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Cap. X. Dell [rregolarita che incorramo i Miniftri di Giu/lbizia: 441 fe aceuso di quaiche colpa leggiera, € il Gin diceeccedendo i termini della giuftízia , cone annafieil Reo a morte, d mucilazione,noa referebbe irregolare | Aecuíatore, ad Denua. siatore: gome né meno, fe aucnodo accuíaro ilReo di colpa non mericenole di cafiigo si rece, ne foprauiene deppo wwWaltra, perla vale lo condannano di morte , d mutilazione. td Layman Tom. 1. lib. 3. Sec. 5. Trad 3.part. 3. fub num. 6. $. Aliter veró: Ne meno incorte in irregolarita l'Accuíatore , O Denunziatore, che pro:cfta efpreflamente , che non intenta la yenderta , O pena di favgue contro l'accuíato, quantunque aliás per legge ( debba al deliteo caltigo di langue; confia ex cap. Praelatis, de homicidio in 6. che dice: Protefiando exprefse, quod vindictam , feú panam fangumis non mten dunt , imputari non debet : quatuis alids 1 tals ca- fu de iure debear pena Sangumis irrogari, fi ludex mortem illis irferas imflitva exigente: dk agginoge ¡bila Glofia, che né mevo s impucerá d quello, che accusó , O denunzió, fe il Giudice ingin- flamente condannade íl Reo a pena di langue; e non e becefario , che queÑña proteftazione li faccia acne coll'accufa;baña, fi faccia auan- vi che il Giudice proferifca la fentenza ; 8 an- che e probabile , che non incorra nellirrego!la- tá, quanruogue interiormente abbía animo, che il Reo fia cafigato con pena di fengue, fe efteriormente protefla , che non € quefto il fuo animo ; Irá cum alijs Aujla , part. 7. dec. 5. Sec. 2. dub, 9. Si noti peró , che , accio refti libero Y Accufarore colla proteda da incorrere ueil ir- regolaritá , ha de cllere il negozio in cauía pro» pria, nella quale incenti la fodisfazione del dan» no che s'e farco alla fua Perfona ,ó beni; 8 anoche puo flenderí alle canfe de' fuoj pareori, come con Hurtado , €e alcri dice Diana part. 4. Traél.2. de irregul, ref.33. a E Q i T 1 6. 1Y. De' Teftimony . 108. Ela irregolare il Tefimonio, che depone contro ¡: Rero in cauía cri.- minale, quando dalla fua ceftifi cazione hegue morte , d mucilazione z ma no"! reficrá , fe depone a fauore del Reo, quantun- que per accidens nt venga , che a condannato a morte 'Acculacore, come s € derto dell'Auo- cato¿.né meno quando depone contra il Reo in delitro, che non merica pena di fanogues; guantunque il Giudice per malizía ,ignoran- 22,0 altra canía, condannafle ¡il Reo di pena di morte: Villalobos Tom. 1. Trate 21: diffic. 27. Bum. 3, 8 € probabile , che noa Pincorra il teftimonio, che obbligato dall'imperio del Giu- dice, 0 forzaco da paura grande, tefifica ia canía di langue , quantunque ne fiegua fenten» 22 Capicale coorro del Res5: Ieá Conianch de Sacram. difp. 18. de irrezul dub. 10. num. 96. E quantusque Leaudro dl] Sacramento part. $. Trat. 2.difp.7. 5. 3. quet. 70. con alcri gius dica , che il Tetiimonio, ( Ke anche l'Anocaco) che ceflifica ia canía di faague. fa foufo dal!” irregolaricá, fe faono la protefta comel'Acé Culatore; io peró non tengo queto per veros ma bensi il contrario , che e comune frá Dota tori; perch2 il Tefto del cap. Prelacis , di lopra Cicaro cheícula l'Acculatore, e , per permet= terglila gjulta difeía della lua caulas Petunt (dice il Telto )emendam fibi fieri, <P promderi. Sed fic eli, cheil Tettimonio non puó deporre io canía lua, che e il cafo, nel quale la legge [cuía colla protefta dalliscorrere ¡a irregolaris td 2 Adupque noo 6 fculera il Teftimonio, che deponc io canía di langue, dalliacorrere nel” irregolaricá , quantunque faccia la proted2, che Icuía da efa 'Accuíatore, 6 V, Degli altri Miniftri , che concorreno a dare , d efez guire le fentenzo di fangue » 109. Y Ncorrono in irregolaritá i Notaj, Ses cretarij, O Scriuani, che Ícrivono la defpolizione de Tefimoaij contro il tzo, Che € condannato a morte , ó mutilazione; e quelli , che Ícrinono , O dectano la fearenza di langue , 0 formano , e fugellano quella , che fcritleil fuo fuddito ; ma fe la fua Ícricrura aon foffe aurencica , ma come di perfona priuvaca, € probibile , vovincorra ia irregolaritd ¿come ne meno 'Víficiale del Noraio, che fcriue , Ó copia la detca fentenza: Leandro del Sacras mento fupra $. q4i qualt. 86 e 87. 110. Ánche reftano ¡irregolarii Birri, e gli alii Minilri, che accompaguano íl Reo al fupplicio , acció non fugga; 8 il carceriere, che gli apre la porta della carcere ; 8 il Carne. fice che cormenta il delinguente , la fofpende, O gli caglia la cea: 8 il Branditóre, che vá pubblicando per le (trade la Cauía del condan- nato . Quelli , che fono caula, che il Reo moia piú preto ,reftano irregolari ; v.g. quello , che dice al Reo che metta la tefta ful ceppo, fu'l quale glifiba da troncare, ó che monti fu'l palco, 0 al Carozfice, che affili la manaia, Peró , fe quelli , che lo vanno accompagnans do,inaunertentemente diceílero al Reo per cone folarlo , che andaíle allegro, d bartedero il gin. mento , chelo porta, non procurando l'acct. lerazione della morce, non refterebbero irre. golari. N¿ meno lo refterebbe quello , casper alleuiare la vergogoa al delingucace, fupplis cafe il Giudice, che no'] facefíe pañare per eucte le firade ¿O no"! portaís: fulla porta dela fua caía, quantunque per accidens leguilse , che Kkk per

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