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Propofiziome XX I.Condanuata : 22 períona ; €: il dire il contrario ,e oggiim-. probabile , fallo , e fcandalefo , e come tale condannato ¿e con molta ragione; perche le azioni perfonali son ponno fodisfará per terza períona : Sed fic ef, che il recirareil Diuiao Víficio e azione períonale : Adunque non puo fodisfare per terza períona il Beneficiaco, 6 quello , che ba Capellania collativa , quantua- que ña oceupato ne” Andij, Ga nelle Vninerficá, ó in caía propria , 135. Dico per fecondo ; tutre le volte, che il Beneficiaro e Ícufaro legitrimamente dall'ob- bligo di recitare ' Vfficio Divino perinfermica, o alero giuto impedimento , non opererá con. rro quefto Decreto d'Alefñandro Vil quantun- gue non reciti per fe, ag per altri : la ragione e, perche la propofizione condannara diceua, che lo ftudio era cauía bafante , acció il Beneficia- to lafciafle di recicare * Víficio Dinino per le ftefo ; 8 io non dico quefto, ma che none obbligaco a recicare , occorrendo legiccimo im- pedimento: E cosi usa (i condanoa il dire, che e [cuíaco dal recicare quello , che ha da leg. gere controueríe: Ec iConfelfori, e Predica- tori, che non ponno lafciare la predica, oe confeflioni, ne differirle ad ¿lero tempo: tic Torrecilla nelle Confult. Trat. 4. Confult. 10. », 18.4 20. Né meno fi condanna l'opinione, che dice , che nelle Religioni puo il fuo Prejaco per cauía dello fudio commurare a' Leccori ' Víicio Divino in Íerte Salmi, Serte Parer Nofter, e due Credo y Torreciila ibid. num. 27» 136. Dico per terzo , ehe, quantunque paja, che nella propofizione condaonata non í parla $91 ma fe il debico e períenale ,B0n $ fodisferá la gutlo modo; e ceme il debiso di recicare il Bi- niuo Víficio € perfonale; da quie; che aca fodisfa , ad libera dallobbiigo.della refticuzio- ns, quantunque Ñ recici per. rerza períona » Propobizione XX[I, Cendannata » Noné contro la giuÑizia , mon dare gratis iBenes ficij Ecclealtici y perche quello , che da detsi Benefcij , inseruenemdoni ¡l danaro non l'ef- ge, perchbe da il Bensficio , ma per l'emo= | temporale , che non era obbligato aTE y 137. Vppongo primieramente, cheil Be- oeficio Ecclehaf,co y Ef lusperpe- tuum perc:piendi frutas ex bouis Becle- fiaflicis , 0b aliguod “Oficium Spirituale aubtoritate Ecclefiz conftisutum 3 di modo che nel Beneficio Ecclefizñico (1 :couliderano tre cofe; La prima, Pobbligo, che il Beneficiaco ha á qualche fun. zione, 6 miniltero Spirjenale ; la feconda il dricto,che ha di ricenere ¡ frucci da' beni lic» clehafticise le crza, i medemi frucci e beni Ecclefialtici3quefti fono cole mere temporali, e cosi puo riceuerf prezzo per ell fenza peccas to di Simonia + per il dricco Spiricuale del Bene= ficio, le (1 riceue cola cemporale, fará Simo» pia ex jure Diuino ; € le Griceue per il dritre di riceuere ¿beni Eccleñaltici, lo fará ex iure bue 194nñ0 , 138. Suppongo per fecondo , che il Benefi- cio vno e Curato , e l'alcro femplice a li Curaco e,quello , che ha annsfio il carico dell'aaime « il dell'obbligo di refticuire i frurti, che incorreil eafemplice e quello, che nou ha anneño que: Beneficiaro , O Capellano , che per ftudiare non recita per (e feo, ma fa recitare da alcrá :poi- che la propofizione Condannata diceua , che quefio rale fodisfa al fuo obbligo + il eche puó intenderá ,che né peccava, ne era obbligato arefticuire;e pud condannarí folo io quanto á dire ,ehe non peccana, e non lo quanto, che pon fofie obbligaro a refticuire; Fa peró da diri, che il Bencficiato , che per cauía de (ta. dij recita per alcri, noo lolo pecca , ma che an- che e obbligato a refticuire i£ruccis la ragione e ,perche fono confeguenti il dire, il Bencfi- ciaco pecca non recicando: Adunque il Bene- ficiato e obbligato á reflicuire 'ifeuecis Subío- mo: Sed fic et, che il Bencficiaco, che per cavía de' fiudij fa recictare da altri , € certo, che pecca: Adunque anco fará cerco , che e obbli- gato a refticuice. Dices: Quello , che ha vndebico , ne refta libero , fe alcriin fuo luogo fodisfa al credicore: Adunque fe il debiro, che ha il Beneficiaco di recitare , lo fodisfa alcri per lui, refterá libero dalla reflituzione. Riípondo, che, fe il debito ereale , f potrá fodisfare per vn'alro terzo; ¿Onere, ma quello di dire 'Ore Canoniche , cele. brar'alcune Mefle , 9 afíiftere al Coro, fecondo la fondazione di tal Beneficio. Anche pué il B:nchicio eller fimpliciter Titolare ¿€ quello, che fida in titolo perpetuo , non pró toglierí feoza grauc cauía + O puó efere manuales, aduurara , Che puó togliere il Padrone,O Pres laro . 139. Suppongo per cerzo , che il B:nta ficio puó acquiftarú per preleocazione , elezzjo» ne, collazione, o reigoazione ; Quando il Pa. drouc prelenta qualche períona per il Bencá- cio, il modo co'! quale doppo il Superiore lo conferiíce, G chiama infticuzione + quando ik Beneficio Á da per elczzione , A chiama confir» mazziooc il modo, co'l quale il Superiore vi concorre ; e quando apparciene al Velcono , 0 Prelaro EccleñaÑico dar il Beneficio , feoza che preceda prefentazione , O elezzione , il mo- do, co'! quale lo conferifce , fi chiama co!ia- zione . Permurazione € , quando vn Beneficio, G da per vo'altro., con aucoricd del Superiore legiccimo + e refignazionz e, quando con auto- ricá del Snperiore fi cede il Beneficio a -£auor d'altra perfona. — Qyg a Dico,
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