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$4 Quantunque ; le quefta diftrazione di mente fof- Se volontaria , farebbe peccato reniale . Quan- do peró il divertimento e eferiore, come é quello di parlare, dormire, guardare or in quefa ,or in quell'alera parte, fe dura la cerza parte della Meísa , non fi fodisía al precerto . E comune de* DD, che cita Remigio Traz. a. cap, 3» 1. 1. Sebbene alcuvi DD, con Layman Tom, 3. Trat.7. cap. 3. Scuíano dal peccato mortale, guando fi fta atento alla confacrazione, e pare ti piú principali della Meísa , 9- P. Padre, hó anche detto a mia moglie, che non vada a Meísa ; perche allarca yn figlio, che non puó lafciar folo; e felo porta alla, Chica , non fa alero , che piangere, e furbare, a il Sacerdote, e coloro , che lo fentono . C. In quelto V.S. fa bene , Bonacio, de pra- cept. difp. 5. quefl. unica p. 3.0.8, 8c alcri; per. ché e minor inconueniente , che manchi la mo. glic alla Melía il giorno di Feña, di quello fa, che turbi quelli, che flanno nella Chicía . Vide Dianam fupra refol. 36, CAPITOLO 1, Del lauorare in giorno di Fefña; fo, « Padre m'accuío, che yn'anno hó feruico va Padrone, che il piú delle volte mi faceua lauorare ¡igiorni di Fefta , € molte volce non midava comodira di fentir Mefía , C. Se inflanate che vi defse campo, vi trae- taua con aíprezza? P. Padre mi crattaua con tanta aíprezza, che vna parola, che gli diceli, fubito mi ca. ricana di batticure, C. Non peccavate adunque nell'+bbidirlos come dice Siluefiro verb. Mifía. Azorio, e al. tri, che cita ,e fiegue Remigio Trat. 2. cap. 3. $ 5.1.2. Quali infegnano, che i Serui ponno trauagliare, € laíciare la Melsa in giorno di Fefta per comandamento de'Padroni, fe temo. no , Che per non farlo , li debbano tratrare con aíprezza. 11. P. Padre m'acculo , che Paltra Dome: nica fon'andato con vna befia carica (ei leghe lontano . C. Il roftro meftiere € forfi di mulaciere P, Padrenó., . €. 1 continuare nel giorno di Fefla il viag- glo cominciato auanti di quella dicono , che € lecito Silueftro, Nauarro, Rodriguez , € al- tri, che cita, e fiegue Paíqualiga in decifionibus Moral, detif. 292. 2. 1. pero il comincia- re il viaggio in giorno di Fefa non € le. cito a queili, che fanno il Mulaciere in [entia mento di Sanchez neg!; Opufcoli Morali lib.s.cap, 2. dub, 7.1.9. Quantunque Pafqualiga nel luo. 60 clíato n. 5. e 10. non fa diftiazione di quel. Trattato 111. del 1 IT. Comandamento : lo, che há per metticre far il Mulatiere; da quel lo , che non l'ha per Víficio , 8 a tutti concede indifferentemente libertá di cominciare il viaga gio in giorno di Fefta. Diana ancora 1. parf. Trat. 15. refol. 36. Senza diftinzione alcuna di períona dice, eísere lecito cominciare il viaga gio in giorno di Fefa : benche io non l'appro- uerci fenza qualche vrgente neceffitá : come ne meno quello , che ammette , e concede Murcia Tom, 2. difq.l. 5. refol. 4. n.7. in fine , che pon= ho caricare i carri in giorno di Fefta , e diípor- re il necelsario, per cominciare il viaggio il giorno feguente , 12. P. Padre m'accufo, chetal volta in giorz no di Felta mando ¡miei famigli ad adacquare, 8 nel tempo d'Agofo a ftendere il frumento mietuto ,che il giorno feguente s'ha da batte- re sú Paja, C. L'vno, e P'alero concedono per lecito Sanchez lib, 5.ne * Config!, Moral. dub. 18.1. 11, con alcuni moderni, che cita Pafqualiga nel luogo di fopra citato decif, 29. mn 2. Perche il co- ftume colerato da' Superiori , e legitcimamente jorodotto , preuale contro la legge Eccleña- flica: gid we coftume tolerato, e permeíso d'adacquare, come di fendere íl grano in gior= no diFefta: Adunque non fará contro il pre. cetto di quella il fare 'vno , e Valero . Come anche il peícare colla canna ne giorná fellini, e 'andare a caccia e permeíso io fenti= mento del P. Murcia nel lnogo di fopra citato 2.3. non pero il pelcar con reti , quando nou íi face cia colle licenze douure . Scuía anche dal peccato il coftume i Barbies ri, che efercicano la loro arte in giorno di Fe. fa ¿come dice Soto , Fernandez, « aleri, che cita Diana part. 2. Trat, 15. refol. 2.4» Peró fi noti, che done non e il coftume les gittimamente introdorto , € tolerato da'Supe. riori , non fará lecito fare gli efsercizi; di fopra decti. ' 13. P. Padre m'acculo , che nel tempo di mietere , in cui 6 fuol difpenfare di poter lauo- rare la Fea, ho lauorato , e preío il Salario della giornata , C. Quefto non e ¡llecito; perche, quando per la licenza e giá lecito il erauaglio, fe ne puó riceuere lo ftipendio , come infegnano Caieta. no ,Soto , Medina , Nauarro , € alcri, che cia ta Murcia , vbi fupra refol. 6.1. 5. E la ragione €, perche finis legis non cadi fub-lege; Dunque, che vno operi per fine dello fipendio , non lara contra il precerro , quando la ral'opra per la dilpenfazione e permeísa, Dal qual principio sinferilce, che, per elsere lecito lo fcriuere in giorno di Felta, (¡ puó riccuere ftipendio , per guef'efercizio , 14. Quié neceísario , che il Confeísore au- uerca moltiffime feminuccie, le quali peníano, che il metrere quarcro ponti in giorno di Echa fia
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