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Capitolo 1Y. De] Voto; ga; Li rágione dell'vno ; e dell'altro € , perche in dubijs melior efi conditio pofidentis ; quando confta che il votos'e facco ,e li dubira delfin» renzione la pofítifione fá peril voto, di cui fé cerro, chefié fatro; quando £ dubita , Le il voto fi lia fatero , 0 nó , lapofiallione há per la líberrá ; Adunque guando confla , ches'£ fatro il voto , e li dubica dell'iacenzione , il ros to obbliga : quando fi dubica , fe fía facco il vo.. to , ó nó, non obbliga. E” comune de* DD, Ve.. dal in Diana p. 4» trate 3» refol. 10. Quantun, que Alfonfo da Lione cicaro qui da Diana dica, che in ninno di quefti due cafi obbliga il voto, 45. Ánuerco peró , che le promeffe , che ( fanno comunemente di viftar Chiefe,e mi. gliaoti , obbligano d peccato mottale , benché dicano , che non fanno l'inteozione, ch'ebbero, e sebbero inrenzione d'obbligaríi, 0 M0 ; per- che in perfone comunalj non £ facile ricronarfi quefñta capacicd di procedere con quefte diltin. zioni d'intenzione , 8 a' pofieriori fi conofces chiaramente , che il loro animo fa d'obbligará; perche fe non vi compiícono, parloro , che pecchino ; Adunque 4 vede, che il loro animo fú d'obbligarf con fimili promefl: , S'auuerta anche, che molte perfone ftanno molri anni fenza compire a' voti, differeodolj di giorno in giorno ; 8% € necedario, che ¡Con- feflori in gueto prececto le iocerroghino , fe hanno obbligo di fodisfare a qualche promeña, e faccino loro conofcere ¡il grave obbligo , che hanno di compirla ; e che il differirla fenza can» fa € peccato mortale ; effendo regola ,e prin- cipio fifo , che ne” contratti, e promefle , nelle guali non fi £ determinaro tempo particolare, corre cbbligo di compirle , fubito che we Pop. portunita di farlo , PARTE LL, Della Ceffazione del veto , 46. Y N fi modi puo celare Pobbligazione ] del voro, che fono per Irritazione , Dif- penfazione, Commurazione,Mutazione dimarcria, Ceflazione di materia, e per ren- derfi Impofíibile , Per Irricazione cefla il voro, guzndo il Superiore, che há Dominio fopra 'inferiore lo rilafia 3 e cosi A difíailce l'Trrica- vione del voto , Efi ori anullaro , fem relaxatio fubta a Superiore fuper fubditum : Voa € Írrica- zione directa, INdircrra lValcra; la direrca € quel- la, che fi il Superiore per il domioio , che há fulla volontá dellioferiore, come il Padre fo» pra ¡l figlio ; Lindirerca € quella, che fa il Su- perioze per il pregiudicio , ¿he gli porta il vo- to ¿comeil Padrone , che irrias il voto , che há fatco il feruo di pellegrinare, Per il danno, che da queñta pellegrinazione riíplea allo Rello Padrone » 47. La Difpenfazione , EN abfoluta vo'i con- $5 donnatio , Jen abfolutio 3 nomine Deifata d tegitís mo Superiore: 1 Superiori, che ponno difpenía= rej voti, mon fono ji Suptriori Secolari, ma bengi gli Eccleñafici: V.6. il Papa , il Velcos no, J'Arciueícono Sc. il Papa puó añoluta. mence diípenfare entei i voti fempliel ; 8 il Vel- cono quelli, che non fono rifernacia fua San< titá ;quelli, che baono otrenuta facolca di dif. peníare a' voti dal Papa ,0 dal Veícono , pon» no difpenfare da quei voti , fopra de"quali haa- no 2uuta facold » La Commutazione, Ef materiam voti in alias mutare + Come quello, che há reto di fare qual- che pellegrivaggio ,fe glicommura in digiuni il polegrivaggio . Quello , che há poreld ordi- naria di difpenfare ne' voti, puo anche com- mucarli , qua cui lices , quod eft plus , bicet vtique, quod eft minus,ex cap. cui licet,de reg. ¡iur. in Ó.rego 53-il difpenfare il voto € pin, che commutar- lo: Adungue chi há poteftá ordinaria di dil- penfarlo, há anche poteftá di commucarlo, Ció di cui dubirapo ¡ DD. £ , fe quello , che há poreflá delegara di difpenfare , pofía anche» commurario ¿e febbene mol!ri lo negano , £ pte ró probabile , che pofsa ; come puod vederk in Tomaío Sanchez de marrim, lib, 8. difp. 2.1» 14.€ 1, 15. E' peró vero, che chi hd porcítá de- Jegata folo di commutare, non pus difpeníare; perchg il commutare e meno, che diípeníare, 8ca chi fi concede il mexo , non fi concede il id. 48. Perla mutazione della materia cefía il voto ,guando la materia di quello fi mara ja mala, in iodifferente, O meno buona : come fe alcuno há fatro yoro di digiunare in pane, 8 acqua il Venerdi,e queíta forte di digiuno gli € norabilmente nociva alla falure, cefía Pob- bligazione del voto; perche la fua maceria (5 muta di buona in mala ; In indiferente, come quello , che fá voto di non mangiare alcuna forte di cibo per qualche qualica, che há, la quale gli e dannofa ; ceffando quefla qualitá, e non facendoli pin danno il cibo , ceísa l'obbli- gazione del voroz perche la fha maceria s'é cambiara di buova in indiferente: ln meno buona , come quello , chs pon ftando in prri- colo d'ingontinenza, fá voto dioon accalarí, e dopo gli foprauiene yuefto pericolo d'incon- tinenza; ceísa l'obbligazione del voto ; perche la materia s'e murara di migliore in meno buo- na: ( lc €.ecro il fencimento di Caiccano 2. 2. 9- 88.arc.2.di Sanchez bib. 1.de matr»difp.3.) Melis eft enim nubere, quam vris dice S.Paolo 1. Cor-7. 49. Percelíare la materia del voto, celsa anche la fua obbligazione; e quefto puo efssre jn due modi ; primo , per cefsare qualchs con. dizione , dalla quale dipendena il voto: V.G. quello , che aneise fateo voto di dare alcuna li- mofina fe gli dura qualche rendita ; cusco íl tempo, che qusita dura, dura lobbligazione a - aclia

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