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508 toccanci alla macerjas la ragione di turco il derro € ; perche , quantunque in quefti ca oc- corrano dus precstri, pon comandano peró due difintiacri indiniduj, ma vo folo coman- dato con diperí riroli:Adonque con yna Nica, yn diginno , vn'Víficio ponpo fod:sizrli Je Jeg- gine'caf qui riferici, : Propobizione XXX VI, Condannara , 1 Regolari ponno velerfi nel Foro della cofcien» Za de' loro primilegii , «be fono efpreffa” mente rivocat per il Concilio di Trento a 210. Vppongo primieramente , che tutti j Regolari fono obbligari offervare j Decreri, e difpofizioni del Santo Concilio di Trenrp , come il medemo Concilio comanda nella Sef/. 25, cap. 325 Suppongo per fecondo, che ananti il Conci- lio di Trento godsnano i Regolarialcuni pri- vilegij conce dalla Sedia Apofolica, iquali furono rivecari dal derco Concilio . - 224 Suppongo per-terzo , Cheii Concilio di Trento io alcune parti, non (olo difpole co- Ía alcuna contraria a quelo, che iRegolari aucuano per privilegio, ma aoche aggiuníe claofola derogaroria , dicendo : Non obftautibus quibufcumque priuegús , conceffionibrs , praferip- nionibus , confuerudinibus , faculratibus , Tc. e in alere parti, quaccunque il Concilio difpofe il concrario , non aggiyale pero claofola deroga- toria de' privilegij. -. Seppongo per quarto, chejpriuilegij , che concede la Sedia Apoltolica , alcuni fono fcric- ti, 8 aicii Oracoli di viva voce: gli fcrítci fo- no quelli , che fi concedono nelle Bo!le , Breui, O coía fimile ; gli Oracoli di viva voce, fono quellí, che ín voce coucede il Sommo Pon:e. fice . - 232. Dico primieramente , che i Regolari nan ponno valeríi nel Foro della cofeienza de loro priuilegij, che elpreflamente rinoco il Con. cilio di Trento , Y il dire il conrrario € quello, che fi condanna ín quefta propofizione 36. e contagione, perché i Regolari fono obbiigati ad vbbidire ,e foggerrarfi a' Decreci del Coa. cilio Tridentino: Adunque, auendo il Conci. lio riuocato efprelamente alconi privilegij de Regolari, non potranno valeríene nej Foro del. la coícienza . 233. Dico per fccondo , che non fi condan. na, CheiKegolari poílino valer di quei pri- uilegiz in quello , chis il Concilio diipole ¡l con» 113110 ma Íenza claoíola rinogaroria di cali privilegijs Eumbier Tom. 2. num. 794. Torre- cilla fopra quefa propofizione num. 3. ls ragione e, perche la propotizione condannara dicena, che potepano ju colcicaza i Regojari valerú de” loro prinilegij riuocaci cfpreidaspenee dal Trattato XV I1..Spiego delle Propofiz. cond. da Alefandro Y 1 E. Concilio: Sedficeft, chela noltra .couclufas pe non dice, che polino i Regolari ptí Foro della coícienza valer de'loro priuilegij tivo» cari cípre Jamente dal Concilio , má che poíli. valerí di quelli, conera de' quali non y'e clao. foia efprefia rinocaroria , quabtunque ¡l Con. cilio diípopga il contrario: Adunque non fi coudanna il dire, che i Regolari poílino ya. Jerfi de” loro priuilegij, non effeadoni elaofola cIpreda derogatoria di cali priuilegij, quancun- que il Concilio difponga il contrario a'decri privilegij. Dificil 224 Da qui sioferiíce , che non fi condan. na Popinione di Enriquez, Rodriguez , Sairo, gc altri, che cica; ce (liegue Bonacina Tom. de difp.2. de Excoma extra Bul. Cena, quel, 8, punto 14. 14m. 113 che per il Concilio di Tren. to non Kripoca il privilegio, che iRegolari hanno di celebrare, € ammercere i Secolari ag! Víbicij Dinioi ia tempo d'larerderro y pera ché ¡] Concilio , quantunque nella Sef), 25. capo 32, Comandi, che i Regolari olleruino gl'iotera detrá , non mette peró claolola derogacoria de' priuilegij de Regolari : Arqui , quando ¡il Cona cilio pon mete ciaofola derogatoria , pomo i Regolari valerá de'lor prinilegi;, quantunque il Concilio difponga il concrario ad efñi:Adua» que 8rc. 225. Sinferifec per fecondo , che ne meno fi condanoa Popinione di Portel , Villalobos, él aleri , che allega Barbola. fopra il Concilio in Seff. 23. cap. 8. de Reform, nun. 4. Rodriguez, éX alcri,che cita, e fegue Diana part. 3. Trato 2. refol. 315 che dicono , che i Regolari ponno lo virea de” lor privilegij effcr* ordinari da' Vel- coui fuori delle Tempora, in qualinoglia Do» menicd, Ó gioroo feltivo : la ragione e , perche, quantunque il Concilio Tridentino nella Self. 23. cap. 8. Affegni le Tempora , e giorni ne” quali hanno da riceunerfi gli Ordini , aoa merce pero claolola derogatoria de'prinilegij de Re- golari : Adunque potranno efer'ordinari ia vircú de'lor privilegij fuori de'cempi ordinatí dal Concilio in qualauoglia giorno di Dome» nica, O feftino ¿Valero , perche in queña con- danoszione no á parla de'privilegij concell doppo del Concilio di Treaco ye queño priui» legio y del quale qui parlo, € polteriore al Concilio ,e lo concede a Keligiofi Minori Cies mente Octavo , come dice Rodriguez Tom. 3. quaft. Regul. queft. 23. art. 54 Adunque i Rego» lari Mendicanti, e quelli, che godono de'loro priujlegij yPotranno eerrordivari in qualíuo. glia Domenica , 0 io giorno feftino; fic Bar- bola loco citata y 7 part. 2. de poteft. Epifcop. al= leg. 17.num. 6. ' 228 Sinferilce per terzo , che né menofi covdaona Popinione di Rodriguez, e Villala: bos, che cira ,c giudica probabile Caftro Pa- 120 part. 4. Trate 27. difpo VNiCe PONL+. LY. 14%, 1348
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