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Capitolo V 11. De* Mercanti. fe, fpecialmente delle lane il cb: fi fa ia queñto modo: delfidera vn mercante di far vn'impiego a lane, e s'accorda co'Pañori, di pagar loro tanti pefi di lana ocro, 0 dieci mef avanti che fi raccolga ; e gli paga Íubito , reftando obb!i. gaco il Paftore a dar di poia fuo tempo la la- na : Se precilamente per pagare aoriciparamen- rele lane, A compraíitro per meno di quello, che vagliono, farcbbe contrarco iogiuíto, co» me dice Villalobos fupra diffic. 7. num. 3 2a3 Peró puo ginftificará con alcune delle ragioni , che diró. 43- Midica , correna V.S. pericolo di pera dere il (vo danaro , ó di non auere di poi le la. ne ¿ Perche per cauía di queño pericolo , pote- La comprare per canto meno , quanto (i eñi- ma£e il pericolo, P. Padre, poco , o niun pericolo v'é di que. fo; perche fono períone fedeli quelle, colle guali fo quefti contrac:i.. C. Cela a V.S. alcun lucro, per dar antici- pato queño danaro ¿ perché anche il lucro cel- lante € di prezz0 efimabile, e titolo giufto , per potcre, per cauía d'eo , vendere pin caro, € comprare a pid buon mercato , P. Niun lucro m'e ceffazo per quelta cavía; perche aucuo aliro danaro per i mici impiegti, enegozij. Co. Si ritrovanzno molti, che vendeffero le lane , O mercanzic , riceuendo anticipaca la piga? P. Si Padre : C. E v erano molti , che comprafítro , cundo anticiparemente il danaro del paga- mento ? P. Padre nó, anzipochi. C. Vno de'titoli, per iquali le cole vaglio- no meno, €, per l'abbondanza de' vendicori, € paucicá decompratori; ficche efendo molci quei, che vendeuano je lane , O mercanzie , per ricenere il danaro , e paga acticipata , e pochi, che le compraflero á quefto modo ; per queíto titolo, € via pare li pola ginfificare il com- prare d piú buon parco le lane, e mercanaie, anticipandone la paga : Vide Cafpeofem Tom, 1. lib. 3. Parte 5. Trat. 2. doc. 7. Villalobos fue pra num. 13. Ció mon ollaute io queño cafo delle lane , Navarro nel Manuale cap. 23.1 82. edi contrario parerez € lo fieguono altri Au- tori: ma quantunque jo tenghi per piú ficura quefta opinione di Nauarro , non cengho paró perimprobabile la contraria, concorreadoul «¡cani de'vitoli, che ho detro per la ginftióic2- zione della materia , e contracto : Vedañi anch Diana part. 1. Trat. 8, refol. 22. 44» P. Auche maccuío Padre, che ho venduto pid caro le cofe, che nella borrega comprano a minuto , che quelle , che A com» prano in groflo. C. Vna delle cauíe , per le quali fi puó ven» 457 dere a maggior prezzo; e, per venderle cof: 4 minuco + Pietrodi Nanarta de ref. Tow. 2. lib, 3. Cap. 2. num. 37.€ Con la comune , Bonacios Tom. 2. difp. 3. de coutralé. q. 2. punB, 4. num, 11.€ frale alereragioni co!le quali queñto puo giuftificarl, vna e, che v'é maggior abbon. danza di compratori a minuto , Che in grofio ,e perche pid ne vaano a male al Mer- Cante Con quelto modo di vendere. Se fia tecico al Mercante cíercicar il fue VÍA- cio, quando gli e occafione proffi ma di pecca- re ¿confía da quello s'é detro di fopra de Chi- rurghi. cap. 4. num. 26. CAPITOLO VIIL Dell'V ficio e Stato de' Sarti e 45. - M'accuío Padre , che ho trattenms p to alcuniriragli di certe veti, che ho fatro . C. vag3uano a V.S. i Padroni delle veRi la fua giufta fatica ? P. Padre , molto male ( paga ; 8: in ricom- fz di quello, che lalciano di darci, ho prelo queÑi ricaglí. C. Afoluramente parlando, ptecano con- tro lá giufizia ,cou obbligo di refticuire i Sar- ti, che Ú ricengono gli auaozi de veftimenci, che fanno; e folo povuo fenfaríi per vao de' due ticoli, ó perche i Paúroni glicli donano , e contencano , che fe li ritenghino , Ó ia ricoma penía della lor fatica , le non pagano loro quel- lo , che meritano + E dice con Sanchez , e Lugo, il Padre Moy 1 nclle fue Seler. Tom. 3. ad Tral?. 6. difp. 4. quel. 3.9015m.1 1.che i Confefori pone po dar fede, e credito a* Sarti di buona cofcien- za , che comunimence a3f:rmaoo, che ad elli pon fi paga fuficieneemente la lor fatica , e che io ricompenía d'efa , í ricengono gli auanzi: Ec aggiunge con Lugo , Moya ibid. che quetto noo folo ha luogo riguardo a'Sarti Macftri, ma anche riguardo a' giornalicri, e fuoi lavo. rarori; perché , icomei Padroni delle vefti fos gliono pagar meno a” Sarti, per peníare , che G riccogano gli auanzi, cosiiMaefri fogliono pagar meno i lauoraati gioroalieri per peníare, che fi piglino qualche fragmento + Vedaú an- che Vilialobos Tom. 2. Trat. 25. diffic. 14» num.7. 46. P. Anchs m'acculo Padre, che vna per. fona mi dife, che le piglial il panno per va veflico , 8 il Mercante, alla di cui Bottega an- dai per comprarlo , efleodo veramence Cosi, che lo veadeua a dieci , me lo diedeá noue,e mezzo la canna, € io lo contai d díeci a quelia períona , trarrenendomi quel mezzo rcale , che per ogui canna mi cede il Mero cante. C. ii Mercante lo cede in arcenzione di V.S, am ptr
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