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Della Conf«ffone « Aitent. difput. 5. queft. 23. Taímbarino , Dica- frillo , 8 altri, che cita, enon feguica Moya in felett. Tom. Y- traft, 3 difput. 1. quefl. 3. $. Y. n. 2.5 1qualiinfegnano, eche il Penitente non € obbligato á conf:Ísare il peccato, in modo, che 31 Confefsore pofsa cosofcere , e giudicare, che rabbia commeíso dopo !' vltima confeísione; anzi che puo confeísario in maniera, che il Confeísore lo prenda ptr ptecato della vita paísara. V. g. quelo, che viene a fare vna Confefsione generale , $e há peccati commefsi dopo !' vita confeísione , puó confelsarli alla rifuía tosci afsieme, fenza ditinguere quali fijoo i giá covfrísaci, e quali no. E benché quefa opivione aon mi paja gran cofa icura ; perche quefto farebbe lafciar paí- fare impunici i peccati, € feoza la debita fodis- fazlone , éz iungannare ¡in olrre il Confifsore; rucra volra nel cafo prefenee fi puo molto bene praticare ; e cosi, benche V.S, abbia, e peccati perdonati nelle confefsiovi intermedie ben fatce, é altri mal confefsari, pro dire corri quelli, de guali fi ricorda , fenza difticguere da quelli, che ha derso nelle confeísioni buone, quelli, che há confeísato nelle carciuc, e facrileghe , per clsere moralmente difficulcofifsimo andare con maggior chiarezza, e diftinzione in fimil cafo. 15. C.Hormi dica: quanto tempo €, che glié fucceflo quefto toccamento Con lua So» rella? P. Padre, che pofío io ora fapere quanto tempo ña, C. Non s'a/Bliga, che facilmente s'aggíulte» rá il curro: qual'erd aucrá adello V.S. P. Aucró vicino á quaranta due anni. C. Benes fieche, le quando V.S. cade in queño peccato , aueua dodeci anni, 8 ora ne há quarantadue , fono trent ani, che 1' hd commeilo , C. Quante volre anno fuole V.S, confel- farhi ? P. Nel privcipio mi foleuo confefiare due, ó tre volre anno, edi poi quattro, 8z alle volte cinque . C. Porra ricordarfi del tempo , nel quale (1 covfeffava due , O tre volte ) anno , € quanto quello , nel quale li confeflava quetero , Ó cia- que ? pa P. Mi pare, che i primi ventanol mi Con» fefíano le due, O tre volte dere,8 in queñi dieci vlrimi le quatero , O cinque » , C. Potrá ricordarfi, fe nerprimi venc'20n1 fijuo piú le volte, che s'é confefíaro due, che quelle ,ches'e confefaro trez el piú s'e con» fefiato quarrro , che cinque vol asgli vicimi dieci? P. Padre, non mi fará facile . C. Non imporra ; perche farto vn prudento computo , nc'primi vent'aovi lara confciflara net ena cinquanciaa di volze , X alrretanie ne dicci 33 vicimi',' poco piú O meno; chein tutro fono cento conteflioni in circa , e sfalcarene quelle otro, che furoño buone , per aner lafciaro pet mera fcordaa23 if peccaro , le confe Moni carri- ue , e facrileghe faranno nouzara dus: Saccu- ía di nouanradus facrilegij, che há farro in que. fte confeffioni, e di altrereanti, che hd com- meo in 92.Comunioni facre la quefto tempo, comunicandofií indegnamente, per non eri conf:fsira bene? P. Padre si-, dirurto queño m'accufo, 16. C.Mi dica « quelle orto confeflionibuo- ne, che há faro, furono acl tempo della Paíqua ? P. Si Padre, in dne anni, che mi fon con. feísaro , hó farso queñte otro confellioni, fen- za ricordarmidel peccaro neltempo della Paf- qua. C. Adunque gli altri anni non há compico al prececto della Chicfa , chs comanda la con- fefñione, e la comunione annuale ; aduaque ia ciafcheduno di quelti anni nel cempo della Par qua há commeíso quatrro peccaci mortali, due facrilegij per la confeífione, e comunione ¡lle- cica, 8 altri due peccaci contro la vireú della R+ligione ia non compire al precerto della con- fellione , e comunion:,e cosifiaccofa, che ia 28.aani non há compito a! precezio della con fefsione , e comunione t P. Padre si, diturro m'acculo , 17. C.Eftara V.S, inferma , e di modo a2g- grauaca, chele fia flaco ordinaro , che s'armi de” SS, Sacramentiz oO há corío fomigliante pe- ricolo di morte io quelto tempo? perché ¡ms fimile occalione vi e anco prececto di confel- faríi,e conaunicar; e non conf:fsindofi, ne comunicandofí bene, (í commerzono due prc caci morrali contro quelto pricetto; quantun- que mi períuada , che la Gente ro!gare (1 fcu. faza da queñi peccati di non compire alla Chis. fa ¿perche penía ,chz co") confefsarfi ,e comu. nicaríi fodisfaccino , benche A confeísino , e comunichino male, P. Padre, non ho aunto iefirmica , ne peri- colo alcuno di morte da muero dl rempo, nel quale hó riceunto i SS. Sacramnenti. C. Há riceuuro in quetto tempo qualchs Sacramento de' vivi, come farebbe , la Con£r- sdazione , 1" Ordioe , H Macrimonio , 8rc. ; per- chee lacrilegio riceuere lo peccato mortale al- cuno di qu: tti Sacramenti. P. Padreno. C. Se non aueíse aubto occafone di cof. dame, ne io Vaucísi inrerrogata , aut. rebbe confefsato adeíso quefto peccaro, 0 pt re era diípofta di tacerlo in queña ,8cinalire confelsioni? Pp. Padre poco pofso fperarlo; perche;quan- tuoque aucuo fempre nel” animo d'andarmene a qualche Conuento , €lá romitare il mio prc- k CAto, o * Dm sa mo
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