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558 impofhizione , O efazione di tali tributi; e con» tra quéni ¿ehedenno sito, conGglio, 0 fa. ñoré ¿Acció simpongano, dimandino ; Ó rice- nro detti eibar dalle perfone Eccleñaftiche; dimpotigato detri tribuci i Principi Seculari per fe, O peri loro Midiktriz o l'impongano di- retramente alle perfone Ecclefñafiiche, d indiret. rametce ; aperenando iSecolari direrramente; in modo'péró , che dall' impofizioné contro de” Secolari reftino uecefarizmente aggranati gli Ecciebiaftici. Dubicano gli Autori , fe per joe correre queña cenfura fia necefario , che fa grave 14 quaudica: del triburo , che S'impone, dimendá y O riccue dall'Ecclefiaftico ; Bonaci- na úbi fuúpra tum. 12. Sente , che € necefaria grave quabticá ; di modo che, quantunque l'a. rimo, 8: intenzione fía di rifcuorere gran quen- titá , le quella, che ( rifcuote, e dimanda , e pircola o0ob $incorre ía quelta cenfura ; per- che, eflendo pena grave, ricerca materia gra. ve; 8 ellendo pena Eccleaftica, non baña, che Pátro ínterso dellinteazione di rifcuocere quantita nocábile, fia grave, fe Pefterno non € tale . El concrario fente con Alterjo , Caftro Pa- lao loc. cit. num. 133 dout afferma , che io que- fo cato non li da. peruitá di materia; e chela grauezza di quefto cafo non ha da milutará dalla quanticá , che fi dimandá, ó riícuote , ma dall'ingiuria , 81 oltraggió , che fa alla liber. ra Eccleñafiica , e che quefta inginria € graue, quancinque fía molco leggiera la quaocica, colla quale S'ageraua ;l'vna,e lalera opinione giudico probabile, Agiungt il prefente Canone , il rinocare le pene, che ne'Sacri Concjlij erazno fulminates cobtí'o quelli, che aggrauano con Gabelle, tri. buci , Ó altri oueri le períone Eccleñaftiche; e quali fijno queÑe pene anciche, e come s'inten- daño, potra vederíi in Palao ibid. punél. 19.n. 2 en.16.0 fcq. Bonacina fupr. punt, q. per totum, Filiucio vbi fupr.-Tral?. 16 cap. 11, quel, 5-10. 303» $. XX. Della decima nona feomunica della Bolla della Cena, Efño della Bolla : /1ex3 excommunicamos, i O anatbematizamus omnes , € quoscuma que Mayiltratus , (7 Iudices, Notarios, Scritas y Executores , fubexecutores quomodolrbet Je mterponentes in canfis capitalibus , feu criminalin bus contra perfonas Ecclefiafticas, illas proce/ffando, banniendo:, capiendo, feu fententras contra ¿llas pro- ferendo y wel exequendo , fine Jpeciali ¿Specifica, (5 cxprefJa buins Sancie Sedis Apofolica licentra, QUia que ciufmodi licentiam ad perjonas, Er cafus non cxprefjos extendunt , vel alias perperam abutuntur; crians fo talia commásentes y fuerine Confiliarg , Se. Traftato XV 111, Appendice » natores , Prafidentes , Caucellarij, Vicecancelarió, ant quouis alio nomine nuncupali . Nota 19, Quefto Canone ha per fiae il con: feruare Pimmunic delle perfone “Eccleafiche, liberandole dall'eder giudicace di'Tribunali Se. colarinelle loro cauíe criminali, d Capirali: Canía capirale fi dice quella, che sordinad fcurenza di morte, murilazione, bando, ó galca, che chiama il Iloriíconíuleo capitis dimia mutio , del che tracca Vlnflicuca , tit. 16, de Cabin tis diminntione z e pudo vederk Minfingerio ibid, ». 65€ quefta pena, vna e maffima , altra me- dia, elalera minima, il dicui fpiego noné proprio di queño luogo ; cauía criminaleé quella, bella quale (1 procede d dar qualche pee na, Ocaftigo, per fodisfazzione della giufti. zia vindicaciua , a differcoza delle caule ciuili, nelle quali 6 mira alla giufiziz commutarina, per dar a ciaícheduoo quello, chee fio ; nel Canone 15. di quefta Bolla della Cena ( trate ta di confcruare la libertad Eccleñaficas, in quanto a non effer portace á Tribunali Seco» lari Je perlone Ecclefiadiche; 82 ía queño Ca. none 19.Si mira a fare, che non fijao cono- [ciute le loro caufe ciiminali, ó capicali ne derci Tribunali Stcolari. La materia proibica ia queño Canone € il procellare, cicé , far proceflo , d informazio» ne, cicando qualche perfona Eccleliaflica ; re. legare ( baoniendo ) Cioé fcacciare , ó bandi. re li Eccleaftici dalla Cietá , O Patria perpte tuamente , Ó per quaiche tempo; pronnaciar fentenza , O efeguirla concro qualche perfona Eccleiaftica ¿ del che non puo farfi cola alcuna fenza Ípeciale, Ípecifica licenza della Sede Apo- ftolica ; 8: á queíta Ípeciale, e (pscifica licenza fi ridacono molti cali , ne'quali per dricco cos mune e permefño a'Gindici Secolari giudicare, 0 almeno pigliare le períone Eccicñañtiche 3 €o» me noto Paláo vbi fupr. punót, 20. num. 7. St i caí, nc' quali ponno per dricco comune i Gin: dici Secolari pigliare , 9 caftigare gli Ecclefia Rici, fono ,1'rao , le fi troua in artuale delitto, ponao pigliarlo , € mecrerlo ja ficuro, per pre. fentarlo al Giudice Eccleñaítico , fernato modes vamine , € non porendo ia altro.modo appar- tarlo dal delicco 5 cosi P'infegna con Alterio, Molina, € aleri Bonaciaa Tom, 3, difp. 1+quala 20, puncl, 3. num. 7. V'alero ; puo egier prelo dal Giudice Secolare il Chierico , 9 Eccleñafico, che € ricrouato in atto brutto , € impuro , con Madre , Figlia, Sorella, 6 'Moglie propriz , con animo di confignario al Giudice Eccleña» ftico 5 ¡l che ha luogo , nou folo.quando e ri. trouato nelfaceo della copula, ma anche ía baci, ampleffi , O tarci indecenci; come.con Viualdo , Soula, 82 alcri dice Bonacina ¡bid nm: 9. 8 la aleri cali, che riferifce il medemo Bonacina ¿bi mum. 1. feg9. e Filincio Tom, le TTA!L, 16, 6495 El. q. 9. 14M. 314 pi ro
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