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431 C. L' interrogana U Giudice , offeruando Pordine giudiciale? perche, le interroga non ollerusadolo, per non auer proua femipiena del delicro , pronace l'iofamia, ó vn teftimo. vio di maggior cecezzione , ehe abbia depofto contro il reo, non ha obbligo di coofefare il delitto ; né meno fe dubita , le há. d nó proua femipiena ; e gli ha da conftare dalle depofi- zioni, che 1l Giudice deue moftrargli ( fenza peró manife hare le firme de teftimon!j) che ve contro di efño proua femipiena , acció conf: la veritd; Trulleuch Tom. 2. in Decalog. lib. 8, cap. 4. dub, 2. num. 2, Machado Tom. 2. lib. 6. part. 4. Trat. 1. doc. 8. num 3.8 altri. : P. Padre il Giudice procedena giuridica. mente, perché mi confiava, che aueua (emi. piena proua contro di me. C. V:S. aurua comiefo quef'omicidio in difeía giuÑa della fua vica, fama, o 222coda co'l meoderame della tutela incelpaca? Perché io quefto caío poteva occulrarlo, poiche il Giudice incerroga dell'omicidio crimiaoío , e non é tale. quello:, che 6 fa in difeía giuíta: Sic Bafens Verb. Reus m3. | P, Non ho commeflo ia mia difcía Fomici dio , ma per mia malizia . C. Adunque , come racque la veritd, £ oc- cultó 1 omicidio commetlo , fapendo, che il Giudice aucua prova femipiena ¿ P.: Perché mi pareua cofa dura efer carne. fice di me ftello , € condannarmi dá morte colla mia rocdema cooteífione , C. La comune fentenza dice, ch'efendoni proua femipiena , ¡il Reo e cbbligato a dire la veritá , e confeflare al Giudice il (uo delicco : la contraria opinione ciene, e difende confance. mente Giouaoni Sanchez nelle fue Selet. difp.4 3, mum. 29 Ó fequent. dicendo , che ¡il Reto, che ha da cíere condancato di morte , Galea, El. lio, 0 perdira de' beni, nao e obbligaco a con. fetlare al Gíudice il (uo delicro , quantunque abbia cootro di ceño prova femípiena; e cita peral fue fencimento Navarro , Rodriguez, Re givaldo, Filiucio , Maldero , altri 5 perchg piuso cebbligato ad efíer tanto tirando con. (10 le ftetio , che di fua bocca fi condanmaia morte, galesa , eñillo, Ó perdia diroba ;a0aj che la legge maturale glí concede aziont per iconicriará indenne : Sed ficeft, che, fe quan. do v'é prova femipieva , tofie il Reo obbligato a coufekare il fuo delito , di fua bocca fea ( coudanaciebbe a quelte pene, Quali von gli de. áxbbe il Giudice colla ¿ola prova femipicua; Auunqué noa lara obbligato 11 Reo a conte tía. fe il ino delítto, quantunque il Giudice abbia proua femipiena : Queña opinione giudica prebabile Bañeo vbi fupra , uum. q. La cicne aitresi per probabiliima, e ficura in practica Diava part. 2. Trat. 25. refol. 27-50 fine . E Má. enado vb jupr.= mmm. 6. la tiene gia per piú Tratrato XF. de MMinifiri di Ginftizia . comune . Er 78. Ma ¡o non m' apparterei dalla prima fentenza , per císere fecoudo la mente clprefsa dell'Aogelico Dottore 2.2. qu4/f. 69. art. 1. dn corpore y doue dice il Santo: Etrideo ex debito tenctur aceufatus imdici veritateos exponere , quew ab eo fecundum formam iuris exigit. Vaccuíaco, O ilReo, dice S. Tomaío , e obbligaro a ma- Difeítare la vericá quando il Giudice l'iaterro. galecondo la forma , O ordiae delle leggis Sed fic ef4 , che quando ¡ii Giudice ha prena (e. mipiena , interroga fecoado la forma , 0 l'or- dine delle leggi; Adunque quandoil Giudice ha proua femipiena , € obbligaro l'accuíaco , ó Reo, fecondo S. Tomaío ,a manifeftare la ve. ritá. Er aoco quelli , che teneffero l'opinione con- traría , haono da limitarla coo queño , che oc. culrando la veritá, potla liberará dal cafigo, che gli fouratta ; poiche , fe non puo liberará, O perche porra fará per alcra vía picas proua, O peralcra ragione, non potrá occultare la ve- ricá, anco ftaudo nella leconda opinione, quan. do il Giudice ba proua flemipienas Dent an- che intenderí , che l'occulcare la vericd ha da efere lenza bugia ; perche la bugia € incrinfeca. meénce mala, e per ojuaa via Á puo cooneltare: ha da occulcarí cou amébologia accommo. data ,00n puramente mentale ; perche queña € coodaonata come bugía , ma con amíibolo- gia , 0 «quinocazioos eftcroa , fecoado il decro nel cap, precedent. uuu. 7o.< di pia diffulamca- te nella 1. pare. della Prat.uel luogo citaro mel dee 10 num, 70. 79. Y. M'iacculo Padre, che mon confeíal doppo la vericá , che occuirai al Giudice , che m'incerrogó Con proua femipicaa del mio de- litro, C. Ledeíma, Vega, dz alcri, che riferiíce Diana part. 3. Trat. »,. refol. 103. Íc<atono , Che jl Reo ,che nego la verica , anche doppo d'eller condannato á morce , ¿obbligato á conteflar- la:1l contrario tiene lo ftedo Diana :b: Bafico fupr.vum. 5. E con Rodriguez, Balcri, tiene lo Reflo Villalobos Tom. 2. Trat, 16. di fico Ze num. 4. E cicano Diana, e Villalobos ptr ques ífta opinione Nauarro; pero quelto celebres Dottore, «illuftre piuma della noftra Nauar- ra , non aíeriíce calopinione nella Soma di Komance ; € nella lacina , cap. 25. mum, 38. che €il lnogo , nel quals lo cicano , l'aferiíce con limicazione , che oon ne ficgua probabilmenis qualche graue danno dal non manifeare la ves rítá ; Quefe fono le parole formali dí Nauarro* ad noud autem quajicum refpondeo , cum qui risó iterrogatus , negamit delifum , qued confiseri 5e- nebatur , (7 mibiloxinms damnatus ducitur ad 4Ps plicium , mon teueri ad confsendums ¡llud ; mys 10. cabile aliquod damn inde alioqui probabiliser [és JHETENT y A

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