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418 ha ginraco , ha obligo di reftituite quello, che ticevé per far quefto giuramento falío ; come tengono rurrii Dottori, P. Padre si gioraiil fallo, C. Suppongo due peccaci mortali , che V.S, comife in quefto fallo giuramento , contro la Religione, e la ginftizia, e paño a yedere, les ella ha obbligo di reftituire quello , che ricené per fare quefto falío ginramento, il che ha da rifolneri con quella queftione, che dimanda, fe obbliga la promefa tacra di cola peccami- noía $ nel che fono due opinioni, $; ambe pro. babili , come puó vederí nel mio Dialogo, part. 1. T rat. 2. cap. 3. ad finemnam.25 pag.5 Lo Neila feocenza, che dice, che la promeña di Cola cartiva obbliga , non farebbe V.S. oboli- garo a refticuios Cosi lo riene Nauarro nel Juogo citato, ia termivi proprij del mofiro cafo; Bonacina vb: fapra, +4m. 18. Trullench ibid, num. a: Nell'opinione , che aíerma, che non obbliga la promefía farra per cola peccamino- ía, confeguentemente ha da cenerfi, cheil te. flimonio deve reftiruire quello , che ricene per giurare il fallo; il che tiene per molto proba» bile Machado vb: fupra docum. 3. in fine; via € Valera opinioue e molto probabile, - Dicescontra boc: abbiamo derco , che é co mune, € vera lopinione ,che afferma , cheil cefiimonio dene refitnire quello , che ricene perceftificare la verica ; Adunque con pin ra- gione dene afiermarí come comune, e vero, che il ceflimonio € obbligaco refticuire quello, che ticeue per givrare ii fallo : Riípondo , con- cedo Pantecedente, enego la coufeguenza ¿la diíparita e chiara; perché il reftimonio £ ob bligato per caricá a tefiificare , quando dal non fario , s'ha da feguirne danno al proffimo; e per quelto , che giá ha obbligo di fare , non puo pigliar paga ; ma come non € obbligaco a eefiificar fallamepte, ma queño € libero, pud doppo d'anerlo farto rirener ¡il danaro ricen. ito ¿come 'Afaliino, chericené danari per ammézzar vn huomo, puó doppo d' auerlo ámmazzato ritenerfi quel danaro , perche fi vn'azione, alla quale non aucua obbligo al. CUNO » E fc inftaf dicendo , che il teftimovio non e obbligato prefentarí alleíamo, Ea ginrare, qhantunque ía con vericá : Adunque , le quan» do gira ¡l fallo puó ricenere il danaro, ches riceué per quefto, perche fa vn'azzione fpon- tanta , anche pocrá ricenerlo , gando vá a giu- rare la veria, poiche fa vaa cola , alla quale non ha obbiigc : Riipondo , che il ceftimonio €obbiigaso per carica a preleocarí all'cíame, quaudo gicha il fuo ceftinonio, per cuicare ¿l dano ae; proflia:o,come s'é detto nel num 65., € quando la parte gli ofieriice davaro , e lenza dubbio , Vic Bhe neceneria la depolizione del tsf10:CblO , per cuicare qualche danno , che gli Trattato XF, de Minifiri di Ginftizia, Cimminente : Adunque gid ha ¡l tefimonio ob; bligo di caritd d'elaminarí ¿e cosi non potrá nella comune, e yera opinione pigliar danaro per quefto , C. Lo fece V,S. conoícendo , che giurana il fallo ? P, No Padre perché occulcaj la verica, riís pondendo amfibologicamcare . C, Era in canía «riminale , O ciuile q P. lo cauía criminale . C. Auena íl Giudice femipiena proua con: tro del Reo, 9 ¡ofamia provaca $ perche , fe non interrogava giuridicameore , fecondo sé derro mel cap. 1.di quefto Trattato. nÉ meno aut. na Y.S. obbligo di maniteftare la rerica . P, Padre ,¡o ero dubbiofo, fe auefie , O nó il Giudice proua (emipiena , C. Quaodo il refimonio , d reo fono duh- bio ,1e il Giudice ha .ó no prona femipicoa, noo fono obbliga:ia manifeltare la verirá ; co- me con Murcia diff nella part, 1, della Pras.T rat, 9, Cap. 1. NUM. 23, PAL.5 0. V'era altro fuori di Y.S. che aucíe notizia del cal delicro ? Perchó. fe folo Y.5, lo (apena, non cra obbligara manifeharlo aj Giudice ,ó procedefe ex Officio, O adioftanza della parce; ilche ciene per probabile con Giouaanidil- la Croce, 8% alii, Diana part. 3. Trat. 5910 fol. 100. - P, Padre ,¡o ben credo , che lo fapeflero al- eri fuori di me, C. Lo laprua V.S. in fecrero narurale ? ptr. ché né meno we obbligo di manifeñtar al Giu- dice ció , che fi sá fotro figillo parurale; perché la legge naturale d'ofleruare il figillo, € di mag- gior pelo , e obbligo : Si limica io calo che il manifeflar la cola folle necelffacio , per cuitare qualche danoo pubblico, d priuato , che in quefto caío nop obbliga il figillo : Balico Verb, Tejtis, num. 7 P, Padre,nou mi fi era confidaca la cola fotro fecrero naturale, C. Temeva Y.S. che dal dire la verica , do- nelle feguire a (2, 9 a (uoi qualche danno con- fiderabile ? Perché con canto fuo danno nan € obbligaca manifefare la vericá ; Bonacioss Tom. 2. 4n 8, pracept. difp. 10. quefl, 3 punto 3 pum. 8, P. Niun danno poteyo ne io, ne li mici pa» tire dal giurare la vericá, C: Accuíarono il Reo d'auer lenato l'onort á qualche Donzella, per obbligarlo al Matri- monio $ perche , le Paucilero accularo di qué- ito, A ilreo non vi fofíe obbiigaco , á potria giurare fcoza aggrauario: saochez Tom. de dcha Somma lib. 3.cap.Ó 0um. 32, P. Non accuianano di queito il 160» C. Lacculanano d'2uer rubaco qualche c9* la ad aleri, che le 'auclic piguaca io ricompiB" la d' alererranco , che gir fi doucua, f,po- cua

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