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Della Comfe/fione. confeffione; e ciafchedun peccato , che con- fefíano , era va tofpo , che m*eíciua dal cuore; aucuo vn peccaro afizi piú brurto , egraue delli aleri, tentai due, Ó tre volce di dirlo , 8z allora ilrofpo piú grande , e fpauencofo com- pariua fulla porca della mia bocca : alla fine mi lafciai vincere dalla vergogna, e lo tacqui, non anendo cuore di confefiarlo ; e come che noo fi perdona wn peccaro fcoza V'altro , non vomitando quefto, tutti li rofpi giá vícici en- trarono di nuovo nel mio corpo; e Dio, per non efermi fervita di quefta buona congiuntu= ra di confefiarmenea bello ftudio da lui maa- datami, mi há lenaco di vica con morte repen- tina , e condannara allinferno átormenti, ne” quali mi vedete; malederra fia lora , che fon nata , malederte le vefti, malederca l'amicizia, maledetra Gjio ; con quefte voci orrende fpari Ja fciaguraca , lafciando infegnato á cutei quel- li, e quelle , che taciono i peccari in confellio- ne, qual fia il caigo , che li afpecra . 19. Acciochd poffino effere efaminati fopra i die- ci Comandamenti quelli , che vengono con peccati tacinti , e confeffioni facrilegbe , e fi poffino aiutare a fare con Jped:zione la confeffione generale z flendo il feguente interrogatorio , nel: quale pongo Pinter» rogaziont piú neceffarie 3 e fi potranno fare , 0 tut= te, 0 parte fecóndo che detterd la prudenza del.Con- feffore , e la qualita del Penitente-. COMANDAMENTO l., 1. (O Eha laíciato di fodisfare a” precerti del la Confeffione,e Comunione annuale, O di quello gli corre ritrouandof in pericolo di morte . 2. Se há fareo alcuna ConfefMione mala, fen- za clame fuficiente , dolore , 9 propofito ve- ro, O lafciato alcun peccato certo , O dubbiofo per vergogna , O malizia . 3. Sehá adempito la penitenza, e l'alere ob- bligazioni impoftegli dal Confeflore ¿come di relticuire la roba, la fama, aucado auuto com- moditá di fario . 4. Se sá quello , che € obbligato fapere ; Co» me fono i Mifteri principali della Fede ; fe non siil Credo, 0 eli Articoli, iComandamenti della Legge di Dio , O della Santa Chiefa ,1 Sa- cramenti, Parto di Contrizione , e'Orazione del Pater Nofter . 5. Se há creduto cofa contro la Fede, O du- bitato d'2lcun Miliero di quella . 6. Se há difperato della Mifericordia divina, O troppo confidaso(i in quella . 7. Sebá mancaro nell'Amor di Dio, ó del Proffimo,e non I'há foccorfo nelle fue nece» tá con limofine , potendolo fare . 8. Se há creduro a fogni, aglindoviai, O re fu (ernico dato luogo ad alere uperttizioni; lei € diSalmi, o Orazioni fofperte , pre cu ] erfone O eli animali; fe iS valínto di qual: y z ud . 2 - EN 3) che Orazione, ché promerte buona morte , d di ños morire fenza confeffione, O che gli 2ppa- rirá in quelPora la Vergine Santiflima ¿ O altro Santo + COMANDAMENTO Il. 1. CE há befiemmiaro il Nome Sanciflimo di Dio, 0 de'fuoi Santi. 2. Sehi giuraco in bugía, d pure con veris cd, ma ferza neceffitá. 3. Scilfuo giuramento há caníato danno 4 qualche terza perlona . 4. Se há giurato con animo di vendetta , 0 minacciando . 5. Se há compiro ¿ giuramenti promiforij, come farebbe , vozi, O prommelle fatee d Dio, 9 2 fuoi Santi ; S'aunerea peró, che ; fc il giu- ramento e di coía mala, non s'e obbligaro adempirlo , anzi accrefcerebbefi il peccaco , adempiendolo . 6. Se hi differito fenza caufa ragionenole di adempire 9 ivoti, O le prommede . 7. Sehá derco maledizzioni, imprecazioni, e fe le há derte di cuore, O folo colla bocca 3 le Yhá dette contro de'figli, O contro de* Genito- rise feconcra queñti, le le há decce in lor pre» fenza , O pure di nalcoíto - COMANDAMENTO !ITT. 1. € Ehilaíciaro d'vdire Mela ia qualches giorno di Fega ¿0 pure (ic polto á pe= ricolo di non poterla fentire . 2. Sencl fentir- Mefía s'e diuertito in cicala- re ,dormire , O guardare chientra , e chi efce parte norabile di quella,, ó fe e ftato occafione, che alcrri non V'abbino fentita . 3. Se nella Meda há facto fegni ad alcunz períona , O fe fi e poto d guardarla con troppa cura , O fe ie trarcenuco ¡a cofe aliene da quel Inogo co”! penfiero , ó colla volonta . 4. Sein giorno di Fefta há lanorato pia di due ore, ó misor tempo, ma con fcrupolo di peccato mortale . $. Se quando hi auuto licenza di mietere,ha tranagliaco in alcri efercialj y per d quali non avena tal licenza . 6. Se há lafciato di digiunare igiorni di pre- certo, fenza eferne flaco lepitrimamence dil- peníaco , ó per il eranaglio, O per Piafirnira . 7. Se dubitando, fe. poteua digiunare, non digiuno fenza dimandar configlio al Medico, O corporale , O fpirituale . 3. Se há mangiato carne ja giorni proibici feoza cauía baftante Ó con dubbio d'autrla; e quante volce ne há mangiato al giorno , pola che há commelío alerercanci peccaci morcali . o. Se há mangiaro ouz, latre , O calcio nel- la Quadragelima fenza ausrne licenza y € quae te volce per ciaícun giorno . 1o, S:nsila collazione há pañato il permet. MERA lo,
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