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Propofizione XX V . Condannats » le fi riferuajl calo 'con queñe parole + .Quello, che commetterd peccato contro natura , MEggior. mente con befie ; come e con quee hee parole nel Veícouaco di Pampalona nel caílo 25.5 ¡ne cenderá rilernarí la polluzione , lodomia . € beftialicd ; come lo motai nella 1. part di queña Prat. nel Trat. 11. Appendice , eafo 25. Nota 25» p4g. 267.Quantunque il R.P.Fr. Emaaucit del. la Concezione nel [uo Trat. de Penit, difp. 6, quef. 13.nuam. 3879 880. c> fequent, giudichi per piñ probabile opinione la Ínba, nella quale dice , che ¡o queño calo non Á rilerua la polla- zione volontaria, € efieriormente procuraca; perche di quella , che lolo procede dal praíere, O dilerrazjone interna voloararia , conuienes con me vel num. 385.che non e rifernata ; Ho gid impugnara la docrrina di decco Padre nel Juogo citrato, e per quefto pon mi prattengo a refurarla qui di nuono , Propofizlone XX V. Condannata, 2uello, che ha aunto copula con liber, fodisfa al E precerto della confefsione , dicendo , bd com» mejJo con vna libera graue peccato contro la caftita , fenza fpiegare la copula 157. Ico primierameute , che queilo, DD che ha copula con Donna libe- ra, non fodisía al precerco dell” jotegrica della contefone , dicenda , comaií £ou libera peccaro grave contro la cafticd , ma che e cbbligaco a [piegare la copula ; «e il con= trario e quello , che fi condanna in quefta pro- poñzione 25. la regione e, perche , quantun» que l'aceo incerno, de eÑerno confticuifcano vn peccaco in numero ¿pero ció non oftante quel» lo, che peccó slieriormence, von fodisfa alía -confelllone dicendo l'atro interno , e nón Ípie- ganado l'efterno, come afferma la comune Teo- logia + Adunque non fodisfa ne meno alla con» feflione quello , che ha aunto copula , con di- re Íolo,che ha commelo con foluta peccato grave conere la cafticd; Si proua la coofeguen- za 5 perche il commetrere peccaro con folura controla caftirá, puo efere coll'atco Ínrerno del deiderio; Adpoque dicendo folo, che s € commeño peccaro cum foluca , non 6 fpiegava Vatto efterno ¿ lmó , anche fe diccado, ha commefo grave peccaro contro la caftica cum foluta , fi lpicgaticro raátus, oícula , ample» 3us, queño noo bafterebbe, fe vi 48 copula, ma aleresi deue queña Ípicegará , per fodista- 1c al precetro dellincegrica della confeffone « 158. Dico per fecondo , che non fi condan- na Popioiong, che riferij vel Dialogo part. Le T rat. Ó. 64D» 3, nun, 13» Pag 93. Che irarcian. «tecedenci, e ipileguenti alla copula , 000 € Ne» eciario fpiegarii aslla confefíione , ma che det- tá la copula(i dicono baftancemen:e el cast; 495 Se non incafo,chei fufeguentl alla copula 6 faceffero con animo di riperterel'accedo, che allora farebbe peccato il aon (piegarli : Nd meno fi condanna l'opioione di Moya nelle fue Seles, Tom. 1. Trat. 3. difp. 2. quel, 3. 1UAS. Bo doue dice , eche quello, che ha auuto cari coa Donaa feaz'animo della copula al priacipia:, le Íubito ne leguiía copula , non e neceñario fpite gare nella confeíliove quei tacri , ma che refa- no Ípiegaci coofedace la copula + la ragione di non eder coodannaca e, perche la propolizione soudanosta dicena ¿ che efeudoui copula non era occeflario Ípiegarla : Acqui, quefte opi. nioni dicono, che la copula deue (piegarú» Aduoque pon refaoo condangate queñe opi- pjoni. 159. Dico per terzo , che nd meno í con= danna l' opiwooe di Azotio, 8: aleri,apud Leandrum de Sacram, part. 1. Trad. 5. difp. 8, 5 3, quel. 30. che. dice, che il Carcolíco, che peccó con Douna Genrile ,d infedele non bar- tezzaca , non ha bitogoo di [pirgare nella con. fellione la circoltaoza di hon effer barcezzara la Donna; U che, quantunque ftimi non ña condannato ,noa mi par vero , mé vj afíento, ma beosi al contrario; quaie giudicó per pid probabile Leandro ¡bi. Né G condanoa l'opi- njone , che ticas per probabile il medemo Lean» dro ¡bi quel. 59. che quello, che ha auuto Co. paula con quaiche Donoa morta , fodisfa alla confe flione dicendo , che ha auaco polluzione; il che añeriíco anche Diana part. 9. Trat. 9. re- fol. 1. Né tampoco fi condanna l'opinioue , che dice, che quello , che occafionalicter ha auuto copula con Doona , che dormiva , non com- mette peccaco di ratro formaliter; Leandro ¡bi queft. 60. quantunque, fe la Donna e marica- ta, lará adulcerio , (e Vergine ftupro , 8:c. Non fono condannate quefte opiajoni, perche fono alce diveríe dal calo della propofizicac 35, che qui 6 condanoa, 469. Dico per quarto , che ne meno fi con. danna l'opinione , che dice, che quello , che ha auuro baci, non ha bifogao di Ípiegare nella confcilione ia qual parce li diede: Quia lies fine in pudendis omnia ofcula funt ciufdem [peciei. Diana part. 3» Trat, 4. refol. 225. fines Ne condauna lopinione, che dice, che gli Spofi de fururo, che hanno accegio con alcra períona, nos hanao bilogao di fpiegare aella confefño- ne la circoftanza de* Sponfaliz Enriquez lib.1 Za cap. 13. num. 4. Né meno fi condanna l'opinio. ne, che dice, che quello, che ha copula con Vergias ,coníencendo efía fenza violenza., aon commetce fupro formale , ne ha bilogno di di- chiarare nella confeflione la circoftanza della virginica , ma che baña dire , babui copulam cum Jelura ; lecondo quello , che bo decto di fopra part. 1. Trate 6, cap. 4. num. 23- Paz. 93. Ne meno G condapna lopinione di Zanárdo part, l. yw
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