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== += 20. ai 67 mm gr. y A > , = 3 e A as 490 Trattato XV 11.Spiegodell: Propofiz: cond.da Aleffandro Y 11, fituire cueri j fineci per integrusm , ma folo quel- Jj che torrifpondono all Víficio Divino , s£.l. cati quelti y che corrifpondono alle altre fati- che , efercizij, Se oneri, che ha il Bencácios co- medió nel Tra. 13. citatoy cap. 3.n8M. 57. € 14m. 69. pag. 313, Suppongo per quarto, che il Beneficiaco, che non dice 1 Víficio ne' primi fei mes , doppo la pofíefione pacifica del Beneficio, quantun- que pecchi morralmente , non é pero cbbligaco areftituire. 130: Dico primieramente , che il Beneficia. to, che per Pemmiflione dell'Ore Canoniche ha obbligo di reÑituire ifrucri,dene farlo avao» tila fentenza declaratoria del Giudice; cioé, fenza , che lia necefíario , che il Gindice dichia. ri, che ha obbligo di teÑicuire : e 'opinione contraria e il cafo condannato in queña pro. pofizione 20. Ete la ragione , perche ii Bent. ficiaro traícuraco mel recitare l' Víficio, ipfo foto contrae quefl'obbligo; e quancunques concedeffimo , che queño fofíe pena della fua colpa , non € peró di quelle pene cinili, che, 0 ron ligano. in cofcienza , 9 hanoo bifogno d:l. la feotenza per efeguir, ma fará pena, che Jifefo colpeuole deus cleguite per fe Meño: Aduuque dic. L'alero , perché le fofie peceflaria la fenrenza declaratoria del Giudice, mol. mi Beneficiaci,che non recirano Y fficio , la. rubbero Icufari dall'obbligo di refticuire + per- ché molti lo fanno ránto oOccultamente, che il Giudice non puo faperlo: Arqui, pon fapea, dolo il Giudice) non pue darfentenza decla- ratoria dell*obbligo di reflicuires Adunque, fe queña lensenza declaratoria fofíe neceÑaria, molti Beneficiarj , che non recitano I'Vífcio, . farebbero Ícufati dall' obbligo di refiimires3 Adunque deve dirfi, che fenza effernecedaria fentenza declaratoria del Gindice, e il Bruefio ciato cbbligato á refijnire ifructi, a propor- zjone d. quello , che non retica ; n 131. Dico-per fecondo, che non fi condan. na I' opivione , Che giudica probabile: Diana part. 2. Trat. 12. refol: 35. ohie dice, che Pob- bligo di reftituire per 1'ommiilione dell V fficio Divino , non naíce dalla virid della gilofizia, má della Religione, 8: Ybbidienza ; perche fe naícefe dalla giuftizia, on potrebbe efiere (cu. lato dal reflicuire il Beneficiato, che tralaícia 'Véficio Diuino ne” primi fei efi doppo la poficfiione del Beneficio: Ma ( quidquid fit de bor) fi prova , the non e condannata quefa opi. nionc ; perche la propolizione condannara cu. fava dall'obbligo di refticuire auanci la fencen- za declaratoria del Giudice ; Acqui queña opi» nione non [cufa dall'obbligo di refticaire ausa» ti la fenrenza del Gindice, ma parla della ra. dice, dalla quále procede l'obbligo di reftitui. fe: Adunque quefa opiniones non reía con. dennara. > ' 132. Dico per terzo , che, quantungue 009 6 condaani qui l'epinione , che dice . che il Be, neficiato , che rn giorno , 6 due , O beuche figa no otre giorni nell' anno , Jalcia di recicáre l'Víficio Dinino,non e obbiigato á reftieuice, perche queñta opicione, ve fater , e diuerías dalla condannata; ma cal fentenza giudica ,e con ragione , improbabile Torrecilla nelle fue Cowfult. Tras. q. Confule. 10.1 42. in finé, Con Cairo Palao,8% alii; perche la Bolla di Pio Y, conKituilce , £: afiegna quello fi denereñi. tuire per Pommiffione di cialcun giorno, ge 20c0 di ciafchun'Ora, che fi lafcia di recicares Adunque, efendo queño cosi, non puó aucr luogo il dire, che íl Beneficiato, che fenza canía legitima laícia di ricicare alcuno ,ó al cuni giorni pell' anno , li Ícuía dall'obbligo di refticnire quello , che corrifponde all'ommillio. ne di quello , 9 quelli giorni, Né meno í condanna l'opinione , che puó vederíi io Diana part, 9. Trat.3. refol. 67. che dice, che quello, che recica 'Víficio Divino nelPidioma volgare, quaneyngue pecchji gra. hemente, pero fodisía , e confeguentemente noa ha obbligo di refticuire, perche l'opinione condaonaca paría di quello , che non recita ,e quelta non parla di quefto ; ma di quello , che recica in idioma volgare , il che e cofa molta diferente: Turco il reto, che Á puó defides rare per quelta materia del!'Ore Canooiche, relta gid derro di fopra nel Trat. 12. CAP. 3 CAE, Propofizione XX[. Coodannsta , «Quello , che ba Capellania collatina , 9 alsro quals fenoglia Beneficio Ecclefiaftico y fe artende e! Study , fodisfa al fuo pbbligo , fe vn'altro.r0s cita per lui lF ficio , 00? cina fi diliagua dalla noo collaciua, t O legara in quefto, che quella s'n- ficuiíce con aucoricd del Giudice,e porra feco Pobbligo di dire 'V ficio Diuiao ; e la non col- Jos pe legata., s' inftiruiíce fenza aucorird eI'Ordinario , £ noa porra feco l'obbligo di dire! Víficio Diuino.. y Pal LA po Suppongo per. fecondo , che. vi fono alcuoi oneri were períonali, € alcri non perfonali ¿1 meri perfomali fono quelli, che haano da fo» disfará ia propria períona, e on penao faríi per alero terzo come il digiuno , 'vdir MeÑa, il confeflari , comunicará, recicare dec. [ non prefonali fono quelli,che ponuo farfi per alero terzo come jl dar limolina, il celebrar Medes Xc. 134. Dico primieramence, che il Beneficia» to oceupato ne'Srudij non fadisfa all'obbliga dell Y ficio Diuiao, taccadolo recicare per £ér1 ' za 133» S Vppongo ,che la Capellania colla.
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