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Propofzione XX XV IT. Condanhata <=" ¿clla Dotrripa Crífiana , alle Confraternicá della Sanciflima Trivitá,e Redenzione de'Schia- ni, del Nome di Dio, del Rofario , di-Nofira Signora della Mercede, e Redenzione de'Schiz. uidi Noftra Signora del' Carmine, della Cin» cura di S. Agoflino, e Santa Monica , fia- ché fi riconpícano dalla medema Congrega- zÍ0ne . $. 8. Dichiara alcresi, che l'indulgenze dele le Srazioni di Roma , che alcune volce per fin. golar bentficio fi fono concefie, O ( concedel. fero per lauuenire qualche volta da' Romaoi Ponteficiad alceni Luoghi, Ordivi , o Perfo. ne, che fi poforo folamente guadagnare Í gior- ni delle Stazicoi, che s'aflegnano nel Mefale Romano . 5. 9. E fmalmenre dichiara , che Pindulgen- za plenaria concefa a que!li, che in giorni de. cerminari vifiteranoo la Chicía , O faranno al. era opera pia ,non la guadagnano , ne coníe- guiícono pia, che vna volea i! giorno . E' riferito tutto 51 derro a Sua Santicd P'ap- pronó , e comando , che s' offeruafiz inuio» labilmente : Dar, ju Roma a 7. Marzo del 1678. Aloyfius Card. Homodeus , Loco «Pb Sigilli, Michac! Angelus Riccius , Secretar. 340. Vefto Decreto dichiara , 8 efpo= ne per tucie le fue parei il Padre Diaz nello Specchio Serzfico vbi fupra num, 10. (7 fequenti. 8e il Padre Lumbier fpiega slcune claofole del num. 985. Ur fequente io anche , per Íchivare la proliflica , folo toc- cherd alcune cofe , ch'hanno anche qualche di- ficoltá : 8 aunereo primieramente , Che ; per. che fijao dichiarate per nulle, O finte 'indul- ginze, che fi dicena efer conceífe ad slcune Orazioni, granidi Corone , Medaglie, d Cro- ci, non per quefto fi proibifcono dette Croci, Medaglie , Corone, 0 Orazioni, eccerto due di quefe ,che fi riferifcono nel $. 3. che fono: O Palio magna, ( Ane gratia plena , (ca ( la prima non approva, la feconda proibifce la Sacra Congregazione ) cutre le alcre Orazioni ponao recitarfi , e lará meritorio , e giouenole 1! recicarle: v.g. 'Orazione della Santa Sindone, « altre. Auuerto per fecondo , che alcunt del? i0dulgenze riferite nel Decreto , fidichiarzno per hare, per ricrouarú efier nulla la concefBo- ne del Pontefice, che diceua Pareva concefle; pero, fe íi ritronafíe efer vero che altro Pon- tefice ( quale non'mentova il Decreto ) l'auefte conceíte ,e non fofle finico il tempo della loro concefllone, non fono riuocate, ne faranno nula in virtu di queño Decrero della Sacra 513 Cougregazione . ; 241. Circa del $. 8. G puoó ritrouare qualche 'difficolea, fe vi 6 dichiari”,: che , per il prinile. glo della Bolla della Santa” Cruciata, noo ú guadagaino cueci i giorni, vifitando ciaque Altari, Finduigenze delle Srazioni di Roma ; 6 fe lolo fi ponno guadagaare ia queigiorai, o” quili nel Meffale Romano fi dice ederni der e Srazioniin Roma ? Per la di cui (piegazions Á noti, che nella Bolla d:lla Cruciara (i croua vna claofola del tenor feguente: Fiem concede a quelli , che ne giorni di Quarefima, Í altri giorni dell'anno , ne' quali fono Stazioni in Roma, viliteranmo cinque Chiefe, d cinque Altariz e fe non vi foffero einque Chiefa , d cinque Altari , cin que volte una Ch efa, o us? Altare, e cold faranno orazione diuotamente , per U'unione , e vittoria fu- desta, che guadagnino , e confeguifeano tutto l'in» dulgenze , che guadaguano , e confeguifcono quelli, che perfonalmente vifiteranno le Chiefe della Cistd di Roma, Ur extramuros di effa , e come le quidan gnerebbono , fe perfonalmente vifitaffero le deste Chiefe. Neri per fecondo, che 'lndulgeoza delle Scazioni di Roma e plenaria ¿come con Lopez, Rodriguez, de aleri, che cita, prona Msodoin Bul. difp. 30. cap. 1.nam. 2, Noriá per terzo, che cueti i gioral dellanno fono Stazioniin Roma, come confta dalle parole, che al fac della Bolla ha ordinaco imprima. no il Comimifiario della Cruciara , che fono le feguenti: E tutri eli “aleri giorn: dell' anno [3 gua» daghano l'indulgenze s che fono in Roma, per efJer im us effa ogni giorno Staziomis E quancunque non fia cerco, che J'iadulgenza delle Srazioni, fuori de*giorni legnati nel Mefale, Ga plena- ria : peró molco gravi Autori fono di fentimen. to, che cuctii giorni vifia indulgenza plenaria concefía alle Seazioni di Roma; come fi puó vedere nel Padre Moya nclle fue Selet, Tom. 2. ad Traét. 3. difp. 4. queft. 9. mum. 2. Queño fuppotto , fon di fentimento, che nel decro $, 8. non fi dichiari, che in viccú delia Bolla non fi poífino guadagnare eutcii giornile Srazioni di Roma: e lo prouo, perche nella Bolla fi con. cede , che curtii giorni, che faranno Stazioai in Roma, fi guadaguano y vilicando cinque Alcari, Pindulgenze di derre Srazioni, come conta dalle parole. riferice della Bolla + Sed (ic et ,checúrrió giorai deil'anno fono Srazioai in Roma, come coníta dalla claoíola, che nuos uamente li mece al ñas della Bolla + Aduaqu: tueci i giorni: dell'uano,: vificando cinque Ab tari, fi guadagnano Piodulgenze delle Scazio- ni di Roma : € efendo fentimento di grauiíf mi Antori, che tueti i giorni dellanno € concella indalgenza plenaria alle Seazioai di Roma, ne ficgue, che tucri 4 giorai i pocrá guadigaare indulgenza plecaria ía vircu dolia Bola , vilo. taodo ¡i ciaque Alcari . Dorcrina , Che fará di molto fallieno a” Covfciori, psr Don Caricas Ta

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