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568 Quando la maledizione fia peccato mortale, € quando veniale, ibi. Non € necefario fpiegare nella confeffione la fpecie del male ,che Á dice nella maledizios ne,n.34.ibi. Quando fi conofcerá, che la maledizione fi dife con animo ferio, e rifoluro di rolere il male, n. 33. 109. ibi. 1] maledire , che fanno i Padri ,qual peccaro fia, ibi, Maleficio , Che cola (12,0. 24.P-42- Quando fia lecico dimandare d'efler curato da qualche jofermicá 2 chi ció ha da farecon maleficio, 0. 28. Y leg. p. 43. Vedafi la parola Fartuccbicrie . Manifefiare . Quando, e come denono refticuire quelli , che per non manifeÑare turono canía di qualche danno ,n. $9. p. 153- Vedafi la parola Cujtod;, Marito . Quai voti dela moglic puo irritare, n, 57. p-57- | Vedah la parola Irritazione. Pudo cafligare moderaramente la moglie, aucn» done ginfta cavía : fe lo fa fenza cauía pecca, N+ 22. P. 73» Quauto fiano riprenfibili i gelo(fi, nm. 26. p. 4, Non glid lecito dilapidare i beni delle mogiie, nede' guadagnali coftante il marrimocio, p. 188.p.182. Se ha Padri, O figli d'alero matrimonio, ó fra- eelli poncri,potrá founnenirli de" loprader: beni,n. 189. p. 183. Materia. Come cefñia V'obbligo del voto, per cefdare la (na materia, O per mutarí , ó farf impofííbile, n, 46.8 (cg. p. 55. Sida regolarmente parvica di maceria nellus trafgrellione de precetri, eccercuarone alcu- vi,Db.70.p. 223. Matrimonio + Che fand i Sponfali, che precedono il matri. monio ¿quando s'hanoo d'adempire , € CO» me li diíciolgono,n. 41,8% feq. p. 100. Ve- dal la parola Sponfal; , Quali fñiano g'impedimenti impedisnri del ma- trimonio, e quali idirimentiz e qua! diff:- Jebza wetra gli voi, e glialori,n. 53.8% tq. P-104.€ D.67.8 feq.p. 107 Vedafi la parola Impedimento , - Avan.i ar contratrí matrimonio hanno da p.<cedere tre proclami;z ele fia colpa graue cralaíciaroe vno,n.63.p.106, Fuo. diípenjare ne” prociami il Velcono; es Indice qualGuoglia Veícouo; effendoni cauía gig: fta ;e qualelo fara, ibi. Se puó il Parroccho io qualche cafo apretato difpeníare jo quefto , o, 65..ibi, Non enecefario , che tali proclami 6 facino nella Chieía, nc al compo della Meza : pon. no leggerí quando we concorío di molta gente, n. 66. p. 107. Ne meno e neceffario , ia fenrimento d'alcani, che (i leggino in giorniF<Riui, ibi, Se denono leggerf ia cre giorni continuati , ó conciani, ibi, E te s'haono da pubblicare ne Luoghi d'ambi i contrahentiibi. Chi pofía difpeníare negl” impedimenti diri. menti del marrimonio,0.112. p. 122. Vedaíi la parola Difpenfazione . Che obbligo vi fia di pagare, e dimandare ¡l dcbico del matrimonio, e come pofia abu- lari,n. 122. 8 (eq. p. 127. Vedaí la parola Debito, Come puo dilcioglieri il matrimonio rato, e confumato ,cosiia quanto al vincolo , co. mequanco all'habicazione, D, 142. 8 (eq, P..131- Vedañ la parola Diuorzio . Medicos» Quello , che e ignorance nella fua facoltá, € cbbligato a non efercitarla, 8 a reftiruire¡ daoni,che colla fua imperizia ha canfato, D. 11. p.447. Ne ¡uoghi piccoli, ne” quali non puó auerf Medico pid dotto, puó rollerarí ii meno dotto yn, 32. Pp» 448. Quantunque Ga dotco , non ha di tralcurare di fudiare , ne deue caricaríi di canci infer» mi, che non pofla aMáterli, o. 13. ibi, Che obbligo hanno i Medici. di curare gracis ¡ poueri, mn. 14, ibi. Dene applicare il medicamento cerco , auens dolo, lafciato il probabile; e non puó ap. plicare il dubbioío per fare ifpericoze, a, 15. ibi, Se sá di cerro , che il medicamento non puó far danro , quantunque dubiti le pofía giouare, 9 nó ,pró applicarlo, ibi. All iaftrmo gia difperato potrá applicare il medicamento , coo dubbio , fe debba gio- uarli , 0 farli dano, ibi. Come s'ha da portar , quando vi fono djuerfe opinioni circa d'va medicamento , Mn, 16. p- 449» Efendovi cauía giula , puó dar licenza di mang!ar carne ,n, 13. p. 450, Che ha da fare , quando dubica , fe la cauía € baflante 000, ibi. Se fia lecico mandar le ricecce a qualuoglía Farmaciña, D. 17.p. 449. Se ponnyo ordinare medicamenti da quili pola
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