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528 2. part. Treat. 17, nm. 25. Cr fequent. e di quel. Ji , che ricenono , O fauorifcono gli eretici, tratcai nel lnogo citato della 1, pare. num. 4. pag. 38. Circa di quelli, che leggono i l ro libri, fe contengono ercfa , Ó trateano di cole di Re- ligione , non (i potranno leggere, quantuaque iaqueño vi Ga parvica di maceria, come s'e. detto nel Trat. 17. num. 300. Vedafi cold la materia di ricener libri protbiti, num. 269.4 fequent. Se detti libri non contengono ereña, pe crattano di Religione , non 6 proibiíce qui jl poterli leggere : Co'l nome di quelli, che im- primono derti libri , aon folo s'intendono quel- li, che applicano al rmaceriale della Scampa, ma anche quelli,che traícrinono Poriginale , per darlo allo Scampatore, e quelli che correg- gono , 8 i Pacroni dell Víficina , dove (i ftam- pano3 Come dice Filiucio Tom. 1.Trat. 16. sap. 2, num. 46. gli Sciímatici fono quelli , che totalmente s'apparcano dalla loggezione del Sommo Pontefice, non volendo vbbidirlo : E gli witimi,che (í mettono in queño Canone, fobo quelli, che in alcune cofe, quantunque ponin tutro, s'appartano dall'vbbidicoza di Sua Santica . 5: ILL, Della feconda Scomunica della Bolla della Cena . T ERo de!'a Bolla:s Ztem excommunicamns, Ú anathematizamus omnes, Ú fingulos cuinfcumque flatus , gradus , fed conditio= mis fuerint , Vninerfitates weró , Collegia , Y Ca- pitula quocumque nomine nuncupentur , interdicia mus 3 ab ordinationibus , fed mandatis nofris , aut Romanorum Pontificum pro tempore exiftentium, ad vniutrfale futurum Concilium appellantes ; nec non eos, quorum auxilio , vel fauore appellatuma fueritoa Nota 2. Due cenfnre s'impongono ia queño Canone; vna € la Ícomunica maggiore , l'alera € linterderco ¿La Ícomunica contro le períone fingolari , che s'appellerano delle ordinazioni, O comandamenti del Sommo Pontrefice al futu= ro Concilio wniueríale : L'interdetro contro le Comunitd , Che ammetteflero ó precendefíero detra appellazione. Simpone a detee Comunirá Ja cenfura deil'laterdetro , e non della (comu. nica, perché queña: non s'impone alla Comu. pita , ex cap. Romana , de fentent, excommunic. in 6. Incorrono alcresi in quefte cenfure quelli, che danno fauore , ó ajura , acció fi facia detra ap- pellazione ; gia cominciata ; Ica Leander d Sa. £ramento Tom, 4. Traó?, 3u difp. 3. ques. Trattato XVIII. Apendice » 5. 1V. Della terza fcomunica della Bolla della Cena . de Elto della Bolla 7:em excomesunicamas; € anatbematizamus oranes pyratas , Cura Jarios , ac latrunculos maritimos , diftura rentes mare noftrum , precipue d Monte Argenta rio , vfque ad Terrecinam , ac omnes coruns fanton tores , receptatores y defenfores Nota 3. Quelli, che foffero piraci in alcre parci del mare, fuori dell'Affegnaco nella Bolla, non incorrono ia queta ceoíura ; ma bensi quelli, che'l follero in decta parte del mare, ch' € foggetro immediacamente al Sommo Ponte. fice, O mediatamente per ragione di feudo, v.g. il mar Napolitano , quello di Sicilia , Corfica, e Sardegna : e per incorrere ja quefta cenfura, non e neceffario, che i Piraci abbiao fatto qual. che preía;baña , che fcorrano detco mare con quett'animo , fecondo l'opinione piú comunas; quantunque la contraria non fa lenza proba- bilitá , come dice Palao Tom. 6. Trat. 39. de. cenfur.difp. 3. panct. 4 num. $. con Cajecano, Sairo , « alcri; Non fi chiamano Pirati, né ina corrono ia queíta ceofura quelli, che nauigano il mare foggerco á Sua Sancitd , non con animo di predar nauj, né rubare , ma per occafione di hegozio, commercio, d guerra, quantonque accada , che qualche volta , capicando 1'occa. fione, faccino qualche preía ; Sic cum Navarro, Suarez , Toleco , $ alijs Villalobos Tome t. Trat. 17. dific. 20. num. 14: Altresi incorrono ja detca Ícomunica quelli, che ajurano, Ó fas uoriícono ¡ Pirati, come fono i Marinari, Not chieri , Soldati , che vano, per ajutarli, € fmili 5 come infegna Filiucio Tom. 1. Trat. 16. cap. 4. num, 76, 5. Y» Della quarta fcomunica della Bolla della Cena, Efo della Bolla : tem excommnnicamus; T CT anatbematizamus omnes , Ó fingulos, qui Chriftianorura quorumcumque nanibus tempelate , fein tranfuerfum ( ve dici foler ) ¡atan tis y vel quoquomodo nanfragium pais , fine in ipfis nauibus , fiue ex eifdem ciefta mari , vel in littore inuenta , cuinfcumgque generis bona , támin nofir:s Tyrrbeni , Y Adriatici, quam in ceteriscuinfa cumQque maris regionibms, £ littoribas furripuerint; isa vt nec ob quodcumque priuilegiuma , confuetudi. nem , aut longifimi , eriam immemorabilis tempo» is pofJe/fionem., fan alium quemcumque pratextam excufari poffíne . Nota 4. 1! pigliare 1 beni de' Crifiani, che pa.

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