunque travaglio incompatibile co'l digiano Teufa da quello; tale e il potare , zappares mietere, e fimili: Adunque ne' giorni, €he potava , non era obbligato a di- giunare. E quando andava a vedere 1 lavoratori aveva molto lontane le Pofleffioni, di mo- do che facefle molta fatica in quefta yi- fita ? P. Padre, erano alquanto diftanti . C. Soleva andarvia cavallo,-0 a piedi? P. A cavallo: C. Papa Aleflandro VIL in: un fuo De- creto dell! anno 1606: nella Propofizione 31. condanno per improbabile Popinione , che Vdiceva, che tutti quelli, che andavanoa ca- vallo y quantunque fofle fenza neceflitá , Sc il viaggio folfe folo d'un giorno , erano difob- bligati dal digiuno. Dal che s'inferifce, che andando leiaca- vallo a vedere i lavoratori , e non facedo altro travaglio ne” campi, che di flargliave: dere 5 mon era dilobbligato dal digiunare ; perché 3 quantunque la fua occupazione folle neceflaria: , la faticá' peró non poteva eflere molta3 perciocché andando a cavallo non poteva flare tanto fpazio di tempo ad arrivare alle Pofleffioni, quantunque fofíero ualche pocodiílanti, che per quelo rellal- e difobbligato dal digiuno. 17.:Se avelle d'andarea piedi , 4cil cami- mare da una Polleione alP altra folle per la maggior parte del giorno , farebbe.dilob- bligato dal digiuno in fentenza di Sanchez inconfiliis Tom.2. lib, 5.cap.1. dub. 10. Silve= ftro, Gabrieles Paludano , 4caltri, che ci- ta, e fiegue il R, P. Leandro di Murcia Car puccino nello [piego della Regola del N. P, S. Francelco cap 2./opra 11 3. della Regola $, 2, aum.22. iquali infegnano , chequello, che camina a piedi gran parte del giorno , eflen- doil viaggio necellario,.0..utile, non € re- golarmente obbligato al digiuno; l'andare a vedere i lavoratori e efercizio utiles: Adun- que; fe la maggior parte del giorno vá a pie» di, in queílo elercizio regolarmente non aye- xa obbligo di digiunare. 18. P. Padre my accuío. y che un giorno andaia caccia » e mi trovai tanto flrac- «o il giorno leguente , che era giorno di digiuño , che non potei affrontare il di- giuno:. C. Previdde, che fi farebbe ftancato tan» to ,-cheil giorno feguente non averebbe po- tuto digiunare? P. A quelto non penfai. C. Dal Decreto d'Aléflandro VIL .poce ficitato Sinferifce y che andare a caccia, 0 il giuocare al Pallone , 0 elercitarú in al- tra occupazione volóntaria, che fi puó fchi- vare, ñon e baltantes. per eámerí dal digiu- no , contro Medina , Ledeíma, Filliucio, Villalobos, che cita Diana p. 1.2ra2,9. Fefol, go, quali ¡infegnano , che quello , il quale mette volontariamente obice al digiuno ; V. G. affaticandol: molto nel ginoco del Pallone , non peccherá lafciando didigitna- re ; la quale opinione urta con quelto De- creto d'Aleflandro VII. Non avendo peró preveduto, V.S. né conoíciuto , che tanto fi farebbe flancata in quefi efercizj volonta= rj , che per quefli $ mpoíibilitafle al digiu- no, non peccava lalciando di digiunare , mé inandare a caccia; perche mancardo quefta previfione:; non tú Pomiffione volontaria . Itá Rodriguez nella Som. Tom, 1. cap. 23. mum. 6. Ey altri. P. Padre m'accufo, che nella Quarelima nonbó digiunato il giorno di San Giuleppe . C. Pravaglió tutta quella fertimana, nel- la qual venne la Feíta del Santo? P. Pa- Gan e ps ps a > . -.. e DAL DT a | Ñ Y
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