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534 cendo, che non s'efegujícono detce lerrere lenza ll fuo beacplacico ;e contra quelli , che impe- diícono , che 6 faccino gl'inftrumenti, che con- ducono, e feruono per l'efferco di derte Letrero, La terza parte del Canone e contra quelli, che direrca . Oindirerramente proibiícono , ó Anr- bano quelli , che vanoo a Roma á profeguire i loro negozij, O impetrar lectere, ó grazie, acció nonriebiraco, ó non í feruano, neral. gano delle lerrere , O grazie giá otrenutes 6 pres fumono riteneriofho pocere, d ja quel d'alcri derre lercere, in qualuaque modo fa, Grauiílima , 8 agicratiflima e la materia di qucfto Canone ; perche vediamo , che in Spa- gna, e Franciai Conáigli fogliono ritirare al- cunelertere Apottoliche, e che s'2ppella della loro elecuzione, 8: onere a* decci Configli: Co- me (5 faccia quello ¿fe € lecito, ó nó, e mate. ria di longa diíputa , e'non puó riftringerá vel. Ja brenita di queñe compendiofíe Note : Suarez rralaíció ditractar queño ponto, e feguendolo fa lo feo Leandro del Sacramento Tom. 4 Trat, 3. difp. 13. qu. unic. Veda , chi lo defide- ra, fopra queño ponto Bonaciaa Tom. 3» difp, 2. de Cenfur.in Bulla Cena Domini > QUASE, 14» punti. 1.06 feqg, Filiucio Tom. 1. Tra. 16.€ 6. de cenfuris in particulari, cap, 8. quefl. 4. dr feqg. num. 192.€ Cañro Palzo Tom. 6. Tralr, 29. de cenfuris , difp. 3. punt, 14. per totum . 5. XV, Della quartadecima feomunica della Bolla della Cena . PEN Eto della Bolla ; Tte excommunicanmus; | O anatbematizamus omnes, Y fingulos, y qui per fe, vel alios aucioritate propria, ac de facto quormmeumque eXxemptionem , vel aliga rum gratiarum , Ur litterarum Apofolicarum pre. textu ; beneficiales; e decimarum , ac abras canfas Jpiricuales , O fpirienalibus annezas y ab Auditoria bus, (U Commifarijs noftris , alúfque Tudicibus Ecclefiafticis anocaur, ¡llorumque curfum , (7 au- dientiam , ac perfonas, Capitula , Conuentus , Col. legia , canas ipfas profequi volentes impediunt , ac Je de illarum cogutione taMquam Ludices interpo. nunt . Quiue partes Abrices, que illas committi fecerunt , Y faciunt , ad renocandum y Y reuocari faciendum citationes ». Vel imbibitiones , aut alias litteras in cis decretas » aut ad faciendum , vel con. fengiendutó €0s y contra quos tales probibitiones Emanarmot, d cenfuris, O* penis inillis contentis abfolui , per fatum, vel alias compellunt , vel executionena litterarum Apofolicarung , fem execu- torialium proceffuum, e decretorum pradiflorum quomodolibet impediunt , vel fuum ad id fauorem, confilium., aut affenfem praftant, etiam pratextu violentia drobibenda , vel aliarum pratenfionuma fcu eriam donec ipfi ad Nos informandos y Ul din Trattato XX III. Appendice: cunt y fupplicaucrint , aus fupplicari fecerinty nifi Jupplicantes buinfmodi coram Nobis, € Sede Apo: Rolica legittime profequantur , etiamfi tália coma mittentes fuerint Prafidentes Cancellariarnm, Cons filiorum , Parlamentorum , Cancellary , Vicecan- cellari , Confóliari Ordinari , vel Extraordinari quorumcumque Principum Sacularium , etiamjfk ¿mperiali y Regali, Ducali, vel alja quacumque prafulgeant dignitate y aut Arcbiepifcopi, Abbates, Commendatary , fed Vicari fuerine, Nota 14. Sei fortidi períone fono comprele . nella cenfura di quefto Canone . Primo quelli, che de faéto con propria auroritá anocano le caufe fpiricuali, O le annefíe alle (piricuali, de- gli Audicori, e Commifarij della Sede Apofto- ica ;e non lincorrono quelli, che auocano caufe remporali di detri Auditori, 9 Commif. larij; 8c auocarle caufe, non ealtro , Che le- usrieda' Gindici, auzori de quali s'agicano, e tirarle a fe . Secondo, quelli , che impedilco. ño il corío di detre cauíe , S alle períone , Cole legij, Conuenti , O Capitoli, che volenano profeguirlo ma € neccffario, che quello, che ha da incorrere ja quefta cenfura , impediíca decce caufe autoricaciuamente, come Giudice, Auocato , Procuratore, d fimile. Terzo, Pin: corre quello , che come Giudice s'interponea ricouoÍcete decre caufe ; non pero , fe s'interpo- ne lolo come Áuocato , 9 Procaratore . Quar- to ,quelli, che autoricetiuamente conftringo. pole parti Arcrici ('ciog quelli , che fecero cone figoare , e dare al Giudice detce canfe ) a rino- care, O far riuocare le cirazioni, inibizioni ¿0 alere letcere decrerare fopra le caufe riferite. Quinto, quelli, che confiringono derte parci Atcricid fare , che fijao añoluci dalle cenfure quelli, contro de' quali 5 fpedirono derte inis bizioni+ e peró non incorre in quefta cenfura quello , che coa preghi, 6 donacini induce le parti Accrici d fare, che fijoo afoluce derte ceníure ; perche il follicitarle con donatiui, prieghi,o promefe, non € confringere : ne meno l'incorre quello , che conkiringe il Giu. dice , che fulminó la fcomunica , 2d añoluerlo; perche il Teto (olo parla di quello , che con= firinge VAtcore , d parte Attrice, e non di quello, che conftringe il Gindice ; quantun» que fia vero , che quello , che con violenza ob- bliga il Giudice ad afoluerio dalla Ícomunica, incorre ia alcra fcomunica impofta nel Teo Canónico tap. Abfotutionis , vnico de US » QUA Vi, metafue caufa fent, in 6. Seto , lacorrono nella ceníura di queño Canone quelli , che con glue diciaria autoricd impediícono V'efecuzione dele le lettere Apofoliche, procefíi , efecutorie,€ Decreci in qualfiuoglia modo, che l'impedii- cano , O fía non permettendo , che fi ricenano, O pubblichino , ó che s'efeguifcano fecondo il lor tenore , d ia alcra maniera , - Seltende la cenfura di quefto Canone d quel- A ON li,
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