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Capitolo V 1 1. Del Reo d vio fia raggicre di quello, che foprafta al Reo; eche il eeftimonio non fia entraco a te- fificare , cofirerro , e violentaco , ma volonta» rió: Cosi Vinfegnai nella 1. part, della Prat. T rat. 10. num. 169. € pro vederí in Villalobos Tom. 2, Tyat. 16. difjic. 6. per tota . $6. P. Cosi anche m'accuío Padre, ches aucudomi chizmato il Giudice allelame fopra vn delitro , del quale ero accuíaco , io diíli che meotiua 'Acculátore . C. Era vero, che V.S, aucua commefo il deliio? perehe , le folle fallo, ben poteua V.S. dire, che mentiua l'Accufatore . Sic Fa- gundez Tom. 2. in Decalog. lib. 8. cap. 3Lo HUM. 170 P. Il vero era, che jo aueuo commelo il delirto , del quale m'aceuso . C. Erá occulto quefo delicro ? P. Si Padre, era tanto occulro, che non po. tevano prouarmaclo . C. Auanti del Decreto di Papa lonocenzo XI. molto probabiie era, che il Reo accuíaco di qualche delicro vero occulro , potena ri0- facciare all Accuíatcre, che menciua: Cosi Finfegnó Fagundez ibid. Leo lib, 2. de ¡nft. cap» 314 dub. 2. num. 6. €: aleri molri + La dif. colid €, fequeña dorrrina polla fuíiftere dop- po derto Decreto: la ragione di dubitarc e; perche non e lecico rinfacciare vn delicto fallo, per difendere la propria innocenza ; come con- fila dalla Propofizione 44. condansata : Sed ficef , che il dire all'Accuíatore , qual depole vn deliceo vero, quancunque occulto , che, mentiíce , eopporgli va delicro fallo + Adun. que fará condannaco il dire , che poísa il Reo opporre ,che mentiíce, all'Accufarote , che'l denunzió d'yn delicco vero, quantunque oc- culco , 87. Non oflaote queÑa ragione di dubicare, tengo per prebabile , che il Reo potrá dire al Giuc:ce, che mentifce quello , che l'accusó del deliczo occulto , e che con puo provarÚ, quan- tongue fia vero + Si prova il primo coll Áuto- ritá della Gleísa in cap. cum dileétus de calumnias toribus , dope dice, Quod fi denuncians non pro- bat, quod imtendit , calumniar: prajumitur ; E ca- lunviare € lo Íteíso , che mentire ¿ come dice la legge lib. 48. ff. de abolivion:b, crimin. lib. 1. con quefie parole: Calumniari ef falía crimina im- poneres Etaggiunge Ja Glotía 1m cap. Si quem 2. qualt. 3. $ic vodetar, quod calimnierus >, q48 vox probaueritz Ora argomento cosiz quelo, che accuía , € non prova, fi dice calunniacore; Aiqui , calumniacore € quello, che impone fallo delirco: Adunque quello, cheaccuía, € pon prova ¿fi dice, che impone delirco fallos Subfumo; a quello, che impone va falío delic= to, pudil Reto rinfacciare , Che mentiíce , 2n- che doppo cel Deciero d'Ianocenzo XÍ. come se deco: Adunque a quello, che accuía d'va 435 dslireo occulco , che pon puó prouare ( quan” tunque fia vero) á pudo opporrs, che men- tifce, anche doppo del Decrero d'Invocenzo Xt. 1! fecondo fi proua ; perche vi fono due forti dibugia 5 vna Ípeculaciua, ePalcra pratica > la (peculaciua , €, quando le parole ¡fono contra. rie a quello, che s'é concepuro uelltintellercos la pratica, e , quando le parole fono contrarie alla voloncá gouernara dalla rerra ragiont; CO. me dice Villalobos Tom. 2. Trat, 11. dific. 37. fub num, 5. e diíli lo nella 1. part. della Prato Trat. 8. cap. 5. num. 33. pa2.197,8 ¡ia quefto Íenío fi verifica quell' omnis bomo mendax del ; Salmo 115.no0a perche ogni huomo mentifca, per non conformare le fus parole colla mente, ma che ogni huomo mentiíce praticamente, perché oguihuomo e peccatore , de efsendolo non conforma le fue opere , O parole colla vo loncá gouernata dalla recta ragione: Sed lie eft che quello , che accuía ¡l reo di qualche deliteo occulco, quantunque fía vero , non conforma le (ue parole , 8: operazioni colla vo- loptá gouernata dalla rerra ragione + Adun= que quello , che accuía il Reo di qualche des. ligzo occulto , quantunque fa vero, é menzo. gnicre practicamente ela minore (i proua ; per. ché la recra ragione decra, che niuno accuíi auanti al Giudice il fio proflimo di delicto oc- culto ( quantunque alias pofsa dirglielo , come á Padre, acció occulcamente lo corregga ; ma non come a Giudice, acció proceda giudicial- mente contro il reo:) Adunque quello , che accuía il Reo auanti al Giudice di qualche de. litco occulco , non opera conforme alla rolon- tá goueroaca da recta ragione : Aduoque men. tiíce praticameote : Adunque fará Iecicto al + eo dire , che mentifce quello, che l'accusó dí qual- che deliteo vero , peró occulro, che non gli 6 poreua prouare » 88. Dadoue confia la foluzione alla ragio- ne di dubicare pofta di fopra ; perche Sua San» citá folo condanca il dire, che puó opporá, per difeía della propria fama , ó giuftizia qual. che delitto fallo; Arqui, dicendo all'Accuía- tore,qual depone vo delicco occuleo, quantua- que vero , che mentiíce , non gli Á oppoue de. ¡ito fallo , ma vero , poiche e vero , che pra» ricamente mentiíce: Adunque quelta doreriaa non Á oppone al Decrero condanaaciuo di Pa- pa Innosenzo Xf. nella Propofizione 44. tift. rita . Né meno fi oppone alle Propofizioni 26. € 27. condannate dal medemo Pontefice , circa dell'amábologie; perche quefta parola , men- sifce , che il Reo oppone all Accuílatore , nel ca- ío derro , € equiuoca ex fe, e puó figuificare, che mentiíce ipeculativameace , ó che mentilce pracicamente : Adungue non fará amáibologiz jgregoa, che € la condannaca , ma fenfibile, che 2 non; yii

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